6Rozzano: intervista a Guido De Vecchi, candidato sindaco di Rozzano4 min read

Tra una settimana i cittadini europei avranno il diritto di scegliere da chi vogliono essere rappresentati nel Parlamento Europeo con le Elezioni Europee 2014 e in 4098 Comuni si terranno le Elezioni Amministrative. A Rozzano, Comune milanese di poco più di 40.000 abitanti, guidato attualmente da una giunta PD, la lista civica 6Rozzano presenta Guido De Vecchi come candidato sindaco. L’ho intervistato per Le Nius, facendogli 11 domande che spaziano dal locale al nazionale, dagli scout alla lotta alla ‘ndrangheta, dal Movimento 5 Stelle a Renzi.

6Rozzano: intervista a Guido De Vecchi

1. Guido, da cosa nasce il desiderio di costituire una lista civica come 6Rozzano?

In coalizione con SEL, Sinistra Ecologia Libertà, vogliamo tentare ancora una volta di dire a noi stessi e agli altri che l’impegno civico è centrale per costruire una comunità. La nostra lista aderisce alla rete del civismo lombardo di Umberto Ambrosoli e ha trovato in SEL, il piccolo partito dal grande cuore, il partner leale per questa scommessa.

2. C’è stato un episodio particolare da cui è nata la volontà di candidarti Sindaco di Rozzano?

Sì: aver fortemente percepito, attraverso fatti, che il mio impegno civico era usato e perdeva di spessore e che ero trattato da suddito e non da pari, non da cittadino.

3. Quali sono i punti forti del programma di 6Rozzano?

1. Educazione alla legalità come premessa indispensabile, senza la quale non si può parlare di tutto il resto. Legalità che parte da un concetto di base: lealtà, correttezza e rispetto delle regole; quindi la costituzione di una commissione antimafia, come momento culturale forte del Comune, adesione ad avviso pubblico, rete dei Comuni per l’educazione alla legalità, adesione come candidato alla campagna Riparte il Futuro di Libera, che prevede che il candidato, oltre ad adempiere agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge, faccia di più come previsto dal relativo documento.

2. Programmazione partecipata nella gestione dei servizi tra il terzo settore, l’amministrazione e l’associazionismo; sviluppo della partecipazione dei cittadini alla gestione dei beni comuni anche aderendo alla rete di Labsus che con il Comune di Bologna ha fatto un regolamento per le collaborazioni tra cittadini e amministrazione, legittimando questo ruolo di civismo.

3. Creazione di un fondo di solidarietà partendo dal 50% di tutti gli emolumenti del sindaco, che deve dare l’esempio, per sostenere progetti sociali complessi come le residenze per i profughi politici, le persone con disabilità e gli anziani; istituzione del servizio civile comunale.

4. Taglio alle spese della politica, verifica degli stipendi dei dirigenti e presidenti delle partecipate, riduzione di quest’ultime e riduzione dei gettoni dei consiglieri di queste società.

5. Rivisitazione del pgt in toto, l’obiettivo e il miglioramento del costruito, il recupero del possibile.

4. Come si pone 6Rozzano rispetto al panorama politico nazionale?

Siamo una lista dell’area del centro sinistra, ognuno è libero di muoversi come vuole.

5. Cosa pensi del Movimento 5 Stelle?

Un’idea buona gestita molto male.

6. E cosa pensi di Matteo Renzi, attuale Presidente del Consiglio?

È schiacciato dai poteri forti trasversali, e forse tenta di correre per quello, con il rischio di deragliare.

7. Tu hai vissuto lungamente lo scoutismo: è un’esperienza comune a moltissimi nostri politici, di cui Renzi è solo il più noto. Cosa porti del tuo essere scout in un’avventura politica?

L’onore nel meritare fiducia, la lealtà, la chiarezza, il senso dello Stato, la necessità di riferimenti culturali forti (per me il cristianesimo che si declina attraverso testimoni che vanno da La Pira, a Dossetti, a Gramsci, a don Milani, a Pertini, a Greppi, ad Adriano Olivetti), la necessità di simbologie educative per i cittadini, la sobrietà, il voler camminare al passo del più debole, lavorare quindi per una comunità che accoglie, non aver paura del diverso.

8. Tre parole per descrivere il senso politico di 6Rozzano?

Insieme si può!

9. Una promessa per i tuoi elettori: quale?

Sviluppare comitati seri di frazione, per la partecipazione continua sui problemi della città per scoprire la gioia di essere cittadini attivi,ascoltati e protagonisti del cambiamento.

10. Quali sono i problemi maggiori che affliggono Rozzano oggi?

I 6000 alloggi Aler: è necessario aprire un tavolo di lavoro permanente in Regione e sostenere le autogestioni, esperienze gestite da volontari che hanno bisogno del sostegno di tutti; si deve iniziare un progetto di risanamento sia strutturale che di tessere, attraverso gli operatori sociali, migliori relazioni tra gli inquilini. Bisogna sviluppare un senso di appartenenza basato sull’impegno civico e sulla meritocrazia, nell’ascolto continuo delle parti sociali.

11. Concludiamo con una domanda semplice: come si fronteggia la ‘ndrangheta a Rozzano?

Indico tre modalità: riflettere e parlare del rispetto delle regole che sono alla base del principio di legalità. Creare reti sociali forti, sentire che molto dipende dal nostro impegno civile.

In secondo luogo tramite la trasparenza, e i progetti di educazione alla legalità che partono dal mondo della scuola, passano nelle associazioni e nelle parrocchie e nei quartieri della città; la costituzione della commissione antimafia e l’adesione alle reti per la legalità.

E poi è necessario attrarre imprese e cooperative sul territorio per sviluppare posti di lavoro, sviluppare una mutualità, una maggiore solidarietà tra lavoratori.

Immagini| Sito 6Rozzano, pagina Facebook 6Rozzano