Mai più un’altra Ternana-Vicenza2 min read

3 Dicembre 2015 Uncategorized -

Mai più un’altra Ternana-Vicenza2 min read

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Mentre scriviamo non sappiamo ancora il risultato di Carpi-Vicenza, ma indipendentemente da quale sarà il risultato finale quello che ci aspettiamo è una reazione. Quanto visto contro la Ternana è qualcosa che non si può nemmeno definire. Verrebbe da dire indecoroso, oppure indegno. Per la maglia, per questi colori, per quei tifosi che si sono fatti mezza Italia per seguire il Lane e che non si meritano figure del genere. Viene in mente quella sera che Camisa a Crotone disse: “Allora giocate voi”, motivo per cui abbiamo fatto i salti di gioia quando se n’è andato. Per carità, mai più. Lasciamo perdere e dimentichiamolo.

Che sia la prima e unica volta però, e ci fa piacere – a leggere le dichiarazioni – che se ne siano resi conto anche squadra e allenatore. Siamo stati troppo brutti per essere veri. Al netto delle difficoltà di formazione, di infortuni e squalifiche, correre e crederci è il minimo sindacale, non è possibile sbracare in questa maniera.

Sappiamo anche che questa squadra ha qualità, le ha sempre mostrate e che Terni può essere stato solo un episodio, ma visto che certi segnali da fuori abbiamo cominciato a percepirli è meglio mettere le mani avanti. Speriamo di sbagliarci, ma la sensazione è che qualcosa in spogliatoio non giri completamente per il verso giusto, che ci sia qualcosa che non torna. Anche certe scelte di formazione da parte di Marino, il quale probabilmente sta valutando chi tenere in vista di gennaio, vanno in questa direzione.

Lo diciamo prima, così come è meglio dire prima qualcosa in vista della vendita della società, atto che sembra – questa volta – davvero imminente, e che metterà la parola fine all’era Cassingena. Anche in questo ci aspettiamo qualcosa, un cambio di marcia. Non i fuochi d’artificio, gli acquisti a effetto o i piani quinquennali, ma una società che dice le cose come stanno, che “non ce la racconta”, che aspetta di ottenere dei risultati prima di chiedere fiducia all’ambiente, che non sventola i progetti sui giornali prima di iniziare a realizzarli.

Dopo tutti questi anni desideriamo un po’ di normalità, senza improvvisare squadra, allenatore e anche il settore giovanile a ogni sessione di mercato. Chiediamo questo e valuteremo questo, il Lane e i suoi tifosi se lo meritano.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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