20 album rock che compiono 50 anni nel 201734 min read
Reading Time: 23 minutes4. Younger Than Yesterday – The Byrds
Quella dei Byrds è un’avventura musicale strana, forse sottostimata, di certo spiazzante. Mai troppo famosi da poter sfondare anche in Europa, ma protagonisti indiscussi della scena californiana. Meno politicizzati di altre band, ma in grado di catturare lo spirito dei tempi e non sfigurare al Monterey International Pop Festival, l’happening musical-artistico del giugno ’67 che anticipa Woodstock.
Scossi da tensioni interne tra i membri, ma capaci di guadagnarsi la fiducia di Bob Dylan, che affida loro ben dodici suoi pezzi, tra cui Mr. Tambourine Man e Chimes of Freedom. Anche in Younger Than Yesterday c’è, immancabile, una cover di Dylan: la bellissima e riflessiva My Back Pages, qui impreziosita dai fiati. Una strofa del testo, leggermente modificata, viene addirittura scelta come titolo del disco:
Ah, but I was so much older then / I’m younger than that now
cantava Zimmerman guardando al suo passato (e aveva solo 23 anni!) con feroce autocritica. La critica, mischiata a della sana ironia, è presente anche nell’altro brano di punta, So You Want to Be a Rock’n’Roll Star. Prendendo di mira le nascenti ed effimere giovani stelle del rock, il testo sprigiona veleno sull’industria discografica alla costante ricerca di nuovi idoli musicali costruiti a tavolino da dare in pasto a folle adoranti. Un pezzo che ha qualcosa da dire anche oggi.
Lo stile dell’album è nel solco dei precedenti dei Byrds: polifonie vocali, canti corali e predominio sonoro delle chitarre, tra cui l’inconfondibile dodici corde elettrica suonata da Roger McGuinn che duetta con gli ipnotici accompagnamenti di David Crosby, più tardi pilastro dei Crosby, Stills, Nash & Young. È grazie a questo sound che Younger Than Yesterday continua a suonare fresco e giovanile.