The Voice 2015 prima puntata: bentornato Facchinetti4 min read

26 Febbraio 2015 Cultura -

The Voice 2015 prima puntata: bentornato Facchinetti4 min read

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The Voice 2015 prima puntata: bentornato Facchinetti

The Voice 2015 prima puntata: i protagonisti

Per una veterana di X Factor, approcciarsi a una novità come The Voice non è cosa facile. Ci ho messo due anni, infatti. Ma quest’anno seguirò il talent di origine olandese che, lo scorso anno, ha celebrato la vittoria di una suora che cantava Like a Virgin. Spero vivamente che Morgan, un giorno, potrà perdonarmi! Sarò dunque lieta di condividere con voi tutti i miei dubbi e le mie perplessità a riguardo e, soprattutto, sarò lieta di ridere con voi di Francesco Facchinetti e delle sue presunte capacità di giudice.

The Voice of Italy arriva in Rai nel 2013, dopo che X Factor passò a Sky e, soprattutto, dopo l’eclatante flop di Star Academy, made by Facchinetti Junior. Giunge alla terza edizione dopo aver perso Raffaella Carrà che li ha mollati, forte del suo fiuto per il successo, per quel flop pazzesco di Forte Forte Forte. Fossi in lei, comunque, non mi sentirei proprio fiera di esser stata sostituita dai “Facch”. Che si legge come Fuck e, purtroppo, non è un’esortazione o, meglio, un’autocelebrazione, ma è solo un’abbreviazione del loro ben noto cognome.

Papà e figlio sono arrivati lì fieri e leziosi come non mai. Ma non li sopporta nessuno. Insieme a loro ci sono Noemi, la leonessa, J-Ax e Piero Pelù. Da Star Academy, quella roba malriuscita che dicevo prima, una decina di anni fa uscì fuori Federico Russo, il presentatore belloccio (o meglio: il Cattelan di The Voice).

Lo scopo del talent show è, ovviamente, quello di scovare un nuovo prodigio della musica italiana che ci guadagna un contratto discografico di 200mila euro con la Universal Music Italia, passando attraverso quattro fasi: BLIND AUDITIONS, THE BATTLES, KNOCK OUT e LIVE SHOW.

Per cui ora, e per le prossime 5 puntate, i coach ascolteranno le esibizioni dei concorrenti concentrando la loro attenzione solo ed esclusivamente sulla voce, vietato guardarli. Potranno scegliere di premere il bottone “I WANT YOU” se vogliono che il concorrente entri a far parte della propria squadra, che conterà 16 concorrenti. Quando più coach, durante l’audizione, si contendono lo stesso candidato, è data a lui stesso la possibilità di sceglierne uno. Se nessun coach schiaccia il pulsante fino al termine dell’esibizione, vuol dire che ti è andata male. E sei eliminato.

Così, mentre Madonna cade rovinosamente ai British Awards (forse pensando proprio a Suor Cristina che cantava la sua canzone), il format che tanto piace agli italiani prende il via.

I primi a esibirsi sono i cinque coach con I Love Rock’n’ Roll. Ma Roby Facchinetti zoppica. Lo avete notato e vi siete preoccupati tantissimo? Io no. Ma di lì a poco la trasmissione, per troppi lunghissimi minuti, si dedica interamente alla star dei Pooh. Pare sia caduto sul palco, ma si sia ripreso con grinta nonostante la gamba ferita. Fortuna che ce l’hanno fatto sapere.

Comunque, il livello medio dei concorrenti, per questa prima puntata, è abbastanza medio. Ma non mancano i personaggi originali e potenzialmente talentuosi. E i casi umani tipo un certo Angelo, infermiere palermitano, che assomiglia un po’ a Piero Pelù e indovinate cosa canta? Regina di cuori dei Litfiba. https://www.youtube.com/watch?v=PcPml4otlXw

The Voice 2015 prima puntata: i memorabili

Chiara di Paola&Chiara: momento di super trip. Del tipo che mi agito sul divano e urlo ai miei compagni di visione: – “Oh ma io questa l’ho già vista!”“Sarà una cantante indie”, mi sento rispondere. E invece non è per niente una cantante indie. E, a quanto pare, tutti già lo sapevano tranne me. Una volta stabilito che fosse una delle due, segue il panico: ma se è quella bruna, perché si chiama Chiara? Chiara non era bionda? Allora è Paola. Ma poi perché è da sola? E perché sta cantando Thinking out Loud di Ed Sheeran che è la mia canzone preferita tra quelle delle insopportabili Hitlist di Mtv? Oddio, perché non si gira nessun giudice? Oh ma ti immagini che scandalo se non si gira nessuno? Poi J-Ax alza il piede e preme il bottone rosso, e lo stesso fanno i Fuck. E fanno finta di stupirsi e riconoscerla casualmente. Chiara vuole rimettersi in gioco come, lo scorso anno, aveva fatto la cantante dei Jalisse. Magari meglio. Anche perché, in ogni caso, non si può far peggio. Entra nel team Ax.

Non per merito dello stilista discutibile quasi quanto quello di Noemi, Alessandra Salerno, giovane palermitana, si presenta cantando Creep dei Radiohead con uno strumento tutto strano che si chiama Autoharp ed è una figata. Si girano tutti i coach e le dedicano una standing ovation, ma lei sceglie il team Pelù.

Nathalie Coppola è nata ad Haiti ma vive a Roma e canta All about the bass. I Fuck e Noemi sono convinti sia un uomo. J-Ax la “vince” senza lottare.

Giuseppe Boscaglia, ventiduenne (anche se ne dimostra 42) della provincia di Napoli, canta A me mi piace o’ blues di Pino Daniele e li convince tutti. Ma pure lui, alla fine, sceglie il team Looser di J-Ax. Personalissima considerazione spassionata: Piero Pelù e J-Ax sono superiori a tutti. Grandi competenze musicali e tanta tanta ironia tagliente. Indovinate su chi si concentrerà tutta questa ironia?

Bentornato in tv, Francesco Facchinetti.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
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