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Mondiali 2014 Uruguay 5 piatti tipici: cosa mangiano i nostri avversari?

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[divider scroll_text=”Cucina internazionale: Uruguay 5 piatti tipici”]

@ jorgeloayza

Oggi proviamo di nuovo ad affrontare i Mondiali 2014 dal punto di vista gastronomico con l’Uruguay e 5 piatti tipici per conoscere meglio la cucina in vista della sfida Italia-Uruguay.

L’Uruguay viene in mente a noi italiani di solito per due motivi: il calcio (è storicamente pieno di calciatori uruguagi nel nostro campionato) e la parentela. Già, perché questo piccolo Paese (ha meno abitanti della Toscana) e solido stato ha una fortissima componente di discendenti di nostri immigrati, giunti tra ‘800 e ‘900.

Paese piuttosto scarso di risorse minerarie, l’Uruguay ha fondato la sua fortuna economica soprattutto sull’agricoltura e sull’allevamento, specie bovino. Ecco perché la sua cucina è ancor oggi una cucina di carne, similmente a quella dei due colossi tra cui è incuneato, il Brasile e l’Argentina.

Clicca qui per vedere come cucinano la carne in Uruguay

Clicca qui per la ricetta del Chivito dell’Uruguay

Clicca qui per vedere cos’è il mate dall’Uruguay

Clicca qui per la ricetta originale del Dulce de Leche dall’Uruguay

@j.o.h.n. walker

Ed infatti con cariocas e gauchos l’Uruguay condivide la passione per l’asado (”arrosto” in spagnolo), un mix di carne bovina, interiora (fegato, rognoni), salsicce (chorizos) e salsicce di sangue di maiale. Queste ultime (morcillas dulces) sono piuttosto scure, dolciastre, in quanto al sangue si aggiunge buccia d’arancia e uvetta.

Non osate confondere l’asado con un qualsivoglia barbecue!

Gli uruguaiani, gente che scrive Liberdad o Muerte sotto la propria bandiera, la prenderebbero assai male. Già il taglio principale che viene scelto, ci fa capire quanto questo piatto sia speciale per loro: è il taglio reale (o ”biancocostato” o ”spuntatura”) che in Italia è un taglio di seconda scelta, per lo più usato per pazienti stufati o lunghi bolliti.

In Uruguay la carne è oggetto di una lunghissima e ritualistica cottura alla brace di legna, allo scopo di ammorbidire un tipo di carne che, di suo, è assai simile al copertone della vostra auto. Leggendario è anche il chimichurri, la salsa di accompagnamento fatta con aglio, prezzemolo, peperoncino e un corteo di saporite spezie.

Tutto ruota attorno alla carne, a Montevideo e dintorni, e l’influenza italiana si fa sentire ad esempio nella milanesa, la classica cotoletta impanata e fritta, di pollo o manzo.

Ma i vegetariani tirino un sospiro di sollievo. Sempre su ispirazione italica, è abbastanza diffusa in Uruguay anche la tarta pascalina: sì, proprio lei, la torta salata con uova, spinaci o bietole. Certe volte è bello sentirsi un po’ a casa quando si gira il mondo!

Nelle prossime due pagine vi proponiamo le ricette del Chivito, il panino-simbolo del fast food uruguaiano, e del dulche de leche, uno dei dolci più diffusi.

Clicca qui per la ricetta del Chivito dell’Uruguay

Chivito @mattrubens

Si racconta che nel 1946, in un ristorante vicino a Punta del Este, importante centro balneare uruguayano, una distinta turista argentina si sedesse proprio all’ora di chiusura e ordinasse imperiosa del chivito (”capretto”) alla griglia, e che facessero pure in fretta, poiché era imminente la partenza del suo aliscafo.
Costernazione in cucina. ”Ma in Uruguay noi non mangiamo i capretti. E poi stavamo per chiudere”. L’oste non si perde d’animo, una veloce occhiata agli avanzi, ed ecco inventato quello che è forse il piatto nazionale uruguaiano: il cliente ha sempre ragione (e senza capretti).
Ve lo proponiamo qui, anche perché è più maneggevole e fantasioso del laborioso asado.

La ricetta del Chivito dall’Uruguay

Dosi per 4 persone

  • 4 bistecche di manzo spesse 2 cm
  • 4 panini hamburger o arabi (in Uruguay, il pane usato per i chivitos si chiama “tartaruga”, più grande di quello per hamburger)
  • 4 foglie di lattuga
  • 1 pomodoro a fette
  • 4 fette di prosciutto crudo o cotto
  • 4 fette di mozzarella o fontina
  • 4 strisce di pancetta
  • 4 uova
  • maionese
  • sale
  • 2 bicchieri di olio e.v.o.

 

Procedimento
Schiacciate la carne con un batticarne. Salatela e cuocetela in una padella con un primo bicchiere di olio in modo che sia morbida ma non stopposa. Poi con il secondo bicchere di olio friggete le uova all’occhio di bue, con (sovrapposta) la pancetta. Quando tutto è cotto, tagliate a metà i panini (ma senza disgiungerli del tutto) e spatolateli all’interno con la maionese.
Fate una torre di tutti gli ingredienti sulla prima metà del panino e sovrapponete la seconda alla fine della costruzione della torre, mettendo nell’ordine: lattuga, pomodoro, carne, formaggio, pancetta, uovo e prosciutto. Usate uno stuzzicadente a tenere unito il tutto. Se volete in mezzo potete metterci anche un uovo sodo, si fa spesso. Potete aggiungere anche peperoni grigliati alla fine.

Di solito si accompagna con patatine fritte e birra gelata.
Che sia il pasto ideale per la nostra sfida con l’Uruguay o per festeggiare, dopo, la vittoria? (visto che si tratta di una bomba calorica non indifferente, e il patema potrebbe rendercela ostica da digerire!).

Clicca qui per vedere cos’è il mate dall’Uruguay

@ jorgeloayza

Gli uruguayani bevono moltissimo mate (chiamato anche Erva Mate, Yerba Mate o Cimarrón), una bevanda calda preparata con l’infusione delle foglie secche della pianta del mate.

Si sorseggia tradizionalmente dalla bombilla (che vedete in foto) una piccola ‘zucca’ attraverso una cannuccia di metallo. Oggi spesso sostituita dalla versione in metallo, con cannuccia in metallo.

Sembrerebbe che abbia numerose proprietà benefiche. Si dice che Che Guevara la assumesse regolarmente per calmare i disturbi causati dall’asma. Alcuni studi mostrerebbero come alcune molecole contenute nell’ Yerba mate:

could be potential anti-cancer agents and could mitigate other diseases also associated with inflammation.

 

@morrissey

Altre bevande sono il clerico, una mistura di vino bianco e succo di frutta, il medio y medio, metà spumante e metà vino bianco, e la birra prodotta localmente.

E non dimentichiamo di dire che anche i vini dell’Uruguay sono di buona qualità.

Clicca qui per la ricetta originale del Dulce de Leche dall’Uruguay

@Frabisa

Un po’ come l’asado, o come il mate, anche il ‘‘dolce di latte” è popolarissimo sia tra gli argentini che tra gli uruguaiani. Questa ”nutella degli dei” viene usata in mille modi, come crema spalmabile, come ingrediente per i dolci, come accompagnamento per budini e gelati. Pare che tutta l’America latina vada pazza per questa crema molto simile al caramello, per gusto e colore.

Ricetta del Dulche de Leche

Dosi per 4 persone

  • 1 litro di latte fresco intero
  • Mezza bacca di vaniglia
  • 300 g di zucchero di canna integrale
  • Un cucchiaino di bicarbonato

 

Procedimento
Versate latte e zucchero in un pentolino antiaderente e dal fondo spesso, mescolate fino ad ebollizione ed aggiungete la vaniglia, lasciando sobbollire a fiamma medio-alta per ca. 45′. A questo punto, continuate a mescolare di tanto in tanto, a fiamma bassa ora, finché il composto non prende colore, e non diviene asciutto e cremoso nella consistenza, con una caratteristica colorazione di un marrone caldo, tipo caramella mou. Questa fase può durare 45/75′, a seconda della potenza della fiamma.


Un modo libidinosissimo per festeggiare la vittoria degli azzurri.

Potete vedere tutti i nostri speciali sulla cucina dei Mondiali 2014 qui.

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