Moto3 2014: promossi e bocciati3 min read

17 Novembre 2014 Uncategorized -

Moto3 2014: promossi e bocciati3 min read

Reading Time: 3 minutes
moto3 2014

Arrivati alla fine del Motomondiale, è giusto effettuare un resoconto della stagione appena conclusa. Iniziando dalla Moto3 che ha visto vincere Alex Marquez, il più giovane fratello del campione del mondo della Motogp, Marc, con i nomi di quelli che, a mio avviso, sono i piloti che hanno sorpreso in questo 2014 e quelli che, invece, hanno deluso le mie personali aspettative.



Moto3 2014: promossi



Il primo nome è quello dello stesso Marquez. Alex ha sorpreso perché, rispetto al 2013, ha fatto un salto di qualità importante. Ciò lo si può evincere dal confronto diretto con Rins, suo compagno di team in quest’ultimo biennio. Vero che in questa stagione i due hanno cambiato moto, passando da Ktm a Honda, ma se lo scorso anno Rins aveva nettamente regolato Marquez nel confronto diretto, quest’anno è stato quest’ultimo a porsi come riferimento nel team, conquistando il titolo grazie alla sua regolarità: oltre a 3 gare vinte sono arrivati altri 7 podi, che gli hanno permesso di avere la meglio per soli 2 punti su un avversario, Miller, forse anche più veloce di lui ma più incline all’errore.

Da questo punto di vista Alex sembra davvero essere diverso da Marc: meno istintivo, più calcolatore ed estremamente lucido nella condotta di gara.

 Un altro nome che è giusto fare è quello di Jack Miller: l’australiano partiva come favorito per questo mondiale, e quindi non esserlo riuscito a vincere da un certo punto di vista è stata una delusione.

Tuttavia, nel corso del 2014 Honda ha sovvertito le gerarchie nei confronti di Ktm, recuperando il gap prestazionale che la separava dalle moto della casa austriaca, quindi tutto si è complicato per l’australiano. Nonostante ciò, Miller pur commettendo qualche errore ha fatto sempre vedere di essere un pilota veloce, coriaceo e che non si arrende mai. Purtroppo, nel finale di campionato ha tenuto qualche atteggiamento dentro e fuori la pista che non ho apprezzato particolarmente, ma ciò non toglie il fatto che la sua stagione resta davvero degna di nota: a conti fatti ha chiuso con 100 punti in più sul secondo parimarca presente in classifica, ovvero Fenati.



Tra le note liete della stagione, spicca il 2014 messo in pista dal nostro Enea Bastianini: arrivato in sordina al mondiale, senza troppe attese ma con la sola voglia di fare esperienza, Enea si è dimostrato sin da subito in grado di stare tranquillamente nella zona punti. E anzi, nella fase centrale della stagione c’è stato un ulteriore salto di qualità verso le prime posizioni, che gli ha consentito di conquistare 3 podi nella sua annata di esordio.



Moto3 2014: bocciati



Il primo di questi è Niccolò Antonelli: al terzo anno nel mondiale, con un mezzo comunque competitivo, “Nicco” ha commesso ancora qualche errore di troppo in gara, dove specie nella prima parte di stagione ha collezionato diversi zeri. Qualche miglioramento c’è stato nella seconda parte di campionato, a dimostrazione del fatto che il talento per ben figurare c’è, e la pole position nell’ultima gara del campionato ne è la conferma.

Complessivamente, però, poteva fare meglio. Anche se, a sua parziale giustificazione, c’è sempre da menzionare quella zavorra costretto a portarsi dietro per via del suo peso contenuto, che sicuramente non lo agevola. 

Un altro dei “nostri” che ha corso sotto le aspettative è Francesco Bagnaia.

Dopo un anno di esordio duro, in sella ad un mezzo per la verità non troppo competitivo, nel 2014 ha avuto l’occasione di provare a mettersi in evidenza con risultati di un certo livello, ma non l’ha sfruttata: dopo un buon inizio di campionato il suo rendimento è andato progressivamente calando, fino ad assestarsi su posizioni del tutto anonime nella seconda metà di stagione.



L’ultimo nome che ha deluso le aspettative è Karel Hanika. Vincitore nel 2013 della “Red Bull Rookies Cup”, categoria propedeutica al mondiale, è approdato nello stesso come compagno di Miller nel team ufficiale della Ktm: c’erano i presupposti per attendersi qualche acuto in una stagione che si presupponeva comunque di logico apprendistato. E invece non lo si è praticamente mai notato in gara, se non per i suoi numerosi errori. 





Immagini| motoblog.it

CONDIVIDI

Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU