CesanoCambia: intervista a Stefano Cella, candidato sindaco di Cesano Boscone3 min read

Manca meno di un mese alle Elezioni Europee 2014 e siamo in piena campagna elettorale: ma il 25 maggio non si voterà solo per l’Europa, la tornata si fa molto interessante anche per le amministrative che si svolgeranno in 4106 comuni in tutta Italia. In piena crisi dei partiti abbiamo chiesto al candidato di CesanoCambia, una lista civica indipendente di Cesano Boscone, paese alle porte di Milano, di spiegarci cosa lo ha spinto a presentarsi contro tutti i partiti di massa tradizionali, piccolo Davide contro i Golia nazionali. Stefano Cella ci ha gentilmente concesso un’intervista, che riportiamo di seguito.

CesanoCambia: intervista a Stefano Cella

Buongiorno Stefano, intanto grazie per essere qui. Ma partiamo subito con la raffica di domande… Da dove scaturisce la scelta di presentarsi alle elezioni?
Per un anno abbiamo proposto alle forze politiche 11 sfide per rinnovare la politica locale, nessuno le ha raccolte con la necessaria convinzione. Abbiamo deciso di candidarci per ricostruire un rapporto di fiducia e collaborazione tra la comunità e la sua rappresentanza politica. Una politica aperta al controllo, ai bisogni e alle competenze dei cittadini è la nostra idea di politica.

Perché CesanoCambia? Come nasce questa esperienza?
Nasce dalla constatazione che la politica locale e con essa le sorti della nostra comunità sono ostaggio di logiche politiche autoreferenziali. Il civismo è invece il diritto/dovere ad autodeterminarsi politicamente a prescindere dalle logiche partitiche ed elettorali.

Cosa avete voi che gli altri non hanno?
Siamo liberi da conflitti di interesse, non abbiamo partiti o capi a cui rispondere, possiamo davvero mettere i deboli al primo posto.

Quali sono i punti forti del vostro programma?
Bilancio e spese trasparenti per le spese dai 50 euro, spiegazione del bilancio a tutti i cittadini, assemblee pubbliche mensili, centri di mutuo aiuto nei quartieri, servizio civile comunale retribuito per giovani e disoccupati, progetto legalità dai 4 ai 18 anni, comunicazione pubblica affidata ai giovani, nomi degli assessori prima del voto

Come vi ponete nei confronti del panorama politico nazionale?
Non ci poniamo, ci concentriamo sulla necessità di riformare la politica locale, anche per farne uno strumento capace di trasmettere verso il potere centrale le esigenze dei cittadini.

“A livello nazionale la politica è guidata da interessi economici forti, troppo perché un soggetto possa davvero portare il cambiamento, mentre a livello locale ancora si può fare molto”. Che ne pensi di questa affermazione? è d’accordo?
Concordo pienamente. Iniziamo a cambiare da ciò che abbiamo a portata di mano con la spinta delle nostre idee.

L’attuale premier è un ex sindaco: cosa ne pensa di Matteo Renzi?
Che senza elezioni non c’è vera democrazia. Stiamo a vedere. La speranza sarebbe quella di non passare dalle mani di una cricca a quelle di un’altra. L’ottimista dice: stiamo a vedere. Il pessimista dice: non so ma temo il peggio.

In che rapporti siete con gli altri partiti? E con il Movimento 5 Stelle?
Cordiali con tutti finché rispettano l’intelligenza delle persone e non si mettono a scimmiottare le turpi performance dei politici televisivi.

“Società civile”, termine molto abusato di questi i tempi. Cos’è per lei la Società Civile?
È l’impegno condiviso ad andare oltre i legami di sangue, nel rispetto della leggi, con spirito di servizio verso chi versa in condizioni di difficoltà.

Tre parole per descrivere il senso politico di CesanoCambia?
Trasparenza, democrazia, competenza.

Obiettivi? Speranze? Desideri?
Siamo una comunità che deve costruire un’arca, per mettere in salvo tutti cominciando dai più deboli, permettendo a tutti, mentre lo fanno, di realizzarsi come essere umani.

Una promessa certa per gli elettori: quale?
Continueremo a far sentire la voce libera delle nostre idee a prescindere dal risultato elettorale.