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Mondiali ciclismo 2015: guida alla prova in linea maschile

mondiali ciclismo 2015
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Domenica scorsa a Richmond, in Virginia, sono iniziati i Campionati mondiali di ciclismo su strada, in programma dal 19 al 27 settembre. Gli Stati Uniti ospitano per la seconda volta la manifestazione iridata: la prima si disputò nel 1986, a Colorado Springs, e a vincere fu l’azzurro Moreno Argentin davanti al francese Charly Mottet e all’altro italiano Giuseppe Saronni.

I Mondiali di ciclismo su strada si disputano ogni anno: le categorie juniores, under 23 ed elite, sia donne che uomini, partecipano a cronosquadre, crono individuali e prove in linea per l’assegnazione dei titoli (a Richmond l’Italia ha già vinto due argenti, qui ci sono i risultati in aggiornamento). I vincitori delle cronometro individuali e delle prove in linea hanno il diritto di indossare la maglia iridata per l’intera stagione successiva.

Quella di Richmond è l’edizione dei campionati numero 82 e con 1000 atleti impegnati porterà a bordo strada circa 450mila spettatori. La manifestazione è scattata domenica 20 dalla cronosquadre femminile e si concluderà domenica 27 con l’evento più atteso, la prova in linea maschile dei professionisti: al via ci saranno 44 nazioni per un totale di 191 corridori.

La prima edizione dei campionati si svolse nel 1927 in Germania, al Nurburgring, e fu vinta dall’italiano Alfredo Binda davanti al connazionale Costante Girardengo. Nel 2014 il Mondiale è stato disputato in Spagna, a Ponferrada, e nella prova in linea maschile dei professionisti ha trionfato il polacco Michal Kwiatkowski. L’Italia, con 55 medaglie (19 ori, 20 argenti, 16 bronzi) è la nazione più titolata della manifestazione davanti a Belgio (48), Francia (34) e Spagna (23). Ma quali sono le caratteristiche del circuito di domenica e chi i favoriti per la vittoria?

Mondiale ciclismo 2015 – Clicca qui per percorso e campione in carica

Oppure sfoglia le altre guide al Mondiale di Richmond:
– I tre grandi favoriti
– Gli sfidanti più pericolosi
– Cosa aspettarsi dall’Italia?

Mondiali ciclismo 2015: Il circuito di Richmond e il campione in carica

Domenica i pro’ – partenza ore 15 italiane, arrivo intorno alle 21 – dovranno percorrere 16 volte un tracciato di 16.2 km per un totale di 259 chilometri. Il circuito presenta tre strappi: 200 metri di pavé al 12% a 5 km dall’arrivo; 100 metri al 4% e altri 100 al 16% ai -3,5; un ultimo chilometro che spiana dopo i primi 400 metri al 7%. Il percorso è adatto soprattutto a velocisti resistenti, ma anche specialisti delle classiche pronti a sorprendere gli avversari con un colpo di mano dalla distanza. Questo video spiega la prova.

Il Campione del mondo in carica è Michal Kwiatkowski, 25enne polacco di Torun, stessa città dell’astronomo Niccolò Copernico. Kwiatkowski è professionista dal 2010, corre con la Etixx-QuickStep e ad aprile, nei Paesi Bassi, ha vinto l’Amstel Gold Race. Se a Richmond dovesse vincere firmerebbe un bis consecutivo che manca dagli ori italiani di Paolo Bettini (Salisburgo 2006 e Stoccarda 2007). Kwiatkowski dovrà difendersi soprattutto dai tre corridori: lo slovacco Peter Sagan, il tedesco John Degenkolb e il norvegese Alexander Kristoff.

Mondiale ciclismo 2015 – I tre grandi favoriti

Mondiali ciclismo 2015, occhio a quei…tre

PETER SAGAN (SLOVACCHIA)

Sagan ha vinto 4 tappe al Tour (’12 e’13) e 4 alla Vuelta (’11 e ’15).

La stagione di Peter Sagan avrebbe potuto premiare di più il 25enne della Tinkoff-Saxo. Oltre al Tour of California, ai titoli nazionali in linea, a crono e alle sette vittorie di tappa – una di queste alla Vuelta – lo slovacco ha vinto per il quarto anno consecutivo la maglia verde al Tour, dove ha fatto (ancora) i conti con una maledizione tutta francese: è salito sette volte sul podio – cinque secondi posti e due terzi – senza però vincere. Al Tour 2014 Sagan aveva concluso sul podio cinque frazioni, anche allora senza successi.

JOHN DEGENKOLB (GERMANIA)

Degenkolb sul podio della Parigi-Roubaix 2015.

L’uomo numero uno della Germania è il 26enne John Degenkolb, un velocista resistente che non perde le ruote dei più veloci anche quando la strada sale. Questa stagione Degenkolb ha totalizzato sei centri, tra i quali le prestigiose vittorie alla Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix. Il tedesco, pro’ dal 2008 con 51 centri e nono ai Mondiali 2014, punterà l’oro che per la sua nazione manca dal 1966, trionfo di Rudy Altig al Nurburgring con la maglia della Germania Ovest. Sebbene la prima metà di stagione sia stata la più brillante, l’uomo veloce del Team Giant-Alpecin ha di recente ripassato come vincere una gara: 13 settembre, Madrid, tappa conclusiva della Vuelta (decimo centro in carriera alla corsa spagnola).

ALEXANDER KRISTOFF (NORVEGIA)

Nella storia dei Mondiali la Norvegia è salita sul podio solo due volte, e sempre di recente: oro nel 2010 (Thor Hushovd a Geelong, Australia) e argento nel 2012 (Evald Boasson Hagen a Valkenburg, Olanda). A Richmond tra i favoriti più quotati c’è il 28enne di Oslo Alexander Kristoff, pro’ dal 2006 con 47 centri, 20 dei quali nella stagione in corso. Il corridore in forza al Team Katusha ha vinto, tra l’altro, una Milano-Sanremo (2014) e due tappe al penultimo Tour. Allo scorso Mondiale, in Spagna, Kristoff ha chiuso ottavo a 7″ dal vincitore. Le sue qualità si adattano bene a un arrivo in volata piuttosto che a un colpo di mano dalla distanza. Al suo servizio ci sarà, tra gli altri, il connazionale Edvald Boasson Hagen.

Mondiale ciclismo 2015 – Gli sfidanti più pericolosi

A Richmond anche loro vogliono l’oro

Le altre nazionali cercheranno di fare gara dura per complicare i piani dei rivali. La Spagna punterà su Alejandro Valverde, sempre sul podio nelle ultime tre edizioni dei campionati. Il 35enne murciano in forza alla Movistar, pro’ dal 2002 con 91 vittorie, è al suo undicesimo Mondiale: è stato due volte argento (2003 e 2005) e quattro bronzo (2006, 2012, 2013, 2014). L’ultimo oro spagnolo lo ha vinto Oscar Freire nel 2004, a Verona, ma nei successivi dieci anni la nazionale ha messo al collo sette delle 30 medaglie a disposizione, cinque bronzi e due argenti.

Ai Mondiali il Belgio è la nazione più medagliata dopo l’Italia (48 a 55). Alla formazione 25 volte oro manca un velocista puro, ma per il resto ha opzioni di grande qualità: il 33enne Philippe Gilbert, già iridato a Valkenburg 2012, vincitore di tre Amstel Gold Race e una Liegi-Bastogne-Liegi; e il campione del mondo 2005 Tom Boonen, re di quattro Parigi-Roubaix e sei tappe al Tour. Ci saranno poi, tra gli altri, Greg Van Avermaet e Sep Vanmarcke, dorsali che potrebbero riservare sorprese.

L’Australia ha vinto una volta i campionati del mondo: era il 2009 e Cadel Evans trionfava a Mendrisio, in Svizzera, davanti ad Alexander Kolobnev e Joaquim Rodriguez. Nel 2014, in Spagna, gli aussie sono arrivati secondi con Simon Gerrans. A Richmond, però, i canguri correranno anche e soprattutto per Michael Matthews, 24enne di Canberra con due centri al Giro e tre alla Vuelta. Una curiosità: sei dei nove atleti australiani hanno corso finora nello stesso team, l’Orica GreenEdge, dato importante in una gara che non prevede la possibilità di comunicazioni via radio.

Sarebbe meglio non dimenticare, tra gli altri, anche Zdenek Stybar (Repubblica Ceca), Nacer Bouhanni, Julian Alaphilippe (Francia) e Niki Terpstra, campione nazionale olandese in linea e vincitore della Roubaix 2014. Sarà importante, naturalmente, farsi trovare pronti a dimenticare tutti i nomi letti finora per l’outsider di turno. A proposito, non manca qualcuno?

Mondiale ciclismo 2015 – Cosa aspettarsi dall’Italia?

Mondiali ciclismo 2015: cosa aspettarsi dall’Italia?

La nazionale italiana non rientra tra le favorite, ma è nel complesso una formazione molto valida. Il c.t. Davide Cassani ha selezionato nove titolari: Vincenzo Nibali, Diego Ulissi, Matteo Trentin, Elia Viviani, Daniele Bennati, Daniel Oss, Giacomo Nizzolo, Fabio Felline e Manuel Quinziato. A disposizione ci sono, come riserve, Sonny Colbrelli e Salvatore Puccio.

Domenica le speranze dell’Italia sono affidate soprattutto al 26enne veronese Elia Viviani, sprinter in forza al Team Sky con caratteristiche atletiche adatte al percorso di Richmond. Viviani è pro’ dal 2010 e questa stagione ha centrato sei vittorie, tra le quali una tappa al Giro d’Italia e tre al Tour of Britain.

Tra i punti di forza dell’Italia c’è la possibilità di contare anche su soluzioni alternative: da Ulissi, punta adatta alle classiche, a Trentin, ma anche Nizzolo e Felline. I leader azzurri sono assistiti da Bennati, Quinziato e Oss, uomini di esperienza abituati a svolgere lavori di quantità. Il più giovane della nazionale è Felline (25 anni), il più anziano Quinziato (35).

Tra i nove azzurri c’è anche il campione nazionale in linea Vincenzo Nibali, unico italiano oltre a Felice Gimondi ad aver vinto Vuelta (2010), Giro (2013) e Tour (2014). Il 30enne siciliano, professionista dal 2005, in questa stagione ha totalizzato tre centri, tra i quali la 19esima tappa del Tour, dove però secondo molti non avrebbe impressionato come nella precedente edizione.

A Richmond, Nibali sarà il jolly dell’Italia. Nelle sue ultime uscite ha fatto registrare una condizione in crescita: il 16 settembre alla Coppa Agostoni, in Brianza, ha attaccato negli ultimi 50 chilometri e chiuso secondo; il giorno successivo, alla Coppa Bernocchi, a Legnano, ha vinto a sorpresa grazie a una prestazione brillante. Sulla carta le caratteristiche dello Squalo – questo il suo celebre soprannome – non si adattano perfettamente al percorso di Richmond, ma quando è in giornata il corridore del Team Astana è capace di sorprendere anche dalla distanza.

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