Sanremo 2015 terza serata: se fossi Carlo Conti4 min read

13 Febbraio 2015 Cultura -

Sanremo 2015 terza serata: se fossi Carlo Conti4 min read

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Sanremo 2015 terza serata: se fossi Carlo Conti
@optimaitalia

Sanremo 2015 terza serata: la scelta delle cover

Se io fossi Carlo Conti, giunto alla terza serata del Festival di Sanremo e comunque forte dell’ennesimo 50% di Share, farei un’ammissione: ho scelto, fondamentalmente, dei cantanti di merda. Che anche quando devono scegliere una cover, la scelgono male. E le mie vallette non sanno vestirsi. Decisamente.

Se fossi Carlo Conti, quando all’1.00 finalmente la diretta finisce e posso sbottonarmi il secondo bottone della camicia e finalmente essere una persona umana, mi accerterei di una cosa. Andrei da Raf e glielo chiederei: “Sei sicuro che sia tutto a posto? No perché io te lo giuro, ma mi stai facendo preoccupare”.

Passerei da Moreno e gli direi: “Oh ma lo sai che pure a me Giuliano Palma piace un sacco?”. Poi cercherei Anna Tatangelo e le direi che forse Modugno non fa per lei, che è un peccato e che veramente, non serviva. Per la prossima volta, le consiglio una bella canzone dei Modà.

Magari andrei da Emma, e le direi che forse è il caso di smetterla con le ‘’cartellate’’ che le ha mandato la nonna giù da Lecce e mi accerterei anche che Arisa, imbottita di anestetici, sia già a letto.

Per precauzione, non si sa mai che vincano, punirei per lo scempio, chiudendoli nel camerino, i Dear Jack: NON si canta in quel modo barbaro Sergio Endrigo. Troppe chitarre, troppo Kekko dei Modà. La chiave la butterei nelle splendide acque del mare di Sanremo che a me, Carlo Conti, piace così tanto.

Andrei da Nek, gli darei un bacino sulla guancia e gli direi: “Grazie, meno male che ci sei tu. Che per caso hai visto Nina Zilli? No perché le volevo fare i complimenti per la mise”.

Non sono sicura che io, Carlo Conti, abbia dei bisogni fisiologici, o che ne so: sete, fame. Forse, semplicemente, non ho tempo perché sto cercando Lara Fabian: non è che quel ‘’SHTMML” (sto male, per intenderci) urlato sul palco dell’Ariston volesse dirci qualcosa?

E quindi, la cerco, la cerco, ma non la trovo. Trovo Malika e Annalisa che, giustamente, sono un tantino agitate: “Siamo state io e te le più brave stasera, e invece, neanche una margheritina”. Già, perché per questa serata stravagante il premio è un fiore. Un fiore creato ad hoc dai floricoltori di Sanremo che si chiama, indovinate un po’, Cover. Quant’è bella la botanica.

Se fossi Carlo Conti cercherei una bella margheritina bianca per dire alle due che è vero: sono state veramente brave. Che Malika Ayane è veramente brava, pure se Vasco Rossi non mi piace. E che Annalisa ha davvero un bel nome, dei bei capelli e una bella voce.

Ma mentre mi dirigo verso la stanza dei fiori, perché anche per i fiori a Sanremo esistono dei camerini, incontro Bianca Atzei: vabbè, faccio finta di ricevere una telefonata e, nel frattempo, parlo da solo.

Gianluca Grignani, dall’altra parte, ci sta provando con Vittoria Puccini. Lei gli dice che la canzone ‘’Vedrai, vedrai’’ l’ha cantata col cuore, davvero. Però non c’ha più la voce. E se ne va. Io, Carlo Conti, faccio un respiro di sollievo: non mi sentivo così in ansia da quando Ferrero, il presidente della Samp, mi si è appiccicato addosso durante la kermesse e io gli dicevo carinamente di uscire e lui niente, non se ne andava.

Incontro Marco Masini e Lorenzo Fragola. Fragola gli sta raccontando un aneddoto sul suo cagnolino e Marco Masini, che è la persona più buona del mondo e ieri sera ha cantano alla grande, ascolta sorridendo. Io do la buonanotte ad entrambi e penso che Lara Fabian forse non la trovo, magari è passata dal medico di Arisa che le avrà prescritto qualche anestetico. E me ne vado a dormire.

Sono su quel palco dalle 15.03, ho fatto ritardo perché Rocio mi aveva chiesto un aiutino nello scrivere un sms sui due gamberetti innamorati da mandare al fidanzato Raul Bova, che le manca tanto, e adesso avverto un filo di stanchezza.

Mi metto il pigiama e mi infilo nel letto, prendo il telefono e scrivo un sms a Luca e Paolo: “Grazie, mi avete salvato il culo”, e spengo la luce. Poi mi ricordo, devo fare pipì.

Post Scriptum. Anche se non c’è più bisogno di ricordarvelo ve lo diciamo: seguite il nostro catartico live twitting della penultima serata del Festival!

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
1 Commenti
  1. dav1de

    Su twitter gira un'immagine di fan page con emma affiancata alle sorelle di Shining. Credo sia il commento migliore possibile. Poi se fai entrare dopo Rocio mi sembra pura cattiveria :)

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