Cittadella-Vicenza, meno 6: “Sciroppo d’uva, grazie!”2 min read

23 Aprile 2015 Uncategorized -

Cittadella-Vicenza, meno 6: “Sciroppo d’uva, grazie!”2 min read

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@vicenzacalcio

Secondi. Mancano 6 giornate e siamo secondi. Quanto bene si sta? Ripetiamocelo, teniamolo bene a mente, mettiamolo a confronto con tutta la sofferenza patita in questi anni, perché qui ora le cose cominciano a farsi veramente interessanti. Non si scherza più, il sogno può veramente diventare reale, ed è il giusto riconoscimento per averci creduto fino all’ultimo venerdì scorso al Tombolato (o era un Menti più piccolo?) e aver portato a casa la vittoria con quel rigore pesantissimo conquistato dal “ritornato” Ragusa e siglato dal “faro” Di Gennaro. Inizia a dipendere più da noi che dagli altri, ed è incredibile: una prospettiva che cambia tutto.

Per carità, non che ora ci si debba mettere a fare tabelle promozione, facendo i calcoli per capire la quota da raggiungere per accompagnare il Carpi, ormai promosso, lassù, senza passare dalla lotteria playoff. Va dimenticato tutto. Ma un’occhiatina al calendario, tra uno “sciroppo d’uva” – così chiama Marino la bevanda segreta che “fa correre così tanto i suoi ragazzi”- e l’altro, abbiamo cominciato a darla, così come pensiamo che lo abbiano fatto il mister e i suoi. D’altronde va completata l’opera, facendo attenzione a quei dettagli che a questo punto valgono doppio: basta un passo falso per vanificare quanto fatto. Vediamo quindi quello che ci aspetta, in particolare nella prossima settimana.

Varese, Brescia ed Entella: sulla carta partite facili, ma in realtà sono ancora più dure degli scontri diretti che ci attendono dopo. Giocare contro squadre in lotta per non retrocedere, chiuse, e la cui unica soddisfazione per il proprio campionato potrebbe essere rovinare il nostro – Brescia – è molto più difficile. Per questo i dettagli contano: sono quelli che ti fanno arrivare un attimo prima sulla palla, e ti fanno portare a casa quello per cui ha lottato e sudato tutto l’anno. Dobbiamo essere noi – ed è paradossale dirlo – a fare finta di essere quelli in lotta per non retrocedere, mandare in Lega Pro i lombardi e non pensarci più.

L’ideale sarebbe uscire questa settimana ancora davanti a tutti, e poi giocarsi tutto in quelle ultime tre con Spezia, Livorno e Frosinone, che saranno tutta un’altra storia. Proviamoci. E alla fine, comunque vada, non ci sarà nulla di cui pentirsi, al massimo dei dei playoff da preparare. Con uno sciroppo d’uva in mano, naturalmente. Ps Caro Mister, “non succede ma se succede”… non ha idea di quanto ne possa scorrere, a Vicenza, di sciroppo d’uva.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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