Animali in viaggio: 3 soluzioni per delle vacanze bestiali5 min read

5 Agosto 2014 Viaggi -

Animali in viaggio: 3 soluzioni per delle vacanze bestiali5 min read

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Animali in viaggio pappagalli
@Raphael S

Agosto come dicembre: periodo di viaggi, vacanze e ozio nonostante la pioggia e il maltempo. Finalmente si rallenta e si pensa a staccare la spina almeno per qualche giorno. Che uno abbia le ferie o no, si prova a concedersi il lusso di qualche giorno per sé. Ma mentre siamo tutti presi a pensare a come e dove giocarci la nostra quota di riposo, il coniglio che zompetta per la stanza ci ricorda un’importante questione: dove sistemo Giulio coniglio? E Nelson, il pappagallo? Cosa fare con gli animali in viaggio?

Questione spinosa e allo stesso tempo impellente! Di sicuro vostro fratello o vostra madre vi avranno detto più volte: “Prendi in casa gli animali che vuoi, ma poi io non ne voglio sapere niente”. Molti amici gattofili o cinofili vi avranno già detto che loro non li possono ospitare perché il loro cane si mangerebbe il vostro coniglio o il loro gatto gradirebbe troppo il vostro pappagallo (ma d’altro canto voi non sareste mai disposti a far correre il benché minimo rischio ai vostri cuccioli).

Gli amici che non hanno animali in casa vi diranno, invece, che i vostri sono animali ‘strani’ e che non se la sentono di prendersene cura (ed è decisamente meglio così). Questo è quello che capita a chi – come me – ha animali da compagnia ‘esotici’. La parola d’ordine è: niente panico! Con un po’ di buona volontà e pazienza si possono valutare diverse soluzioni se a farvi compagnia in casa avete un pappagallo, un coniglio, un furetto o una bella iguana.

Animali in viaggio, opzione 1: si parte tutti insieme

Ecco, questa è l’ipotesi più bella e romantica ma forse la più difficile da percorrere. I livelli di difficoltà sono vari: la struttura o la casa che ci ospiterà non è attrezzata per il nostro amico e non è fisicamente fattibile portarsi dietro gabbia, voliera o terrario. Altro aspetto da valutare è che gli animali ‘esotici’ sono alquanto delicati e si stressano facilmente, per cui se non sono abituati a spostamenti o cambiamenti, non è il caso di metterli alla prova durante i viaggi.

Ma se la vostra destinazione è attrezzata per ospitarvi tutti, se il vostro animale è abituato agli spostamenti e quindi siete tutti pronti alla partenza, il consiglio è di procurarsi – per sicurezza – il numero di telefono e i contatti di un veterinario per animali esotici, reperibile nel luogo in cui vi state recando. Non si sa mai. Se vi recate all’estero, un dettaglio assolutamente da non trascurare è verificare tutta la documentazione necessaria per far viaggiare il vostro animale: eventuali certificati veterinari, CITES o altro.

Animali in viaggio, opzione 2: la pensione

Per quanto strano possa sembrare, ci sono pensioni attrezzate a ospitare i vostri animali ‘esotici’. Spesso si tratta di allevamenti che offrono anche il servizio di pensione. Questa può essere una buona soluzione, il consiglio è quello di fare un sopralluogo per vedere che la struttura e i gestori vi soddisfino e vi convincano. Il vantaggio di questa soluzione è che il vostro beniamino sarà costantemente monitorato, quindi non correrete il rischio che sintomi di malattia o malessere siano trascurati. Inoltre, in vostra assenza, gli verranno garantite attenzioni quotidiane.

Tra gli aspetti negativi rimane il fatto che l’animale potrebbe soffrire lo stress del cambio di ambiente o essere disturbato dalla presenza di altri animali a cui non è abituato. In ogni caso, prima di affidarlo alla pensione, preparategli tutto l’occorrente: mangimi, cibo, gabbia ed eventuali trespoli o giochi unitamente alle istruzioni per quello che riguarda abitudini alimentari o eventuali accortezze.

Animali in viaggio, opzione 3: il ‘pet-sitter’

Questa opzione è decisamente interessante. Non facile da organizzare ma, se funziona, ottimale. Ovvero una persona fidata e sinceramente appassionata di animali (anche quelli ‘esotici’ che volano per casa o saltellano per il soggiorno) disposta a venire a casa vostra più volte al giorno per accudire i vostri animali nutrendoli, pulendoli e facendoli uscire dalle gabbie e giocare in base alle loro abitudini.

Certo, probabilmente, non si tratterà tanto di un favore chiesto ad una amica o vicina di casa ma piuttosto di un vero e proprio lavoro retribuito. Il ‘pet-sitter’ in questione deve essere una persona che sappia comunicare con i vostri animali, ne conosca le esigenze e sia in grado di manipolarli. A questo proposito è fortemente consigliata una fase di socializzazione della persona con i vostri beniamini per assicurarsi che ‘se la intendano’ e poterli così affidare in buone mani in vostra assenza.

Questa opzione implica che gli animali rimangano in casa e che la ‘pet-sitter’ vada e venga dalla vostra abitazione (se la cosa non vi crea problemi di privacy). Il rischio è che comunque gli animali passino molte ore da soli e che magari eventuali sintomi di malattie non vengano prontamente riconosciuti. Il vantaggio è che non dovete spostarli e quindi potete evitare a loro e a voi tutto il trambusto dello spostamento. L’Associazione La Voce dei Conigli, a questo proposito, ha riassunto un elenco di pet-sitter a livello nazionale oltre a fornire indicazioni e consigli su come viaggiare con un coniglio.

Animali in viaggio: consigli utili

animali in viaggio
@Kenneth Barker

Per chi volesse approfondire i pro e i contro delle varie opzioni, pochi sono i siti o i portali in lingua italiana ma, cimentandosi con l’inglese, troverete siti con consigli e riflessioni molto validi. L’Associazione House Rabbit Society offre consigli validi e interessanti sulla gestione dei conigli. Il portale Parrot Travel approfondisce il tema dei pappagalli in viaggio riassumendo consigli e procedure per chi si appresta alla vacanza insieme. Ugualmente il portale Bird Trick offre una panoramica delle cosa da fare (e da non fare) per viaggiare con il proprio pappagallo. Tra gli articoli in italiano, molto utili le indicazioni della Dott.ssa Marta Avanzi in merito alla gestione del proprio coniglietto nel periodo festivo.

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Il disegno e la progettazione mi hanno sempre appassionato. Dopo la laurea in architettura mi sono specializzata in pianificazione urbana nei paesi in via di sviluppo. Attualmente sono una ricercatrice in turismo responsabile. Che dire? Viaggi, scarabocchi e coinquilini – pelosi e pennuti – caratterizzano le mie avventure e ‘disavventure’…
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