Je sto vicino a te: il lunedì del tifoso napoletano1 min read

8 Febbraio 2015 Uncategorized -

Je sto vicino a te: il lunedì del tifoso napoletano1 min read

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Je sto vicino a te
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Napoli città, Napoli squadra, Napoli tonfo. Una rumba eccessiva, squilibrata, sudata. Napoli budelli del centro storico, Napoli burdell in curva e “Guagliò, chi vo’ vevere?“. Napoli rullante e non tamburo. Napoli carne e tatuaggi, storie e strade, vicoli e vene, notti e bugie, cortili e fantasia. Napoli insana, dicono: Napoli insanabile, aggiungono. Napoli che si getta a uocchie chius in una squadra di football, di calcio, e pallon. Napoli irrespirabile, Napoli impossibile, Napoli che “Tanto tenimmo ‘o mare“. Je sto vicino a te. Perché c’è tutto questo, e poi c’è tutto il resto. C’è Cristo che si è fermato a Eboli, ma a Napoli un fine settimana lo avrà fatto. Ed è solo una voce, ma dicono che quella domenica c’erano gli azzurri, a Fuorigrotta.

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Napoli, luglio '87. Due mesi prima gli Azzurri vincono lo scudetto, lui arriva in ritardo. Una laurea in Storia contemporanea, ma scopre che la Storia non si ripete. Poi redazioni, blog, libri, ciclismo, molti aerei, il tifo, la senape, la vecchia Albione, un viaggio di 10mila km in camper in capo al mondo. Per dimenticare quel ritardo sta provando di tutto.
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