Jo-Jo Inter2 min read

24 Agosto 2015 Uncategorized -

Jo-Jo Inter2 min read

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jo-jo inter
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Se “Niente è mai normale”, come da titolo di questa rubrica, l’esordio dell’Inter in campionato non poteva essere da meno. Novantatré minuti di jo-jo (minuscolo), cioè alti (pochi) e bassi (molti), poi dieci secondi di Jo-Jo (maiuscolo) e Atalanta k.o. Ho visto modi decisamente peggiori di iniziare un campionato, ma anche migliori.

Non nascondiamoci dietro i tre punti: l’Inter oggi è ancora un cantiere aperto. Un po’ per il mercato, un po’ perché anche Mancini non sembra avere le idee chiarissime, un po’ perché la rosa corre il rischio di restare monca. Motivo per cui non ci si aspettava una prestazione fenomenale contro l’Atalnata, e infatti non è arrivata. Il problema più evidente resta la quasi totale assenza di qualità in mezzo al campo: un centrocampo Gnoukouri-Medel-Kondogbia credo debba essere reso illegale, tra il cileno che appare sempre più dannoso, l’ovvia inesperienza di Gnoukouri e un Kondogbia che va solo a scatti (ma che scatti, ragazzi). Il 67% di possesso palla ha portato sì a 17 tiri verso la porta, ma 12 sono stati da fuori area e 5 sono arrivati dall’89’ in poi, nell’assalto finale.

Non è che contino meno, sia chiaro, ma, anche grazie al catenaccio bergamasco, il possesso è stato spesso lento e sterile. Senza gente con doti tecniche in mezzo l’attacco non può che vivere delle invenzioni di qualcuno, ieri di Jovetic, magari domani di Palacio, e non è un caso che la manovra sia leggermente migliorata con l’ingresso di Hernanes (seppur in serata Alvarez in quanto a velocità) e, ovviamente, l’espulsione di Carmona. Resta da capire quale sarà il centrocampo nell’ipotetico 4-3-3 che Mancini farà con almeno un’ala a disposizione, ma lo vedremo strada facendo.

Non che non ci siano stati aspetti positivi. Il più importante è la difesa, che per la prima volta è apparsa degna di tale nome. Era dal 26 gennaio 2014 che l’Inter non finiva una partita di campionato senza subire tiri in porta, certo l’atteggiamento remissivo dell’Atalanta ha contribuito (anche se in avvio ha avuto un paio di ottime occasioni), ma si spera sia il segnale che Murillo e Miranda possano aver invertito la rotta. E con loro due pure Santon e Juan Jesus sono sembrati essere veri difensori.

Quantomeno stavolta non hanno preso gol in contropiede al 90′ come al solito

Era il pensiero durante il finale all’assalto. E lì Jovetic ha pensato bene di tirare fuori il più classico dei conigli dal cilindro, portando a casa i tre punti. Aveva lasciato la A segnando (nel 5-1 della Fiorentina contro il Pescara del 19/5/2013), la ritrova segnando ancora. Tre punti che fanno bene al morale e lasciano un po’ più tranquillo Mancini, che può lavorare con più calma dopo un’estate complicata. La quadratura del cerchio pare essere ancora lontana, ma la fiducia sembra essere tornata in casa nerazzurra.

https://www.youtube.com/watch?v=1rStGqbFMeo

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Classe 1990, trapiantato a Milano ma orgogliosamente friulano, collaboro dal 2011 con il Messaggero Veneto, dal 2013 con Libero e dal 2015 su FabbricaInter, occupandomi prevalentemente di sport. Il mio film preferito è "The Blues Brothers" e John Belushi è la mia guida spirituale, anche se Dio è portoghese.
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