F1: Wind of change3 min read

5 Febbraio 2014 Uncategorized -

F1: Wind of change3 min read

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F1Riprendendo il titolo della canzone degli Scorpions, è lecito chiedersi se qualcosa può essere cambiato all’interno del panorama della F1 in vista della stagione 2014, che inizierà il 16 marzo a Melbourne, in Australia.

Il primo test svoltosi la settimana scorsa a Jerez, in Spagna, ha evidenziato una situazione chiaramente ancora molto incerta e di difficile interpretazione per quanto riguarda la competitività dei vari team, ma che ha ugualmente riportato in auge protagonisti “dimenticati” ed ha creato situazioni molto diverse da quelle con cui gli appassionati si erano lasciati alla fine del 2013, ponendo quindi degli interrogativi a chi segue il campionato.

F1: Red Bull



Il cambiamento indubbiamente più clamoroso che abbiamo visto in questa sessione di test riguarda il team pluricampione del mondo, la Red Bull: la scuderia anglo-austriaca ha palesato grossi problemi di affidabilità con entrambi i piloti (Vettel e Ricciardo), cosa che non ha consentito ai due di far segnare tempi davvero significativi costringendoli, di contro, a mettere insieme la miseria di 21 giri totali in due.

Si prospetta la necessità di una corsa contro il tempo in vista del contingentamento dei motori previsto per fine febbraio tra la scuderia ed il fornitore francese al fine di trovare un compromesso da ambo le parti che consenta di tirar fuori un mezzo affidabile e competitivo.

Le problematiche del motorista francese, per quanto palesatesi anche con gli altri team che montano i propulsori francesi (Toro Rosso e Caterham, in attesa del debutto della Lotus), sono state indubbiamente più lampanti proprio con il team campione del mondo e questo aspetto non può che innescare riflessioni circa l’attitudine del progettista Red Bull, Adrian Newey, a realizzare vetture tanto competitive quanto estreme, che in passato hanno avuto nell’affidabilità un tallone d’Achille a volte decisivo ai fini del mondiale.

F1: McLaren e Mercedes

La situazione più rosea è parsa quella del propulsore Mercedes, che quest’anno ha una presenza importante nel campionato in quanto verrà utilizzato dall’omonima scuderia, dalla McLaren, dalla Force India e dalla Williams. E non è un caso che in cima alla lista dei tempi combinati delle 4 giornate di test ci siano proprio 4 piloti che guidano vetture equipaggiate dai motori della casa tedesca: il debuttante Magnussen, Massa, Hamilton e Button in ordine di classifica.

Al di là di un discorso di mere prestazioni che in una sessione di test lasciano il tempo che trovano, a rilevare sono indubbiamente il numero di giri percorsi dai piloti che guidano vetture spinte dai propulsori tedeschi: tolti i due piloti della Force India, nessun pilota motorizzato Mercedes ha percorso meno di 83 giri, con un picco massimo di 188 fatto segnare da Nico Rosberg.

Questi dati fanno comprendere come il livello di affidabilità dei propulsori della casa tedesca sia sicuramente già molto buono, anche se un banco di prova importante come il prossimo test in programma in Bahrain, in un luogo con temperature decisamente più elevate, potrà dare maggiori indicazioni in tal senso.

F1: Ferrari

E la Ferrari? La vettura italiana sembra posizionarsi in una via di mezzo tra le due situazioni, anche se indubbiamente la tendenza è più assimilabile a quella dei motorizzati Mercedes piuttosto che a quella di chi è spinto da propulsori Renault: sono stati riscontrati dei problemi di affidabilità specialmente nelle prime tornate in cui sono scesi in pista Raikkonen ed Alonso, ma si è trattato di segnali non particolarmente gravi.

Cosa confermata infatti dal numero di giri complessivo effettuato dai due alfieri in rosso, cioè 251, che pongono il team al secondo posto di questa “classifica” dietro solo alla Mercedes. L’impressione è quindi quella di essere partiti con il piede giusto, e considerata la tendenza delle ultime stagioni (con l’esclusione del 2013, ad essere onesti) è anche questo un possibile cambiamento.



Immagine|www.paddock.it

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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