Alla scoperta dell’ozploitation6 min read

3 Agosto 2015 Cultura -

Alla scoperta dell’ozploitation6 min read

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Wolf Creek 1 e 2 di Greg McLean (2005 e 2013)

film australiani
Facciamo un balzo nel presente e arriviamo all’ozploitation oggi. L’Australia è presa d’assalto dai turisti, soprattutto backpackers, che affascinati dalle sue foreste primordiali, dai suoi deserti popolati dai dingo, dalla sua natura selvaggia e ribelle, vanno alla ricerca dell’avventura in the middle of nowhere. E le probabilità di tornare da dove sono venuti diminuiscono drasticamente se, in quel quadrato di nulla, si imbattono in Mick Taylor, all’apparente un rozzo contadino, in realtà un intelligente e sofisticato serial killer.

La storia si ispira a fatti realmente accaduti e ai numerosi casi di persone scomparse che si verificano ogni anno Downunder.

Oltre ai protagonisti in carne e ossa, McLean filma con talento documentaristico la sua madre patria, valorizzandone la sua naturale bellezza e i suoi immensi spazi aperti, per poi ribaltare tutto, appenderci letteralmente a testa in giù e mostrarci il lato oscuro di quella terra senza confini dominata da isolamento e aridità.

Il secondo capitolo mantiene il serial killer protagonista, ma la storia ricomincia da zero e dà vita a un sequel indipendente ancora più spassoso del primo.

Nel film del 2005 abbondano torture e sangue, in quello del 2013 le torture non mancano, ma il vero punto di forza è l’ironia: il malcapitato inglese di turno – catturato dopo un bellissimo inseguimento on the road che strizza l’occhio a Duel di Spielberg dovrà dimostrare al vecchio Mick di conoscere usanze e tradizioni australiane, per conservare le sue dita. E così l’horror, oltre a tenerci incollati allo schermo, ci dà lezioni di cultura generale australiana.

Film australiani – Vai alla scheda del quarto film

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Una laurea in linguaggi dei media e un diploma di montaggio alla Civica di Cinema. Poi uno stage a Nocturno, tra Lucio Fulci e Rob Zombie e uno al TG5, tra George Clooney e Madonna. Approda a Iris (Mediaset) come assistente alla regia. Ora autrice televisiva e filmmaker. Divoratrice di film più che mangiatrice di uomini.
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