Ciclovia del Danubio: viaggio in bici da Passau a Vienna19 min read
Reading Time: 15 minutesQuando ha saputo che avrei trascorso le mie vacanze pedalando lungo la ciclovia del Danubio, al nostro redattore Fabio sono brillati gli occhi: «Mia moglie è disposta a fare una vacanza “verso nord” solo se facciamo la ciclovia del Danubio. Io però ho dei dubbi sulla fattibilità… Quando torni mi racconti com’è?».
Dunque, sono tornata e pronta a raccontare. Può darsi che anche voi vi stiate chiedendo se partire per una vacanza in bicicletta sia una buona idea. Soprattutto se è la vostra prima esperienza.
I percorsi ciclabili tra cui scegliere per una vacanza cicloturistica sono molti di più di quanti si possa immaginare e, con la riscoperta di un certo tipo di turismo slow, ecologico, a contatto con la natura ed economico le numerose ciclovie presenti in Europa vengono percorse ogni anno da centinaia di turisti desiderosi di passare le proprie vacanze pedalando.
Qui di seguito vi racconto tutto quello che c’è da sapere prima, durante e dopo il viaggio lungo i circa 330 km della ciclovia del Danubio, per rispondere alla domanda di Fabio e aiutare lui e voi ad organizzarlo.
Pocket Nius: da sapere in breve
1. La Ciclovia del Danubio è una delle tante possibili vacanze cicloturistiche da fare in Europa, gettonata perché poco impegnativa e veramente suggestiva. Alterna panorami mozzafiato, città d’arte (Linz, Tulln), deliziosi paesini (Grein, Spitz, Ybbs), possibilità di sosta e ristoro lungo il fiume.
2. Il percorso è prevalentemente pianeggiante (gli strappi in salita sono pochi e brevi) e alterna tratti su ciclabile a tratti promiscui in generale poco frequentati. Comunque, per quello che ho potuto vedere, in Austria c’è un grande rispetto per i ciclisti da parte di chi è in automobile.
3. In tedesco la ciclovia del Danubio si chiama Donauradweg, è questo il nome che troverete su tutta la segnaletica durante il viaggio. Tutta la ciclovia è ben segnalata e cartellata, con distanze e percorsi possibili, quindi non correrete il rischio di perdervi.
4. Alberghi, affittacamere, ristoranti sono avvezzi all’arrivo di cicloturisti e di conseguenza organizzati. Nella maggior parte dei posti in cui sceglierete di dormire avrete sempre la possibilità di ricoverare la vostra bicicletta in sicurezza.
5. Se volete provare ma non avete la bici adatta o non ve la sentite di portare il peso del bagaglio potete pensare di partire organizzando il viaggio con un’agenzia specializzata che vi darà la possibilità di partire da soli o in gruppo, con guida o senza e trasportando per voi i bagagli da una tappa all’altra. Esistono agenzie specializzate in questo tipo di tour sia in Italia che in Germania/Austria.
Ciclovia del Danubio: andare
La Ciclovia del Danubio è una lunghissima pista ciclabile (oltre 1.200 km) che si compone di tre tratti principali:- Donaueschingen (Germania) – Passau (Germania) – circa 600 km
- Passau (Germania) – Vienna (Austria) – circa 330 km
- Vienna (Austria) – Budapest (Ungheria) – circa 325 km
Il tratto che abbiamo percorso e a cui si fa riferimento in questo articolo è quello centrale e più conosciuto da Passau a Vienna.
Questa ciclovia è una delle piste ciclabili più famose d’Europa ed è la scelta perfetta se siete alla vostra prima esperienza da cicloturisti. Iniziare dal Danubio è un buon modo per prendere confidenza con questo tipo di viaggio alternando momenti di pedalata poco impegnativa a suggestive soste lungo il fiume e nei numerosi paesini (in ognuno dei quali c’è qualcosa da vedere) che costellano il percorso.
Il viaggio si svolge praticamente tutto in Austria, dato che Passau, paese dal quale si parte, si trova proprio sul confine con la Germania e, alla fine, avrete attraversato con una bella linea orizzontale quasi tutta la parte alta dell’Austria. Lungo il percorso alcune delle più belle cittadine austriache: Linz, Grein, Melk, Krems e Tulln.
Il percorso della ciclovia è praticamente tutto in pianura e i pochi tratti in salita sono davvero poco impegnativi. Per questa ragione la Ciclovia del Danubio è adatta a tutti: coppie, famiglie con bambini (sia che pedalano, che nel carrellino), persone anziane.
La facilità del percorso però non deve farvi sottovalutare il viaggio né indurvi a partire “allo sbaraglio”. Per fare la Ciclovia del Danubio non importa essere campioni di pedalata, ma ci sono alcune cose da tenere in considerazione.
Consigli
- Avere confidenza con la bicicletta e rispettare le regole della strada è alla base di una vacanza come questa. Partire con la propria bici è sicuramente la scelta migliore, ma se così non fosse informatevi su che tipologia di bicicletta state noleggiando, sulle sue caratteristiche tecniche e, se potete scegliere, chiedetene una il più possibile simile a quella che avete a casa.
- Dovete allenarvi almeno un po’. Non sottovalutate l’energia che richiede pedalare per molte ore sotto il sole o sotto la pioggia, sempre nella stessa posizione e con il carico delle borse. Un po’ di allenamento è indispensabile. La cosa positiva di un percorso come questo è la modulabilità: in base ai giorni a disposizione potrete decidere quante tappe fare e quanti chilometri percorrere ogni giorno.
- Prima di partire provate a pedalare a carico (cioè con le borse montate sulla bicicletta) per abituarvi al nuovo equilibrio che questo comporta e ai nuovi ingombri (sarete più larghi).
Come prepararsi
Se pedalate abitualmente, avete confidenza con il mezzo e non è il vostro primo viaggio in bici, questo tipo di viaggio non richiede una preparazione e un’organizzazione particolarmente lunga, noi siamo riusciti a metterlo insieme in meno di 15 giorni.
Se siete alla vostra prima esperienza, iniziate invece a pensarlo e pianificarlo con un po’ di anticipo, per avere il tempo di allenarvi e fare delle prove.
Nello specifico noi abbiamo scelto di raggiungere Passau con la nostra auto e affrontare il viaggio con le nostre biciclette, trasportando direttamente il bagaglio, quindi le indicazioni che seguono fanno riferimento al viaggio impostato in questa maniera. C’è però la possibilità di raggiungere la partenza anche con altri mezzi (treno o aereo), di noleggiare la bicicletta in Austria senza doverla portare da casa e di pagare il trasporto dei bagagli da una tappa all’altra (esistono agenzie che organizzano il tutto per voi).
Se non possedete una bicicletta adatta a questo viaggio o non volete trasportare la vostra, una delle possibilità è noleggiarla al Rent a Bike di Passau, che si trova alla stazione. Il noleggio ha un costo giornaliero e, se dopo la ciclovia pensate di continuare il viaggio altrove, potete prenotare il ritiro della bici a Vienna, così non sarete costretti a riportarla indietro. Si tratta di biciclette adatte a questo tipo di viaggio, equipaggiate con portapacchi e luce frontale. Volendo potrete noleggiare anche le borse laterali o il carrellino.
Decidere le tappe
Il vostro viaggio inizia da qui. Pianificare le tappe di una ciclovacanza è un viaggio nel viaggio. È questo il momento in cui inizierete a prendere confidenza con il percorso, a scoprire le mille cose che ci sono da vedere, fare, assaggiare, scoprire mentre andate. Da qui in poi inizierete ad immaginarlo. Partire per una ciclovacanza è partire due volte.
Noi abbiamo pianificato le tappe acquistando credo l’unica guida in commercio in italiano specifica: Ciclovia del Danubio, da Passau a Vienna, Alberto Fiorin, Edicilo editore*.
Si tratta di una guida molto ben fatta che divide il percorso in 20 segmenti di lunghezza variabile e permette di combinare con facilità le tappe in base alla distanza che volete percorrere ogni giorno e ai paesi in cui preferite sostare per la notte.
La lunghezza delle tappe può dipendere da vari fattori:
- tempo a disposizione
- grado di allenamento
- tipo di bici (se avete una bicicletta elettrica potete fare tappe più lunghe)
- se viaggiate con bambini oppure no
- se pensate di pedalare solo la mattina e fermarvi nelle ore più calde.
Avendo 15 giorni di vacanze a disposizione, noi abbiamo diviso il viaggio (mi riferisco esclusivamente ai giorni di pedalata) in 6 tappe:
- Passau-Aschach an der Donau (70 km)
- Aschach an der Donau-Mauthausen (57 km)
- Mauthausen-Grein (42 km)
- Grein-Melk (50 km)
- Melk-Tulln (88 km)
- Tulln-Vienna (43 km)
A conclusione del viaggio abbiamo poi trascorso alcuni giorni a Vienna.
A questo programma dovete aggiungete i giorni necessari per arrivare alla partenza (1 o 2 giorni) e tornare a casa (almeno 2 giorni).
Il bagaglio
Le possibilità sono due: borse laterali o carrellino. Se viaggiate senza bambini al seguito il mio consiglio è di optare per le borse laterali. Sebbene questo percorso si presti anche all’uso del carrellino, le borse sono più pratiche e avrete meno difficoltà a “parcheggiare” il vostro mezzo durante le soste serali. Noi abbiamo quelle della Ortlieb, molto facili da agganciare/sganciare dal portapacchi e impermeabili.
Come buona pratica, lasciate che sia la bici a trasportare il peso del bagaglio, quindi evitate di portare con voi lo zaino; al massimo scegliete un piccolo marsupio oppure una borsa da manubrio.
Come potete immaginare quello di cui c’è bisogno durante una vacanza come questa non è molto e, anche se il percorso è per la maggior parte in pianura, il peso delle borse sulle gambe si farà sentire. Valutate quindi di non superare i 10 kg di peso totali.
Due/tre cambi completi da bicicletta sono sufficienti e, se siete precisi con il peso, prediligete l’abbigliamento tecnico ai cambi per la sera. L’eleganza non è richiesta. Purtroppo in Austria le lavatrici automatiche non sono diffuse come da noi quindi organizzatevi per poter lavare nel lavandino del bagno l’abbigliamento da bicicletta via, via che lo utilizzate. Una buona idea è quella di portare con voi un filo di corda e delle mollette per poter stendere e una sacca a rete per fissare i panni ancora umidi sulle borse e lasciarli asciugare al sole mentre pedalate.
Per il resto, portate con voi mantelle per la pioggia, sacca idrica o borracce, tutto il necessario per la riparazione della bici in caso di imprevisti, costume da bagno e una coperta leggera da stendere a terra durante le soste.
Come arrivare a Passau
Come dicevo, potete decidere di raggiungere Passau in automobile, in treno o in aereo. Se decidete di affrontare il viaggio con la vostra bicicletta come abbiamo fatto noi, la soluzione migliore e più pratica è partire in automobile.
Noi abbiamo scelto questa soluzione prenotando dall’Italia un parcheggio privato Globus Group (al coperto, custodito e con copertura assicurativa) a Passau in cui poter lasciare la macchina parcheggiata per il tempo del viaggio in bici in sicurezza. Unico, piccolissimo, problema è che il sito del parcheggio è esclusivamente in tedesco per cui dovrete armarvi di un amico che sa il tedesco o di Google traduttore per effettuare la prenotazione on-line. Il costo si è aggirato sui 90€ per 11 giorni.
Un’altra possibilità, se pernottate a Passau la notte prima della partenza in bici, è quella di lasciare la macchina al parcheggio dell’hotel. La maggior parte degli hotel presenti a Passau da ai propri ospiti questa possibilità per pochi euro al giorno. L’unico inconveniente è che si tratta di parcheggi in alcuni casi all’aperto, non custoditi e non assicurati.
Partire
Il periodo migliore per affrontare questo viaggio è quello che va da maggio a settembre, quando le temperature in Austria sono simili alle nostre. Non sottovalutate però l’imprevedibilità atmosferica. È probabile che, soprattutto in giornate particolarmente calde, a metà giornata il cielo si copra e caschi qualche goccia di pioggia o si verifichi un leggero temporale. Riparatevi e aspettate che passi, di solito il sole non impiega molto a tornare più splendente di prima.
In qualsiasi modo decidiate di arrivare alla partenza, la soluzione ideale è pernottare una notte a Passau e partire il giorno dopo di buon’ora. Se la giornata lo consente potete ipotizzare di dividere la vostra tappa (diciamo di circa 60 km) in due, in modo da concedervi una sosta per pranzare e riposare. Lungo la ciclovia incontrerete numerosi paesini nei quale potervi fermare per gustare una radler (la celebre birra al limone, chiamata anche birra del ciclista) e pranzare con specialità della cucina austriaca. Noi in realtà abbiamo optato quasi sempre per fare una piccola spesa la mattina della partenza (i supermercati della catena Spar propongono panini già pronti, primi piatti freschi confezionati con tanto di posate, frutta in pezzi) e mangiare in una delle numerose aree pic-nic che si incontrano lungo il percorso distesi al fresco.
Credo di aver fatto almeno un pisolino al giorno cullata dal lento sciacquettio delle acque del fiume blu. In alcuni punti, come nell’area pic nic di Naarn dopo Mauthausen, è addirittura possibile fare il bagno.
Da una riva all’altra
La caratteristica principale di questo viaggio è decisamente la presenza lenta e costante del Danubio (a volte davvero a mezzo metro di distanza), che la pista abbandona solo in rare occasioni per deviare all’interno di pittoreschi paesini o più grandi città come Linz. Mettete in conto che, una volta tornati a casa, soffrirete per un bel po’ di mal di fiume. Giorno dopo giorno, si finisce per abituarsi al suo andare lento interrotto solo ogni tanto alle numerose chiuse (su cui è possibile salire e godere lo spettacolo del fiume visto “da sopra”) e ai suoi abitanti, in maggioranza cigni e germani.
Nel corso della varie tappe vedrete anche cambiare più volte panorama, passando dalle montagne del tratto di Schlögen (uno dei più belli) al panorama più aperto degli ultimi chilometri di pedalata.
In ogni momento potrete cambiare prospettiva e godere del “profilo migliore” del fiume attraversandolo con una delle numerose piccole imbarcazioni che si trovano lungo il percorso. Basta avvicinarsi al piccolo molo, imbarcarvi con la bici spendendo qualche euro (da 2 a 4 circa) e attendere che il traghetto sia tutto occupato da altri turisti come voi. In qualche minuto vi ritroverete sulla sponda opposta. La guida che vi ho consigliato suggerisce i tratti in cui effettuare l’attraversamento per godere del panorama migliore, ma potete anche farvi guidare dal vostro istinto. Su tutti, il traghetto che non potete perdere è quello che dall’imbarcadero di Wilhering (sulla riva destra) porta a Ottensheim (il paese che si trova proprio di fronte). Si tratta infatti di un Ferry Boat che per spostarsi da una riva all’altra utilizza un sistema di funi e sfrutta la corrente del fiume: un’esperienza incredibile!
Dormire e mangiare
Un viaggio in bicicletta è sempre imprevedibile (meteo, guasti alla bici, …) e potrebbe capitare di dover rivedere le tappe decise prima della partenza. Per questo motivo vi sconsiglio di prenotare con anticipo i pernottamenti lungo il percorso. Trattandosi di una ciclovia molto frequentata le strutture ricettive che accettano ciclisti sono la maggior parte e difficilmente vi capiterà di non trovare dove dormire.
L’Austria non è particolarmente economica, per cui per il pernottamento considerate una media di 30/35€ a notte a persona. Se non volete aspettare di arrivare a destinazione per cercare un alloggio potete fare come abbiamo fatto noi e, verso metà giornata, cercare un’offerta su Booking. Non tutti gli hotel/pensioni/affittacamere sono però presenti (soprattutto se sostate in piccoli paesi) per cui un paio di volte abbiamo cercato alloggio una volta arrivati, nelle gasthof presenti.
La maggior parte delle volte la colazione è esclusa dal costo del pernottamento e risulta piuttosto dispendiosa (almeno 10€ a persona), per cui è meglio farla al di fuori dell’albergo/affittacamere (per quanto non risulti molto più economica se fatta al bar).
Lungo la ciclovia Danubio si trovano anche numerosi campeggi, per cui anche questa potrebbe essere una soluzione da considerare. Valutate però che dovrete trasportare sulla bici anche tenda, materassini e coperte.
Riguardo al cibo, lasciando da parte i fiumi di birra che vedrete scorrere quotidianamente, se siete onnivori non dovreste avere particolari problemi: carne e patate sono alla base della cucina austriaca. Anche qui il problema principale è che in molti posti i menù sono solo in tedesco e l’inglese parlato è un po’ approssimativo per cui dovrete trovare il modo di spiegarvi. Se, come noi, siete vegetariani e non sapete una parola di tedesco l’unica soluzione è ordinare a scatola chiusa il “piatto vegetariano” quasi sempre presente e incrociare le dita. Le patate cucinate nei modi più svariati e ricoperte di improbabili salsine ci hanno salvato la vita più di una volta.
Da vedere lungo il percorso
Oltre alla natura rigogliosa e al lento scorrere del Danubio, lungo questo percorso ad accompagnarvi ci saranno l’arte e la storia. Ogni paese, anche il più piccolo, ha la sua chiesa con cupola “a meringa” da visitare. Una presenza costante sarà poi quella degli artisti della secessione viennese, Kokoschka e Schiele in particolare.
Poco prima di raggiungere Melk attraverserete Pöchlarn, paese di Oskar Kokoschka in cui è possibile vedere il museo a lui dedicato ospitato nella sua casa natale. Qui vi segnalo anche la presenza di una bellissima piscina pubblica (con tanto di trampolino e scivoli) dove con 2€ a testa potete passare due ore a rilassarvi e riprendervi dalla calura.
Poco prima di arrivare a Vienna, invece, passerete da Tulln, città natale di Egon Schiele. Qui potrete fare un percorso lungo la Egon Schiele Weg: un tour all’interno della città per visitare i luoghi dell’infanzia del pittore, tra cui la sua casa natale. Il Museo Egon Schiele è la ciliegina sulla torta: realizzato all’interno di un ex carcere racconta la storia dell’artista con foto e oggetti dell’epoca e ospita mostre temporanee. Nel 2018 in occasione del centenario della morte del pittore a Tulln si terranno celebrazioni ed eventi.
Oltre che in onore a Egon Schiele, Tulln merita una sosta perché sono numerose le attività da fare, come il giro in canoa lungo il Danubio o il tour al giardino botanico costruito lungo il fiume, adatto in particolare alle famiglie. Inoltre tra luglio e agosto si tiene un grande festival musicale con artisti internazionali che si esibiscono su una piattaforma galleggiante.
Una sosta è poi d’obbligo a Ybbs al Fahrradmuseum (il museo della bicicletta) che racconta la storia della bicicletta nel corso dei secoli, con pezzi d’epoca e ricostruzioni e a Willendorf, paese in cui agli inizi del ‘900 è stata rinvenuta la statuetta della celebre Venere risalente al paleolitico, oggi ospitata al Naturhistorisches Museum di Vienna.
Oltre a tanti piccoli paesi e cittadine, la ciclovia del Danubio attraversa Linz, la terza città dell’Austria per popolazione. Un giro tra le sue bellissime vie è d’obbligo. Da vedere la barocca Hauptplatz, il vecchio Duomo, il Landhaus, palazzo sede del Governo Regionale all’interno del quale si trova la fontana dei pianeti dedicata a Keplero, e la casa di Mozart. Non fatevi mancare poi di assaggiare la famosa Linzertorte, il dolce più famoso della città a base di marmellata e mandorle, che compete in bontà con la Sachertorte. Noi siamo andati nell’antica panetteria kuk Hofbäckerei, proprio dietro la Hauptplatz.
Infine, una delle nostre tappe è stata la cittadina di Mauthausen, sulle cui colline si trova l’omonimo lager nazista, oggi trasformato in Memoriale. Decidere di passare una notte in questo paese affacciato sul grande fiume ha rappresentato un pensiero difficile da gestire. Dal punto di vista del viaggio in sé si è rivelata la scelta migliore per andare poi, la mattina dopo, al Memoriale. Per raggiungerlo, infatti, è necessario affrontare una salita abbastanza impegnativa e lasciare le borse in albergo (per recuperarle poi al ritorno prima di rimetterci in viaggio) è stata una buona idea. Scegliere questa deviazione del percorso non è obbligatorio, se si decide di tirare dritto lungo il fiume l’ex lager di Mauthausen nemmeno si vede. Se però decidete di affrontarla, fatelo abbandonando per qualche ora lo spirito del turista.
Tornare
Finalmente siete a Vienna! L’ingresso in città avviene dalla periferia, attraverso piccoli moli d’attracco e ponti. Ad accompagnare il vostro ingresso trionfale in città una quantità enorme di bellissimi murales. La ciclovia del Danubio termina ufficialmente ai confini del centro storico di Vienna, lungo un’ansa deviata del fiume costellata di imbarcazioni che fungono da locali e ristoranti.
Da lì, se deciderete di restare qualche giorno nella capitale austriaca, inizierà un nuovo viaggio alla scoperta delle meraviglie che questa città regala.
Una volta a Vienna, però, bisognerà prima o poi tornare a casa. La scelta del mezzo per il rientro è collegata a quella fatta per la partenza. Se avete lasciato l’auto a Passau avete due possibilità per tornare a prenderla.
La prima, più suggestiva ma dispendiosa (circa 180€ a persona con la bici), è rientrare a Passau in battello, navigando lungo il Danubio. A Passau da Vienna si può viaggiare ogni mercoledì con la compagnia DDSG Blue Danube e il viaggio dura 2 giorni. Il pernottamento però non avviene a bordo del battello, ma a Linz.
La seconda possibilità è quella di prendere un treno panoramico della OBB Rail apposta per i ciclisti che impiega circa 5 ore ad arrivare a Passau. Il treno ha una zona riservata alle biciclette e per caricarle non è necessario smontarle (e non è poco). Il costo contenuto (38€ a persona bicicletta compresa) ripaga la fatica dell’alzataccia (il treno parte alle 6:55 del mattino dalla stazione Franz-Josefs-Bahnhof di Vienna per arrivare a Passau alle 11:50 circa). Purtroppo al momento non è possibile acquistare il biglietto on-line, ma solamente inviare una richiesta di prenotazione tramite il sito internet (ancora una volta solamente in tedesco) al quale fa seguito una risposta da parte degli addetti del servizio. Vi risponderanno in tedesco per confermarvi o meno la disponibilità dei posti e darvi le indicazioni necessarie per il pagamento, ma potete rispondere chiedendo che vi scrivano nuovamente in inglese. Noi l’abbiamo fatto e sono stati molto disponibili.
Qualche giorno a Vienna
Come detto, la ciclovia del Danubio si conclude a Vienna, ma questa non deve necessariamente essere la conclusione del viaggio. Se avete tempo a disposizione il mio consiglio è di trascorrere qualche giorno in questa bellissima città, che offre davvero tante cose da fare e vedere: musei, parchi, festival e molto altro.
Anche Vienna è fantasticamente a misura di ciclista, con un’eccezionale pista ciclabile che permette di spostarsi in sicurezza e facilità per tutto il centro città. Ovunque si trovano rastrelliere in cui lasciare la propria bici e noi non abbiamo avuto nessun problema a lasciarla parcheggiata anche per qualche ora durante le visite ai musei.
Esplorare Vienna in bicicletta, soprattutto con pochi giorni a disposizione, ci ha permesso di vedere molto di più della città rispetto a quanto sarebbe successo girandola con i mezzi pubblici. Vi do solo un ultimo consiglio: portate con voi una coperta leggera per fermarvi a riposare in una delle tante aree verdi della città!
5 link per saperne di +
1. Il + logistico
Mappe, altimetrie, orari dei traghetti, camping e punti di assistenza: se avete deciso che la ciclovia del Danubio sarà vostra, vi mandiamo su Bikeitalia a recuperare un po’ di riferimenti.
2. Il + cicloturistico
Girolibero è un’affidabile agenzia che organizza viaggi in bici: forse la state cercando, forse no, ma questa è valida.
3. Il + ampio
Wikipedia offre una dettagliata pagina su tutta la ciclabile del Danubio, dalla tedesca Donaueschingen alla rumena Tulcea.
4. Il + viennese
Wien.info è un sito completo e utile sulla capitale austriaca per godersi a fondo la meritata tappa finale.
5. Il + spoiler
Un breve video su YouTube di quello che vedrete tra Passau e Vienna se deciderete di indirizzare lì la vostra ruota anteriore.
*il link contiene un codice di affiliazione di Le Nius, che ci permette di prendere una piccola percentuale sull’operazione nel caso lo acquistaste arrivando su Amazon da questa pagina. Il prezzo del libro per voi rimane invariato.
rccs
Una volta fatta una vacanza in bicicletta, non si vuole più smettere. Io ho fatto il secondo tratto della ciclovia, da Vienna a Budapest, anche questo molto bello e interessante. Non so se vale conosci e vale la pena descrivere la rete di ciclovie Eurovelo che coprono l'intera europa. Purtroppo non sono tutte finite, ma in Francia e Germania sono molto belle e svilluppate (fare una ciclovia in Germania, è una gioia per il ciclista, tanto sono ben organizzate e segnalate). Io la colazione tendo a farla in struttura, perchè ho bisogno di una carica di energie tale che farla fuori spenderei di più. Inoltre spesso o chiesto anche un panino o due da portar via e nessuno si è rifiutato: così ho potuto evitare un giro allo "Spar" di turno. Condivido infatti l'idea di un panino al parco a pranzo, meglio star leggeri che altrimenti si fatica nel pomeriggio. Alcuni compagni di viaggio hanno fatto pasto al ristorante alle prime tappe, ma poi hanno rinunciato e preferito anche loro puntare al picnic più leggero. Per le vacanze in Europa, consiglio di affittare biciclette in loco piuttosto che sopportare il delirio di portarle in treno: ci sono molti affittabici collegati alle Eurovelo che offrono il servizio di portarti la bici da dove decidi di iniziare il tour e riprendersela nel punto dove lo finisci. In genere ho trovato buone biciclette a costi ragionevoli (da 15 a 20 euro al gg.). In Bretagna offrivano il serivizio, (purtroppo sfruttato) di sostituzione della bici in caso di incidente meccanico: cambio rotto, dopo 2 ore avevo già una bicicletta nuova.