Michele Salvemini in arte Caparezza: è Museica vera2 min read

5 Maggio 2014 Cultura -

Michele Salvemini in arte Caparezza: è Museica vera2 min read

Reading Time: 2 minutes
Michele Salvemini in arte Caparezza-è Museica vera

(Continua su Le Nius la rubrica musicale I meravigliosi dischi di Annalì. Dopo lo Stato Sociale e il Trio Gazzè Fabi Silvestri, oggi è la volta di Michele Salvemini in arte Caparezza).

Anche io a volte riesco a emanciparmi dall’élite intellettualoide e radical chic di cui mi circondo e ad apprezzare il vasto mondo musicale che c’è aldilà dell’indie in Italia.

Succede raramente, ed è privilegio di pochi: di Tiziano Ferro, per esempio. Ma non ve ne parlerò oggi (gioite pure) perché questa settimana, per me, vince lui: Michele Salvemini, in arte Caparezza.

Il rap non è assolutamente il mio genere eppure Caparezza su di me ha sempre esercitato un fascino preciso. Quarant’anni portati benissimo e un’identità pugliese tra le più belle, è tornato all’attivo anche lui: con gli stessi capelli ricci e folti, con la stessa ironia pungente e soprattutto con un album che è una ventata di novità, non delude le aspettative e si guadagna tutti i complimenti ricevuti.

È un Caparezza meno incazzato e più musicista, che non corre il rischio di diventare noioso e ripetitivo. Ha detto: “Museica è un album ispirato al mondo dell’arte, l’audio-guida delle mie visioni messe in mostra.” Diciamo pure che quest’uomo è un genio e che il suo ultimo non è esattamente un album da ascoltare mentre si lavano i piatti, ci vuole più testa e attenzione per cogliere le duemila citazioni e gli infiniti riferimenti artistici. Ecco, forse è il caso di avere a portata di mano anche un manuale di storia dell’arte.

Museica è l’ennesima prova che Caparezza va ascoltato con impegno, con buona pace di chi continua a ballare nelle discoteche ‘Fuori dal Tunnel’ o ‘Vieni a ballare in Puglia’ senza coglierne il significato.

Perché un vero artista, e Michele lo è senza ombra di dubbio, fa anche questo: sente la necessità di impegnarsi per la propria gente e porta questo bisogno nella sua musica. Non è un caso che Caparezza abbia aperto il concerto del primo maggio a Taranto, probabilmente il miglior concerto della storia pugliese per presenze, meriti ma soprattutto intenti e contenuti. Questa settimana il protagonista è lui, ce lo possiamo permettere.

CONDIVIDI

Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla niusletter e resta aggiornato

Lascia la tua email qui sotto e rimani aggiornato con le ultime novità dal Blog di Le Nius
Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento nel footer delle nostre e-mail. Per informazioni sulle nostre pratiche sulla privacy, trovi il link qui sotto.

Su cosa Vuoi Rimanere Aggiornat*?

Scegli lo scopo per cui vuoi ricevere le nostre Niusletter. Scegli almeno un’opzione per permetterci di comunicare con te

TORNA
SU