Inter-Frosinone 4-0: l’ennesimo fallimento2 min read

24 Novembre 2015 Uncategorized -

Inter-Frosinone 4-0: l’ennesimo fallimento2 min read

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Non si fa così. Non ci si comporta in questo modo. Ormai la gente ha sempre meno certezze nella vita, e c’è chi si diverte pure a distruggerle. Brutta gente, che magari esulta pure.

Le mie certezze erano ben salde domenica, nel tardo pomeriggio, quando mi sono seduto in auto alle 18.30 a Pordenone, dicendo più o meno così:

Sono 350km per Milano. Abbiamo il serbatoio pieno, mezzo pacchetto di sigarette, è buio, e portiamo tutt’e due gli occhiali da sole.

(Qui apro parentesi e la chiudo subito: chi non coglie la cit. è pregato di allontanarsi il più possibile).
Comunque sia, la sostanza è che, dovendo guidare, mi sarei perso il big match della giornata, Inter-Frosinone. Ma tanto sapevo già cosa aspettarmi, il più classico dei classici 1-0. Che poi è quello a cui Icardi e compagni ci hanno abituati. Per cui silenzio radio per tutto il viaggio, che tanto ascoltare a ripetizione “Ocio” di Jerry Calà sarebbe stato più divertente.

Intorno alle 22 arrivo a casa. Accendo la tv giusto per, e leggo che l‘Inter ha già segnato due gol. Guardo l’ultima mezz’ora, tempo in cui Murillo e Brozovic ne segnano altri due, con tanti saluti al Re di Frosinone (cit.). Potrete quindi capire il mio smarrimento al triplice fischio finale: una delle poche certezze è che l’Inter vince solo 1-0, e questi me l’hanno distrutta.

Il disiorentamento è stato totale, ho iniziato a chiedermi “chi sono? Dove sono? Cosa ci fa Ranocchia in campo? Perché il Frosinone è in A e il Pordenone in LegaPro (ancora per poco)? Con chi ce l’aveva Perin dopo il 2-1 contro il Sassuolo? Vinceranno prima una partita i 76ers o perderanno prima i Warriors? Perché tutto attaccato si scrive staccato mentre staccato si scrive tutto attaccato? Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?”. Tutte domande a cui non ho saputo trovare risposta, rifugiandomi nella serenità dell’Nba e nella certezza che questi Warriors non perderanno mai più (ovviamente perderanno la prossima).

L’unica risposta mi è venuta in mente alla mattina: volevano provare a tirare fuori qualcosa di nuovo di cui parlare. In effetti non avevano tutti i torti, pure io mi ero stufato di scrivere dell’Inter “bruttina ma vincente”, “solida ma poco efficace sotto porta”. Però così, tutto d’un tratto, è destabilizzante, segnare in soli 90′ quanti se ne erano segnati nei precedenti 450′ è qualcosa che non ti aspetti possa succedere. Figuriamoci che possano segnare Biabiany e Murillo nella stessa partita, o che Felipe Melo termini la sua seconda partita di fila senza prendere cartellini.

Diciamolo così, senza giri di parole: è un fallimento. Il progetto di vincere sempre e solo 1-0 (o al massimo 2-1) era un progetto incredibilmente affascinante, buttarlo via così è da polli. Mancini si starà mangiando le mani al pensiero che con 4 gol avrebbe potuto fare 12 punti, e non è l’unico. Insomma, l’ennesima serata negativa.

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Classe 1990, trapiantato a Milano ma orgogliosamente friulano, collaboro dal 2011 con il Messaggero Veneto, dal 2013 con Libero e dal 2015 su FabbricaInter, occupandomi prevalentemente di sport. Il mio film preferito è "The Blues Brothers" e John Belushi è la mia guida spirituale, anche se Dio è portoghese.
1 Commenti
  1. Dav1de

    Tu scherzi, ma sarà la prima cosa che penserò al primo 0-0

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