Le regole di GROW2 min read

20 Marzo 2014 Giochi -

Le regole di GROW2 min read

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[divider scroll_text=”Casuale non troppo”]
Avete a disposizione un uovo, un tubo di ferro, un cubo, una palla arancione, un’elica e un’altra mezza dozzina di oggetti assortiti apparentemente a caso. Niente di speciale, insomma. Giusto?

Sbagliato.

Se tutte queste cose sono assemblate insieme secondo le regole di GROW, non c’è limite a ciò che può venirne fuori. Creato da eyezmaze nel lontano 2002, questo semplice puzzle ha solo una regola: trascinare gli oggetti al centro della palla rossa e osservare il risultato.

Grow cresciamo
Semplice, no?

A una prima occhiata non sembra accadere granché. Il nostro prescelto si limita ad apparire in un punto più o meno a caso della schermata e la cosa finisce lì. Man mano che si aggiungono elementi però, questi iniziano a influenzarsi a vicenda e interagire tra loro, crescendo (da cui il titolo GROW) e mutando forma, accompagnati ogni volta da un soddisfacente LEVEL UP. Credetemi se affermo che il risultato finale è davvero imprevedibile.

Lo scopo del gioco è portare tutti gli elementi al livello di crescita più alto possibile, semplicemente deducendo l’ordine corretto dalle interazioni tra i vari elementi. In molti casi, però, sono presenti diversi vicoli ciechi, spesso tanto interessanti quanto il risultato finale.

GROW, infatti, non è solo un gioco, ma una vera e propria serie composta da circa una decina di titoli. Nel corso degli anni l’autore si è divertito a giocare con questa formula, con risultati sempre diversi e addirittura mescolandola ad altri generi, come nell’ottimo GROW RPG.

A differenza dei normali giochi di ruolo non controlleremo il personaggio principale, ma dovremo far crescere un mondo ricco di risorse e di sfide per il nostro eroe, cosicché possa diventare forte abbastanza da sconfiggere il temibile demone in cima alla schermata.

Grow
Decisamente non sta andando come speraaaaaaaaAAAAARGH!!!!

Non mancano alcune pecche, più che comprensibili se si considera che tutti i titoli sono sviluppati da un’unica persona. L’autore fa del suo meglio nell’inserire un sottofondo musicale appropriato ottenendo risultati spesso più che accettabili pur non essendo un vero e proprio musicista; tuttavia le tracce diventano ben presto ripetitive, quando non cambiano all’improvviso senza motivo apparente. Per una tipologia di gioco incentrata su tentativi ed errori, inoltre, vorremmo spesso poter ritentare in maniera più immediata, senza dover osservare di nuovo tutte le animazioni solo per scambiare l’ordine di due oggetti.

Andare per tentativi è infatti l’anima di questo tipo di gioco, e il risultato è davvero singolare: un esperienza profonda di esplorazione, pur avendo sempre davanti il mondo di gioco nella sua interezza. GROW sposta l’attenzione dall’esplorazione dei luoghi all’esplorazione delle possibilità.

Vi lascio consigliandovi di esaminare a fondo il blog di eyezmaze, ricco di titoli e concept interessanti, molti generati proprio da questa serie. Degno di nota è Dwarf Complete, un puzzle esplorativo con visuale dall’alto disponibile anche per iOs e ambientato nel mondo di LineageII.

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Matematico, scrittore e cantante dilettante, ha lavorato come Quality Assurance tester per Crytek Budapest e coltiva l'aspirazione di assurgere all'agognato titolo di Game Designer. Parla di tutto, con tutti, il difficile è farlo stare zitto.
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