Brescia-Vicenza 3-0: Lane, “non mollare mai”2 min read
Reading Time: 2 minutesAbbiamo perso. E pure male. 3 schiaffi senza ritegno e a casa. Ci si potrebbe disperare, e mangiarsi le mani per aver gettato via alla prima occasione quel secondo posto dove si stava proprio bene, ma meglio dimenticare in fretta, facendo tesoro dell’errore, dicendosi che questa è pur sempre la seconda sconfitta di tutto – tutto – il 2015, e se doveva capitare meglio che sia capitato adesso. È meglio aver preso una legnata ora invece che nelle prossime partite, anche se a Brescia – ancor di più dopo quanto successo dopo la partita – non bisogna mai perdere, non bisogna “mai andare in gita”. Che serva da lezione a tutti: squadra, società, tifosi… non si deve mollare di un centimetro. Mai.
Perché, se molliamo adesso, ci giochiamo tutto, e in A dobbiamo provare sul serio ad andarci direttamente. Poche storie, tutti sanno che i playoff sono una lotteria da lasciare volentieri ad altri: ci sono quattro partite e vanno giocate con tutto, anche quello che non si ha. E soprattutto per tutti i novanta minuti, senza pensare di aver già vinto o aver conquistato la promozione a metà partita. Diciamolo: la sconfitta di Brescia parte dal 15esimo del secondo tempo contro il Varese, quando euforia ed entusiasmo hanno preso il sopravvento – su tutti, squadra e tifosi – e siamo in pratica usciti dal campo, con la testa già allo sciroppo d’uva post partita. Invece di chiudere la partita, cattivi, abbiam rischiato la beffa contro l’ultima in classifica, e visto che non sempre può andar bene, a Brescia è girata male e abbiam visto le conseguenze.
Non ce lo possiamo permettere, purtroppo è così, perchè le prossime quattro gare – se vogliamo che siano solo quattro – saranno una battaglia dietro l’altra, dove ogni singolo errore lo paghi doppio. In più c’arriviamo con la squadra un po’ stanca – e ci sta – e in questi casi le vittorie le porti a casa più col cuore che con le gambe: se molli un attimo, è finita. Allora serriamo le fila e ricominciamo da qui, dal cuore, dalla passione, dal fatto che la storia di quest’anno è troppo bella per non avere un lieto fine. Scriviamolo il prima possibile, tutti, a cominciare da sabato con l’Entella, con una curva sud già esaurita, e speriamo che lo siano anche tutti gli altri settori dello stadio. Pigliamoci questi tre punti, e facciamo finta di non pensare a Frosinone-Bologna. Vediamo sabato dove siamo in classifica….