Il Milanista e il suo doppio4 min read

5 Dicembre 2013 Uncategorized -

Il Milanista e il suo doppio4 min read

Reading Time: 3 minutes
milanisti
@alwarrete

Iniziamo dalle cose più difficili.

Studi approfonditi condotti su un campione massiccio e variegato, mi hanno spinto a concludere che il milanista è la personalità più sfuggente del firmamento dei tifosi e quello dall’inconscio più complesso. E voglio dimostrarvi da subito che qui si scherza certo, ma non troppo.

Il profilo psicologico del rossonero è quello in apparenza più equilibrato. Soprattutto se ha più di 25 anni, ha trascorso un’infanzia calcistica serena. In cambio dell’amore e della dedizione elargiti, ha ricevuto la giusta dose di felicità e soddisfazioni: Champions League, moltissimi scudetti, trofei internazionali. D’altro canto, egli ha dovuto subire una serie di clamorose sconfitte che l’hanno istruito a dovere sul sapore amaro della fallibilità. Ma il binomio calcio e uomini adombra sempre delle pericolosissime implicazioni. Ebbene, anche dietro al milanista più equilibrato si nasconde un demone e forse non è un caso che proprio il diavolo (etimologicamente: colui che divide/fonte: Wikipedia) sia il simbolo della squadra.

Il milanista di sinistra convive da quasi vent’anni con un dissidio interiore lacerante: il proprietario della squadra che ama è anche la persona che politicamente odia di più. Ma anche al milanista di destra capita di vivere un tormento equivalente: il partito politico che più lo rappresenta è la causa stessa dell’allontanamento dal calcio di quello che ricordano come il miglior presidente che la loro squadra abbia mai avuto. In entrambi i casi, una posizione tutt’altro che comoda.

Ebbene, come reagiscono i milanisti di fronte a questa intima divergenza che li porta ad amare e odiare la medesima persona? Posti di fronte alla loro incoerenza, i milanisti stanno zitti. Si distraggono, guardano altrove, cambiano argomento. In una parola: rimuovono. La tendenza spiccata alla rimozione è ciò che li fa convivere serenamente con la scissione bipolare di cui soffre la loro psiche.

Ed è questa dissociazione che interessa a noi di Ragazzetta. Dotati di un fascino indubbio e capaci di gestire con serenità i tormenti del vivere, i soggetti in questione hanno l’impagabile pregio di accettare la naturale volubilità dell’essere umano in generale e della donna in particolare. Capiscono intimamente i motivi per cui la tua nuova collega Lara, che fino a ieri era simpaticissima e davvero in gamba, oggi è una stronzetta patentata da tenere alla larga. E non si fanno problemi se alle nove proponevi di uscire, ma alle nove e diciotto hai deciso di spalmarti sul divano guardando l’intramontabile Milly Carlucci.

Perché sanno benissimo che la coerenza è una chimera, una sovrastruttura costruita ad arte dai filosofi e dai dotti che non si sono mai sporcati le mani con la realtà. Mentre per il milanista il mondo è vasto, imperfetto e pieno di contraddizioni. Ma converrete con me che, nella vita a due, essere in tre non è mica facile: tu, il milanista e il suo doppio.

In vacanza, il milanista potrebbe costringervi ad attraversare a piedi un’autostrada in un giorno da bollino nero pur di risparmiare due euro di parcheggio, ma il suo doppio, due settimane dopo, sarà disposto a sborsare qualsiasi cifra pur di partecipare al torneo di fantacalcio con gli amici. Il milanista spesso non si capacita della quantità di smalti Kiko che sfoggiate sulla mensola del bagno, quando invece il suo alter ego ha appena cambiato il terzo Iphone in tre anni e mezzo. Il milanista si fa in media tre docce al giorno, ma può dormire senza alcuna difficoltà in un letto che contiene residui di un pranzo a base di ali di pollo.

E’ per questo disturbo bipolare che, nei momenti di grande svolta all’interno di una storia d’amore, il milanista, di solito, tentenna. Prende tempo, sospende il giudizio. Perché sente dentro di sé una lotta insanabile: lui vi ama, certo, ma alle volte vi odia pure. E mentre tu trascini il carrello con tutti gli accessori che arrederanno la vostra nuova casa, il milanista trascina all’Ikea il suo doppio che lo segue passo passo e gli ripete: “secondo me stai sbagliando, la strada giusta non è affatto questa!”

Insomma, se non ami i triangolari, stai lontana da chi tifa Milan: essergli accanto richiede una dose notevole di pazienza. E un letto molto spazioso.

CONDIVIDI

I momenti più significativi della mia vita sono stati: quando, a dieci anni, ho interpretato Mary Poppins nel musical Mary Poppins e quando ho indovinato la definizione di integrale agli orali della maturità. Sono insegnante (non di matematica, of course) e ho una particolare predisposizione per i casi umani. Temo che le due cose siano collegate.
4 Commenti
  1. Fabio

    e se Gattuso avesse ragione?

    • Paolo Dell'Oca

      In cosa?

  2. Ale 69

    "Posti di fronte alla loro incoerenza, i milanisti stanno zitti" MAGARI!

  3. Cinzia Ruggiero

    La esternazioni di Gattuso infatti alludevano proprio a questo articolo, mica a Barbara Berlusconi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU