MotoGp 2014: Ducati in versione Open, scelta giusta?3 min read

1 Marzo 2014 Uncategorized -

MotoGp 2014: Ducati in versione Open, scelta giusta?3 min read

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motogp 2014 progetto openNel secondo round di test per la Motogp 2014 in quel di Sepang, più che i tempi siglati dai piloti, vista anche l’assenza di Marc Marquez infortunato ad una gamba, fa notizia la decisione da parte del team Ducati Factory di sposare il progetto Open promosso da Dorna secondo il regolamento 2014. In che cosa consiste il progetto Open?

MotoGp 2014: il progetto Open

L’idea nasce dalla necessità da parte dell’organizzazione gestita da Carmelo Ezpeleta di ridurre i costi esorbitanti della categoria e al tempo stesso avere attenzioni dagli sponsor e dare spettacolo. Il 2014 è pertanto l’ennesimo anno della svolta per la Motogp, o meglio, per ciò che fino a qualche mese fa veniva identificato come Crt.

Questa sottocategoria, nata per l’appunto con obiettivi di spending review, si è rivelata un fallimento in virtù di un differenziale troppo evidente con i prototipi Factory e al tempo stesso con il solo team Aspar/Aprilia a concepire il progetto con una certa competitività.

Da aprile 2014 quindi si apre l’era delle Open, moto nuove e decisamente più competitive delle Crt, il cui progetto è stato avallato da Honda, Yamaha, Ducati (Pramac) e ora anche con il proprio team ufficiale. Ci si chiede se Ducati Factory, dall’alto della gestione Audi e del suo ingegnere capo Dall’Igna abbia agito per il meglio.

La risposta non è semplice da dare perché, come è ovvio che sia, ci sono dei pro e dei contro. I pro sono senz’altro insiti nel regolamento 2014 dell’attuale Motogp che si possono sintetizzare per punti:

Motogp Factory

– centralina unica MotoGP ma ogni casa costruttrice può sviluppare ed utilizzare il suo software
– serbatoio da 20 litri
– 5 motori per pilota a stagione
– 3 motori per weekend di gara e centralina libera per le Wild Card
– 9 motori a pilota per le case costruttrici esordienti
– possibilità di nominare 4 piloti “Factory” per ogni casa costruttrice

Motogp Open

– centralina unica MotoGP con software e datalogger Magneti Marelli
– 12 motori per pilota a stagione
– serbatoio da 24 litri

Da ciò si evince come, per un’attività di sviluppo del mezzo e di logica in prospettiva, la scelta Ducati sia decisamente sensata per le agevolazioni che essa comporta. Le restrizioni tecniche, come ha ricordato lo stesso ing. Dall’Igna, sono più importanti nella categoria Factory piuttosto che Open e ciò va senz’altro a coadiuvare un lavoro di programmazione e di miglioramento della moto con maggiori disponibilità tecniche.

Le prestazioni dei test in Malesia, altresì, possono rappresentare un’ulteriore rassicurazione per i tempi ottenuti da Andrea Dovizioso e la sua Ducati, terzo tempo alle spalle di Valentino Rossi e Pedrosa nel computo del day 3.

Tuttavia i contro riguardano la competizione attuale: Ducati, nei fatti, si tira fuori dalla contesa 2014 investendo e lavorando su un modello tecnicamente diverso e non evoluto come quelli dei propri concorrenti.

La scelta è quindi rischiosa ma, se la Motogp è destinata a seguire la strada dei prototipi Open, ciò potrebbe rappresentare per la casa di Borgo Panigale un vantaggio sulla concorrenza giapponese per l’esperienza di sviluppo maturata. Si vedrà col tempo.

Immagine| Derapate.it

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Nato nel “lontano” 1982, ho la qualifica di sistemista Cisco ed esperto nella programmazione informatica. Coltivo da sempre la passione nel raccontare lo sport, soprattutto calcio e motori, cercando di essere originale nell’esposizione. Gli eventi sportivi sono la mia “droga” e confesso che spesso ne abuso.
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