Inter-Verona: adesso stiamo calmi3 min read

24 Settembre 2015 Uncategorized -

Inter-Verona: adesso stiamo calmi3 min read

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inter-verona: adesso stiamo calmi
@inter.it

Oggi vorrei aprire con una citazione dotta. Tratta da “L’aereo più pazzo del mondo” (chi non conosce il film può anche non rivolgermi mai più la parola).

Ecco, la signora è la tifoseria nerazzurra, qui tocca calmare un attimo la situazione. Non perché siano tutti particolarmente esaltati, anzi mi sembra molti siano realisti. Però 15 punti dopo cinque giornate con +10 sulla Juve, +7 sulla Roma e +6 sul Milan rischiano di dare alla testa. E non ci si può cullare su questi risultati.

Le due partite con Chievo e Verona hanno dimostrato che finora quantomeno la sorte è tornata a sorridere all’Inter. Soprattutto nella partita di San Siro: un anno fa (o negli ultimi quattro anni) il tiro di Sala sarebbe stato gol e la zuccata di Melo sarebbe finita sulla traversa, stavolta è successo il contrario. Ma la sorte non è, ovviamente, l’unica responsabile dei 15 punti. L’aspetto probabilmente più importante è una solidità difensiva finalmente ritrovata: che in mezzo ci siano Miranda e Murillo, Murillo e Medel o Miranda e Medel, occasioni regalate agli avversari si contano sulle dita di una mano. Che non è poco, visto l’andazzo a cui ci avevano abituato. Certo, finora solo il Milan se l’è giocata a viso aperto contro i nerazzurri, per cui sulla reale tenuta della difesa servono altri test più probanti, però fino adesso i segnali sono molto positivi.

Inter-Verona: cosa non funziona

Il problema resta sempre lo stesso: la lentezza della squadra con la palla tra i piedi. Anche contro l’Hellas, l’Inter è stata la solita, un lento giro palla inutile, soprattutto contro un Verona chiusissimo in difesa. Ormai quando iniziano le partite contro le piccole so già cosa aspettarmi, 90′ noiosi, perché ad oggi non si riesce a cambiare ritmo, se non in sporadiche occasioni. È su questo che Mancini deve lavorare ed è questo che mi fa dire “calma”, perché non tutte le partite si risolvono con una giocata del singolo. E vero che gli altri non stanno facendo un calcio bailado, però prima o poi quel tiro di Sala entrerà e il colpo di testa di Melo prenderà la traversa, statene certi. In quel momento servirà qualcosa di diverso che oggi l’Inter non ha ancora mostrato, ma che non è detto non potrà mostrare più avanti, quando i sincronismi tra i giocatori saranno tali.

Non è questione di gioco vs punti, mettendoli su un piano diverso di importanza. La cosa migliore sarebbe vincere giocando bene, ci si accontenta di vincere giocando male, se perdi giocando bene ti girano le palle, se perdi giocando male te lo sei meritato. Non sono assolutamente un cultore del bel giUoco, anzi, sono un mourinhista convinto, nel calcio il fine giustifica sempre i mezzi. Però l’Inter vista contro il Verona ha fatto pure pochino per vincere. Per adesso ci facciamo andare bene la solidità, l’anima di una squadra che negli ultimi anni troppo spesso ha dimostrato di non averne, le palle di Melo e Medel. La speranza è che basti anche solo questo per le prossime 33 giornate di campionato.

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Classe 1990, trapiantato a Milano ma orgogliosamente friulano, collaboro dal 2011 con il Messaggero Veneto, dal 2013 con Libero e dal 2015 su FabbricaInter, occupandomi prevalentemente di sport. Il mio film preferito è "The Blues Brothers" e John Belushi è la mia guida spirituale, anche se Dio è portoghese.
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