Juve-Inter: se l’avversario è assente2 min read
Reading Time: 2 minutesSolo pochi mesi fa la fascia di capitano era saldamente incollata al braccio di uno come Javier Zanetti. Ieri sera, contro la prima in classifica, i nerazzurri erano autoritariamente capitanati da Nagatomo.
È da questi dettagli che si capisce che la partita sarà in discesa. E non manca neanche il tipico aiutino arbitrale: al 13’ Rocchi evita di espellere Kuzmanovic per un fallo spropositato su Vidal, ed è una decisione che va chiaramente a nostro favore.
Iniziare per K e finire per IC non porta bene all’Inter: Kuzmanovic e Kovacic si contendono a suon di giocate la palma dell’invisibilità e della lentezza. Se aggiungiamo anche il terzo centrocampista Taider ci accorgiamo di come il confronto con Pirlo, Vidal e Pogba sia francamente insostenibile.
L’Inter è una delle squadre più imbarazzanti viste contro la Juve quest’anno. Dopo settanta minuti di dominio e tre gol passati senza quasi accorgersene dobbiamo deciderci a giocare a due porte pur di avere un avversario.
Comincia una serie di passaggi sbagliati e palle perse quasi come a voler rivitalizzare una partita che non aveva più niente da dire. Lasciamo che segni persino uno come Rolando e poi facciamo di tutto perché l’Inter si renda pericolosa. Ma quando ci accorgiamo che persino Palacio si mette a sbagliare gol imbarazzanti cadiamo anche noi nello sconforto.
Riprendiamo a giocare a una porta, e rischiamo anche di mandare in gol quel Vucinic che a un certo punto del mercato invernale sembrava dover cominciare a tirare nella nostra porta.
Lo so, ho parlato solo di Inter. La verità è che a scrivere da tifoso della Juve io mi annoio. La verità è che invidio il tifoso dell’Inter che può permettersi di scrivere parabole dense di ironia o affondi contro l’inezia tecnica del suo allenatore e dei suoi giocatori.
La verità è che stasera avrei voluto tifare Juve ma dover scrivere di Inter.
Immagine | goal.com