La sorpresa della settimana: Eugenie Bouchard3 min read

21 Gennaio 2014 Uncategorized -

La sorpresa della settimana: Eugenie Bouchard3 min read

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eugenie bouchardNon giriamoci tanto attorno. La vera sorpresa della settimana è che Serena Williams non vincerà l’Australian Open del 2014, una vittoria che era data per scontata quasi quanto quella di Renzi alle Primarie dei PD. L’altra notizia è che non lo vincerà neanche la tennista che l’ha battuta – Ana Ivanovic – visto che è stata sconfitta dall’altra grande sorpresa della settimana, Eugenie Bouchard.

Ma andiamo per ordine. Di solito, nel tennis femminile, si vede da che parte del tabellone sta Serena Williams, e poi ci si concentra sull’altra parte, per capire chi potrà arrivare a sfidarla in finale. Non è un eccesso di fiducia nei confronti della campionessa americana, è che Serena quando è in forma sembra proprio giocare un altro sport. Chi ha dei dubbi pensi alle 78 partite vinte sulle 82 giocate nel 2013.

Capita poi che Serena non sia al meglio, e quindi può perdere. Lo scorso anno solo Azarenka (due volte), Stephens e Lisicki son riuscite nell’impresa. Questa volta è stato il turno di Ana Ivanovic, la bella tennista serba della quale vogliamo raccontare solo le gesta tennistiche, non certo quelle estetiche. Pur essendo probabilmente la più bella tennista del circuito, sicuramente la più bella ad aver vinto un Roland Garros e, senza alcun dubbio, la più bella a esser stata numero uno al mondo, a noi di Ana Ivanovic interessa come gioca a tennis, mica ci mettiamo a spulciare tra le gallery del suo (fornitissimo) sito personale.

Abbiamo quindi ammirato la determinazione con cui l’avvenente – si era già detto? – tennista serba ha eliminato la favoritissima Serena Williams negli ottavi, complici anche i problemi alla schiena accorsi alla numero uno al mondo. Si è venuta a creare, così, una situazione particolare per il tennis femminile, che in assenza della più giovane delle Williams tende a produrre situazioni al limite tra il tragico e il paradossale – tipo la Wozniacki numero uno al mondo per oltre un anno o la Bartoli campionessa a Wimbledon.

E mentre Na Li – che non sono due sillabe messe a caso nel testo ma è il nome di una forte tennista cinese – diventava la favorita del torneo, massacrando la nostra povera Pennetta, la Ivanovic sfidava la giovane promessa canadese Eugenie Bouchard, in una partita in cui il tennis, o almeno l’aspetto prettamente tecnico, non era certo il motivo di maggior interesse.

Genie Bouchard, tennista canadese non ancora ventenne, è stata la rivelazione della scorsa stagione tennistica. Dopo aver cominciato l’anno al numero 144 della classifica WTA, grazie soprattutto agli ottimi risultati nel finale della stagione, ha chiuso alla posizione 32. Come abbiamo già detto, non ci interessano gli aspetti extra-tennistici, ma, insomma, capiamoci, la bella Genie non è passata di certo inosservata.

In quello che è stato ribattezzato – almeno da chi scrive – il derby del cuore, la giovane canadese è riuscita a spuntarla rimontando un set di svantaggio, mostrando una sicurezza e una lucidità invidiabile, soprattutto considerando la giovane età. È più che plausibile che sia “solo” la prima semifinale in uno Slam, anche considerando che il livello del tennis femminile attuale non è poi così elevato, per usare un eufemismo. Se poi ci fosse anche un incontro con la Ivanovic in ogni torneo, di default, saremmo più che soddisfatti.

Una sola accortezza, Genie. La prossima volta, quando ti chiedono con quale, tra tutti gli uomini del mondo, vorresti avere un appuntamento, ecco, prova con una risposta diversa. Proprio Justin Bieber?

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Statistico atipico, ha curato la sezione Sport e amministrato i profili social di Le Nius. Formatore nei corsi di scrittura per il web e comunicazione social, ha fondato e conduce il podcast sul calcio Vox2Box e fa SEO a Storeis. Una volta ha intervistato Ruud Gullit, ma forse lui non si ricorda.
3 Commenti
  1. Funk Conspiracy

    Più foto e meno parole in questo articolo! Da due anziani estimatori di Gianni Clerici.

    • Beppe Ruggiero

      Magari la prossima volta facciamo una gallery

    • Davide

      Tommasi-Clerici, rispetto!

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