F1 2014 Germania: Rosberg profeta in patria4 min read

21 Luglio 2014 Uncategorized -

F1 2014 Germania: Rosberg profeta in patria4 min read

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F1 2014 Germania: Rosberg profeta in patria

Nel decimo round del mondiale di F1 2014, sul tracciato di Hockenheim (Germania), Nico Rosberg ottiene il suo quarto successo stagionale, consolidando il primato in classifica iridata e portandolo a 14 punti su Lewis Hamilton, davanti ad un grande Valtteri Bottas e al compagno di squadra di casa Mercedes. Quinto un “mai domo” Alonso mentre solo undicesimo uno spento Kimi Raikkonen.

Un po’ come accaduto sul suolo inglese e il successo casalingo di Hamilton, la risposta di Rosberg non si è fatta attendere ed il buon Nico è stato, anch’egli, profeta in patria aggiudicandosi il Gran Premio senza mai doversi curare degli avversari alle proprie spalle. Una gara in carrozza favorita, senza dubbio, dai guai di Lewis Hamilton e l’incidente nelle qualifiche dell’inglese che ha minato decisamente la gara di Lewis che comunque è stato in grado di risalire, nonostante tutto, fino al terzo posto.

Il vantaggio di 14 punti in classifica fa sorridere Rosberg ma le gare al termine del mondiale sono ancora molte pertanto c’è da aspettarsi un Hamilton aggressivo e sempre più determinato nei prossimi appuntamenti. Tuttavia ciò che impressiona di Nico è la capacità di gestione del week-end e, pur essendo tra i 2 alfieri Mercedes quello a non aver vinto un titolo mondiale.

Venendo alla cronaca, la gara dopo pochi metri si mostra subito movimentata e ricca di emozioni. Massa e Magnussen, infatti, sono protagonisti di un incidente alla prima curva che vede la Williams del Brasiliano addirittura cappottarsi, senza per fortuna nessuna conseguenza per il pilota carioca. Safety Car in pista e primo ritiro della giornata.

La corsa riprende con Rosberg che vola via dopo poche curve e Bottas, ancora una volta protagonista di un’ottima gara, cercare di mantenere un passo competitivo e in gestione degli pneumatici. Alle spalle della Williams entra in scena sia la rimonta di Hamilton che il duello tra Vettel e Alonso in un remake di ciò che è capitato a Silverstone. Nel walzer dei pit-stop risale di posizioni l’inglese della Mercedes sfruttando al meglio gli pneumatici medi montati al via. Questo lo porterà fino alla seconda piazza alle spalle del suo compagno di squadra, tuttavia il graining delle gomme lo costringerà, dopo alcune tornate, a dover rallentare il ritmo e a perdere secondi sia da Rosberg ma soprattutto da Bottas che lo supererà con grande agio.

Come accennato, il duello della gara, un po’ come era stato a Silverstone, è quello tra Vettel e Alonso con il tedesco avanti nel primo stint di gara e lo spagnolo nel secondo con avvicendamenti palpitanti e sempre sul filo dell’equilibrio. Se Alonso, con grande caparbietà, lotta per un posto vicino al podio o quantomeno di prestigio, non si può dire lo stesso per Kimi Raikkonen ancora una volta comprimario e afflitto da problemi di gomme e dal solito scarso feeling con la vettura.

Nell’ultima parte di gara, Hamilton sfrutta al meglio le gomme morbide montate nell’ultimo pit e recupera le posizioni che aveva perso nella parte centrale della corsa prendendosi anche dei rischi con Button e danneggiando la sua Mercedes nella manovra. Ciò lo condizionerà nel tentativo di sorpasso su Bottas che, saggiamente, gestisce alla grande i suoi pneumatici, sulla falsa riga di quanto fatto da Rosberg, e riesce con grande agio a gestire gli assalti di Lewis. Nello stesso tempo il duello tra Vettel e Alonso vede il cosiddetto terzo incomodo, alias Daniel Ricciardo, il quale con grande determinazione si difende dagli strenui attacchi di Alonso, salvo poi dover alzare bandiera bianca a 5 giri dal termine. Tuttavia il logorio delle gomme renderà impossibile ogni tentativo di rimonta su Vettel da parte dell’Asturiano di casa Ferrari e nel contempo lo costringerà a guardarsi da Ricciardo negli ultimi metri di gara.

La bandiera scacchi, per l’ennesima volta, vede un podio tutto con propulsori Mercedes e un Vettel che riesce a prendersi la soddisfazione di precedere sia Alonso che il suo compagno di squadra. I motori si riaccenderanno, tra una settimana, sul tortuosissimo tracciato dell’Hungaroring in Ungheria e chissà se Hamilton riuscirà ad accorciare le distanze e soprattutto se riusciremo ad avere un podio senza l’egemonia tedesca? La pista, come sempre, emetterà i suoi verdetti.

Immagine| f1grandprix.motorionline.com

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Nato nel “lontano” 1982, ho la qualifica di sistemista Cisco ed esperto nella programmazione informatica. Coltivo da sempre la passione nel raccontare lo sport, soprattutto calcio e motori, cercando di essere originale nell’esposizione. Gli eventi sportivi sono la mia “droga” e confesso che spesso ne abuso.
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