Questa settimana la nostra rubrica per il weekend è all’insegna della musica cantautorale italiana: due prodotti dell’ambiente romano, uno emergente e uno affermato da 20 anni, e un omaggio a un immenso e indimenticabile artista calabrese.
1. Calcutta – Che cosa mi manchi a fare
È forse il nome emergente più interessante di quest’anno. Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, è uno dei tanti prodotti del sottobosco musicale romano, anche se lui è nato e vive a Latina. A novembre è uscito Mainstream, suo secondo album per l’etichetta Bomba Dischi. Un disco che parla di amori, sogni, disagi e provincia.
Volevo dire “voglio fare un disco mainstream”, perché al massimo di solito si dice “voglio fare il disco anni Sessanta, anni Settanta o con uno stampo, boh, ispirato agli anni Trenta”. Il vero immaginario mainstream alla fine oggi è retromaniaco, non esiste neanche più.
Il brano che abbiamo scelto è Che cosa mi manchi a fare. Protagonista del video è Alim Hemanto, un bimbo cingalese che frequenta spesso il ristorante gestito dal padre di Calcutta. Nelle immagini vediamo Alim vagare per le strade di Torpignattara in preda a malinconia e disperazione amorosa.
Raggiungermi è un orgasmo da provare
ricordami le olive sono buone
mi prenderò un gelato con il tuo sapore
ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore
Calcutta è ora in tour e sta calcando i palchi dei club di tutta Italia. Per tutte le info e le date in programma potete consultare il sito di DNA Concerti
Torinese, classe 1981. Di giorno sono un operaio della parola per fiere ed eventi, nel tempo libero recito male sui palchi dei peggiori teatri del Piemonte e strimpello malissimo il basso insieme ad altri 3 anzianotti come me. Da buon uomo di cultura, reputo Alberto Tomba uno dei massimi eroi mondiali del XX secolo.