Il Lane e quei tre anni di ritardo2 min read

17 Giugno 2016 Uncategorized -

Il Lane e quei tre anni di ritardo2 min read

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@Facebook Vicenza Calcio
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Presente, passato, futuro. Di questa settimana in cui, stando a Radio Calciomercato, abbiamo quasi preso 27 terzini, 14 difensori e 66 attaccanti diversi – e ne abbiamo altrettanti sotto osservazione – l’unica cosa che balza all’occhio, oltre al Pescara di nuovo in Serie A, è quanto affermato al Giornale di Vicenza dal figlio del presidente Pastorelli. Non tanto il piano che la nuova proprietà sta attuando e che abbiamo capito benissimo, e su cui non si può che essere d’accordo, all’insegna di “Risanamento e Salvezza” nel breve termine, ma il fatto che questo piano era stato proposto alla precedente proprietà già nel 2013 (!?!), quindi tre anni fa. Roba da far strabuzzare gli occhi. Ancora di più perché, stando a quanto afferma Pastorelli jr, “non fu assolutamente capito”.

Mancano alcune spiegazioni… Che dire? Strano… Noi non siamo esperti, per carità, ma che la situazione fosse ingarbugliata o meglio in caduta libera, lo si poteva anche intuire: i debiti stavano montando, la situazione sportiva era già degenerata, stando lì a sperare nei gol del Tir in Lega Pro. Quindi perché rifiutare di farsi dare una mano nel momento del bisogno? Non lo sapremo mai, anche se sarebbe bello, a questo punto, riuscire a comprendere che cosa avesse fermato la vecchia gestione dallo sposare una strategia che, alla luce dei fatti, ci sta tenendo in vita pur con milionate di debiti sul groppone.

…che non arriveranno. Speravano nell’arrivo dei cinesi, degli arabi, dei turchi, dei russi, degli americani che a Vicenza sono già tanti se non troppi? O di vincere al Superenalotto? Chissà. L’unica cosa certa è che, magari, ci saremmo potuti risparmiare tre anni di sofferenze che solo i playoff dell’anno scorso – una magnifica eccezione – avevano placato per un po’. Bastava parlare chiaro, ma figuriamoci se si metteranno a farlo adesso.

Incertezze di calciomercato. Per fortuna chi è arrivato lo sta invece continuando a fare a spron battuto, quindi avanti così. L’unica cosa è che vorremmo cominciare a capire, sul serio, cosa ci aspetterà dal mercato, se no di che salvezza parliamo? Al momento è tutto fermo, anche sul fronte dei rinnovi. A parole stiamo cercando di confermare quelli che hanno fatto bene nell’ultima parte di campionato (Benussi, Adejo) ma fino a quando non vediamo non possiamo credere. Quando ce l’ha date qualche buona notizia?

E poi, lasciateci esultare… il Pescara in Serie A! Grandi i fratelli pescaresi. E cerchiamo di raggiungerli, prima o poi, anche noi.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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