Peppa Pig, un mito che conquista anche il cinema2 min read

Continua NanoNius, la rubrica di Le Nius dedicata alle mamme e ai loro bambini. O, come noi amiamo chiamarli affettuosamente, ai loro nani. Con tanti piccoli consigli per divertirsi e, perché no, per imparare cose nuove.

Dopo aver appassionato in tv orde di piccoli fan impazziti, Peppa Pig, la star rosa confetto più amata dagli under 6, approda al cinema con un appuntamento speciale in replica per due week-end. Peppa, vacanze al sole ed altre storie è il titolo della nuova serie che Warner Bros porterà nelle sale: 10 episodi di 5 minuti ciascuno, per un totale di 50 minuti di spettacolo che – assicurano gli esperti – potrà funzionare persino con una nano-platea di duenni. Le date, da segnare subito in agenda per sorprendere i piccoli ammiratori della vulcanica maialina, sono quelle dell’11-12 e 18-19 gennaio 2014.

E questa non è che l’ultima dimostrazione del successo planetario di Peppa. La linea di merchandising a lei dedicata va letteralmente a ruba: astucci, cartelle, piatti, bicchieri, poltrone, pigiami, set da tè, stivali da pioggia, mutande… insomma ogni genere di gadget che ritragga i volti sorridenti di Peppa & friends diventa tra i nani un oggetto di culto. Le canzoncine, tratte dagli episodi della serie animata, sono un must assoluto di qualsiasi baby playlist: hanno un testo semplicissimo, melodie sempre uguali, durano circa 30 secondi e vengono canticchiate anche dai bimbi che ancora non sanno parlare (ve lo giuro: è successo davanti ai miei occhi).

Pensate, l’intrepida Peppa è arrivata persino sui campi di calcio, grazie alla trovata bizzarra di papà Gilardino, centravanti genoano, che, in onore delle sue figlie, ha deciso di tatuarsela sul braccio sinistro. Sul perché e il percome di un tale successo si sono interrogati in tanti con tesi e trattati di ogni sorta: c’è chi dice che i nani la adorano perché, grugniti a parte, parla e si comporta come loro. C’è chi pensa che sia rassicurante e chi sostiene che piaccia a tutti perché vive immersa in un mondo teneramente bidimensionale come quello dei disegni dei bambini. Io, dal canto mio, ho deciso di scoprirlo con una nano-inchiesta e così ho intervistato una sua fan:

Io: “Vittoria, ti piace Peppa Pig?”
Vittoria (quasi 3 anni): “Tatissssimo”
Io: “Perché ti piace Peppa Pig?”
Vittoria: “Pecché voio compare il pluche al negozio” – quindi si allontana volteggiando sulle note di Giran le ruote della corriera, brano cult della compilation peppapigghese.

In fondo è così: il mito è mito e non si può spiegare. Nemmeno quando conquista il cinema. Dalla vostra nano-inviata è tutto, linea a voi.