Moto3: Chi è Fabio Quartararo, il predestinato3 min read

15 Aprile 2015 Uncategorized -

Moto3: Chi è Fabio Quartararo, il predestinato3 min read

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chi è fabio quartararo
@todocircuito

Nella gara della Moto3 disputata domenica ad Austin, dominata dall’inglese Kent, è arrivato il primo podio nel mondiale di Fabio Quartararo, giovane pilota francese dalle evidenti origini italiane, già messosi in mostra nella gara d’esordio in Qatar. È sempre piacevole vedere un volto nuovo che si affaccia con un impatto del genere al campionato, perché il ricambio di livello è importante per il futuro di questo sport. Ma con il francese non siamo di fronte a uno dei tanti, bensì ad un pilota sul quale già da un paio di anni sono puntati gli occhi e le attenzioni degli addetti ai lavori e, di riflesso, anche degli appassionati. Un potenziale fenomeno.

Chi è Fabio Quartararo, il predestinato

Questa grande attenzione sul suo conto è giustificata da ciò che Quartararo è stato in grado di fare nel Cev, il campionato motociclistico nazionale spagnolo, serbatoio di riferimento da cui il mondiale attinge ormai da diversi anni. Arrivato giovanissimo, nel biennio 2013-2014 il francese ha dominato la scena in Moto3, vincendo i titoli nella sua categoria.

Questa grande aspettativa sul suo conto ha avuto anche delle implicazioni non del tutto positive sul suo approdo al campionato: è stato fatto quasi passare come il classico raccomandato di turno, da spingere a tutti i costi, rischiando di rovinare in parte l’immagine e la considerazione che il francesino merita. Per Quartararo, infatti, è stata ideata una regola ad hoc, al fine di farlo debuttare nel motomondiale prima del compimento dei 16 anni. A partire da quest’anno, infatti, il campione del Cev Moto3 avrebbe potuto correre già prima del sedicesimo compleanno, età minima richiesta per partecipare al motomondiale. Il tutto, fondamentalmente, per permettere al pilota di Nizza di non saltare le prime tre gare della stagione, dato che il francese compirà gli anni il prossimo 20 di aprile. La regola, di fatto, privilegia il vincitore del titolo Cev Moto3, tanto che il nostro Stefano Manzi, che ha compiuto 16 anni proprio nel giorno della gara in Qatar, ha potuto debuttare solo nel secondo appuntamento del campionato, ad Austin, non potendo usufruire della medesima agevolazione concessa al francese.

Al di là di questo aspetto di politica sportiva, è bastato vedere in pista Quartararo per spazzare via le malelingue sul suo conto, e il francese ha dimostrato subito di essere assolutamente all’altezza della situazione. Quaratararo si è presentato con una grande velocità di base, unita ad una grinta, una lucidità tattica ed una assenza di timore reverenziale rispetto a colleghi ben più esperti nella categoria, che lo fanno sembrare un pilota navigato, e non un debuttante di 15 anni quale è. Chi lavora con lui lo descrive come una sorta di spugna, in grado di apprendere rapidamente e saper crescere costantemente nell’arco di un lasso di tempo limitato. Descrizione che appare perfettamente calzante per Quartararo, perché ciò che è riuscito a fare nelle prime due piste del mondiale, per di più a lui sconosciute, fa capire come questo pilota sia in grado di riuscire ad andare molto forte senza bisogno di un particolare periodo di apprendistato. Caratteristica, questa, che generalmente contraddistingue i talenti più importanti e in grado di lasciare il segno nella storia del campionato.

Vedere cosa saprà fare in questa stagione di debutto è quindi sicuramente uno dei motivi di maggiore interesse dell’annata 2015 di Moto3. Avendo dimostrato – come detto – di saper essere competitivo anche su tracciati a lui sconosciuti, Quartararo sembra presentarsi con chance ancora più solide per l’intera stagione, ambendo magari ad una top 5 a fine campionato, puntando forte su alcune piste presenti nel calendario (quelle spagnole e Le Mans) dove ha già avuto modo di correre ai tempi del Cev, e dove quindi partirà con un minimo di riferimenti che potranno dargli un ulteriore vantaggio. Il tutto venendo coadiuvato da una moto come Honda che, allo stato attuale, è il mezzo di riferimento nella categoria, ed avendo alle spalle un team, l’Estrella Galicia, guidato dall’ex campione del mondo e grande scopritore di talenti Alzamora, che è uno dei più professionali della Moto3.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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