Motomondiale 2015: Rossi, Ducati e le speranze italiane4 min read

25 Marzo 2015 Uncategorized -

Motomondiale 2015: Rossi, Ducati e le speranze italiane4 min read

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@gpone

Come da consuetudine ormai pluriennale, il Qatar è il luogo in cui il motomondiale dà il via alla sua stagione, che come al solito mette in uno stato di grande impazienza gli appassionati di questo sport. Dopo un 2014 vissuto in chiaroscuro, con alcune sorprese positive a far da contraltare ad altre prestazioni non all’altezza delle previsioni, che cosa ci si può aspettare dalla pattuglia italiana in questa stagione 2015?

Motomondiale 2015 – MotoGP: Rossi, Ducati e il ritorno di Aprilia

In Motogp, le maggiori aspettative ruotano intorno a due nomi: Rossi e Ducati. Sì, proprio quel binomio che così tante difficoltà ha incontrato durante il biennio di convivenza, è oggi l’appiglio alla quale l’Italia delle due ruote si aggrappa per ben figurare nella massima categoria. Valentino è reduce da un positivo 2014, ed il suo obiettivo è quello di confermarsi quantomeno a quei livelli, cercando di porsi come avversario realmente temibile in ottica titolo nei confronti del favorito, Marquez. Battere il giovane spagnolo, come gli altri top rider della categoria, non sarà sicuramente facile, però entusiasmo e motivazioni sembrano sempre molto elevate, nonostante la carta di identità ponga Rossi come pilota più anziano dell’intero mondiale. Ducati è invece chiamata a far registrare degli ulteriori passi in avanti, dopo la crescita dimostrata nella seconda metà del 2014: impossibile pensare di lottare per conquistare il titolo, ambizione grande riuscire a vincere una gara, è sicuramente più realistico puntare ad essere spesso in lotta per un posto sul podio, andando ad “infastidire” gli ufficiali giapponesi che hanno dominato le ultime annate. Per farlo, la casa di Borgo Panigale punterà sulla consistenza di Dovizioso e la generosità di Iannone: una coppia che, sulla carta, si presenta come molto ben assortita. Da segnalare, infine, il ritorno in forma ufficiale, dopo 11 anni di assenza, da parte di Aprilia. Per la casa di Noale si prospetta una stagione molto dura, come i test invernali hanno lasciato presagire, ma ciò è una logica conseguenza della scelta di anticipare di un anno il rientro nella categoria, al fine di portare avanti lo sviluppo del mezzo direttamente durante i week-end di gara. Una decisione coraggiosa, che si spera possa far vedere i suoi frutti a partire dal 2016.

Motomondiale 2015 – Moto2: Corsi, Morbidelli e Baldassarri

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@bikerancing

La classe intermedia, la Moto2, si presenta sulla carta come la categoria dalla quale l’Italia si aspetta di meno in questo 2015. Al di là del numero esiguo di iscritti (tre), allo stato attuale non sembrano esserci piloti in grado di ambire al titolo, ma nonostante ciò possiamo comunque pensare di piazzare qualche nome nella top 10 della classifica. A partire da Corsi, reduce da un serio infortunio che lo ha costretto a saltare l’ultima parte della scorsa stagione, dove aveva dimostrato di poter essere uno dei piloti della “seconda fila”, subito alle spalle dei nomi che si sono giocati titolo e vittorie lo scorso anno. I motivi di interesse non mancano anche riguardo agli altri due nomi, ovvero Morbidelli e Baldassarri: due piloti ancora molto giovani, dai quali ci si aspetta un ulteriore salto di qualità rispetto a quanto fatto vedere nel 2014, anno di debutto nella categoria per entrambi. In particolare è il primo dei due ad attirare l’attenzione, perché già nella passata stagione, specie nella seconda parte di campionato, è stato in grado di affacciarsi nelle prime posizioni, dimostrando una rapidità di apprendimento notevole. Il suo obiettivo più realistico, in termini di risultati, è quello di provare a centrare i primi podi in carriera.

Motomondiale 2015 – Moto3: in otto con Fenati

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La categoria più piccola, la Moto3, oltre a vedere l’Italia come paese maggiormente rappresentato (ben 9 iscritti), è probabilmente la classe dove i piloti nostrani hanno le maggiori speranze di giocarsi delle chance di titolo. Ci si aspetta, in questo senso, un salto di qualità importante da Fenati: il pilota ascolano è alla quarta stagione nel mondiale e ha ormai la giusta esperienza per provare a lottare per la conquista dell’iride, dopo stagioni caratterizzate da una eccessiva discontinuità nei risultati. Altri due nomi ai quali è d’obbligo prestare attenzione sono Bastianini ed Antonelli. Al primo, ottimo debuttante nel 2014, è forse ancora troppo prematuro chiedere di lottare per il titolo, ma si conta in una sua ulteriore crescita (specie in qualifica) che lo ponga stabilmente tra i migliori della categoria; dal secondo, anch’esso ormai pilota di esperienza in Moto3 al pari di Fenati, si vuole vedere una concretezza fino ad ora mai mostrata, sfruttando anche il fatto che, da questa stagione, la zavorra applicata alla sua moto per via del suo peso contenuto, che diversi problemi gli ha creato in passato, sarà sostanzialmente dimezzata nella sua presenza.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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