Il Vicenza e un lunedì da pecoroni2 min read

11 Dicembre 2013 Uncategorized -

Il Vicenza e un lunedì da pecoroni2 min read

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giovanni_lopez

Ironia: 80%
Pd (che non è per forza la sigla di un partito): 20%

Quando giochi due partite decisive e porti a casa due punti su sei, col glorioso capitano che non cerca scuse e ammette – finalmente uno onesto – che “abbiamo giocato male”, il bicchiere è per forza mezzo vuoto, anche se è in Veneto è una cosa strana. Ma in giro, più o meno da domenica sera, risuonano nell’aria belati di speranza, dal vago accento toscano, e quindi ci atteniamo al nuovo corso, al nuovo verso, a questa Italia che è il “paese che amiamo, dove abbiamo le nostre radici, le nostre speranze, i nostri orizzonti”.

Ci adattiamo a questa strategia della distrazione perché questo Lane è, nonostante gli scarsoni e una proprietà ridicola, la squadra che amiamo. E ora, post primarie, vogliamo dimenticare di aver gettato bersaniamente al vento una vittoria, fallendo l’aggancio al gruppo di testa. Senza penalizzazioni saremmo miracolosamente terzi: allora spingiamoci in là coi sogni e stiliamo anche noi una lista programmatica per portare la tifoseria dove – massì, esageriamo – più gli compete: in Europa.

1. Uno stadio Menti lasciato lì dov’è, ristrutturato, senza nuove cementificazioni e maxi arene che farebbero la felicità solo degli speculatori edilizi
2. Una nuova proprietà che abbia due lire, ma non troppe, così ci si ingegna e si mettono le basi per una società sostenibile e resiliente, magari con un azionariato popolare serio, e una legge elettorale seria.
3. Un settore giovanile che sforna talenti, uno dietro l’altro, tanti piccoli Roberto Baggio
4. Clausole sui contratti che permettano di licenziare per giusta causa chi non sa evidentemente stoppare un pallone, o chi è evidentemente sovrappeso
5. Giornalisti sportivi onesti, che non facciano solo da controcanto a buffoni travestiti da dirigenti
6. L’abrogazione della tessera del tifoso
7. Un vin brulè in curva degno del suo nome: sopportare le giocate alla “viva il parroco” richiede un buon antigelo
8. Tornare alle trasferte in treno, così gli autogrill saranno felici!
9. Un amichevole Legia Varsavia – Verona, per favorire il ricongiungimento familiare tra veronesi e laziali
10. Giocare almeno una volta l’anno, sempre, indipendentemente dalle categorie delle squadre, un Vicenza – Pescara. O Pescara – Vicenza, nessuna differenza

Ci piacerebbe che, nel giro, di un anno, almeno uno di questi punti fosse realizzato. Nel frattempo, chiediamo solo una cosa alla attuale proprietà: un po’ di dignità. Evitate di esultare per i 35 mila contatti (o tre milioni?) raggiunti su facebook, sono gli stessi che prendete per il culo da anni.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
2 Commenti
  1. Davide

    Certo che 3 pere dal Monza...

  2. platini

    3 pere servite a domicilio in contemporanea con il seccante pomeriggio di Istambul...ero contento e incazzato, contento e incazzato.Sto diventando un tifoso schizzofrenico.

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