Da Letti di notte a La voce dei libri: librerie in tempi di crisi3 min read

La risposta di Marcos y Marcos alla crisi del libro sta in una parola: librai. La casa editrice di Marco Zapparoli e Claudia Tarolo porta avanti da diversi anni alcune proposte che hanno come fuoco centrale le persone che hanno fatto del lavorare in libreria una vocazione e un piccolo miracolo. Non c’è domenica o festivo che tenga. Non c’è ostacolo che non possa essere superato con fantasia e concretezza. Non c’è non lettore che non possa essere risvegliato.

Nascono così iniziative come Letti di Notte, che celebra la prima notte d’estate con una lunga maratona di lettura in tutte quelle librerie che scelgono di aderire all’iniziativa. Poi c’è il Giro d’Italia in 80 librerie, come a ridisegnare una mappa ideale di quelle realtà culturali e imprenditoriali che funzionano.

E poi c’è La voce dei libri. Undici strade per fare libreria oggi, un piccolo volume a cura di Matteo Eremo che ha intervistato i librai italiani simbolo di innovazione, sviluppo e solidità economica per tentare di spiegare a chi pontifica sull’imminente morte della libreria, come la realtà potrebbe forse essere diversa, migliore.

Si parte dalla storia quasi centenaria della Libreria Casagrande di Bellinzona dove si è fatto le ossa colui che è ormai un’istituzione: Libero Casagrande, il primo libraio ad aver intuito la necessità di sistematizzare la conoscenza di ciò che avveniva in libreria.

La parola chiave per lui è Libris, il programma gestionale che ha guidato i primi passi di quei librai che non hanno voluto guardare passivamente all’avanzare delle catene, ma che difendono il proprio mestiere e le proprie passioni.

Soffermarsi su realtà molto meno imponenti, come quella della Libreria Fogola, aiuta chi legge a comprendere l’importanza non tanto della disponibilità dell’ultimo best-seller, quanto la capacità di conoscere i libri che si hanno in magazzino e saperli vendere, ma solo alla persona giusta.

Infine, quando si legge l’intervista di Eremo ad Alessandro Alessandroni diventa chiaro anche come oggi sia impossibile fermarsi alla libreria tradizionale e quanto la commistione di generi lavorativi (pub, corsi di formazione, casa editrice) sia fondamentale per attrarre un pubblico attento alle novità, sensibile alla competenza e in cerca di intrattenimento di qualità.

Pisa, Milano, Palermo, Roma: La voce dei libri non è solo un reportage tra quelle librerie che funzionano tanto e bene (tra cui mancano ad esempio realtà vivaci come Libri&Bar Pallotta di Roma e Piazza Repubblica Libri di Cagliari), ma è quasi un corso di formazione per aspiranti librai che tra queste pagine ricavano delle preziose coordinate per muoversi in un territorio impervio oggi più che mai come quello dell’editoria.

Ai lettori consigliamo questo libro per scoprire di cosa è fatta quella magia che ci cattura quando, varcata la soglia di una libreria, non se ne può uscire senza aver acquistato un libro. Se il libraio è bravo – come quelli intervistati da Eremo – potreste ritrovarne in borsa qualcuno in più… [quote align=”center” color=”#999999″]La citazione: “Nei libri trovi sempre le risposte” Daniela Bonazinga, Libreria Bonazinga – Messina.
Consigliato: a chi ha un debole per le storie che stanno dietro ai libri e ha letto, magari, Fuori catalogo. Storie di libri e librerie di Rocco Pinto o Un romanzo di carta di Roberto Moisio.
Il libro: La voce dei libri. Undici strade per fare libreria oggi, a cura di Matteo Eremo, pp. 285, 12 euro, Marcos y Marcos 2014.[/quote]