Intanto… sono qui – Interiorità di Prometeo1 min read

11 Dicembre 2013 Cultura -

Intanto… sono qui – Interiorità di Prometeo1 min read

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Intanto_sono_qui_interiorità _di_prometeoPantaloni a zampa. Vita alta. Minigonna. Pantaloni a sigaretta. Vita bassa. Longuette. E ancora zampa, vita alta, minigonna e… insomma: tutto torna, o panta rei. E non solo nella moda. I grandi classici ogni anno fanno insistentemente capolinea anche all’interno delle stagioni dei nostri teatri, più o meno rivisitati, più o meno fedeli all’originale, più o meno moderni.

Accade anche al Teatro Scala della Vita di Milano dove, dal 12 al 14 Dicembre p.v. , debutta Intanto… sono qui – Interiorità di Prometeo, scritto, diretto e interpretato dall’eclettico Alessandro Parrinello che, prendendo spunto dal mito di Prometeo, crea un vero e proprio musical per un attore solo dove trovano spazio tutti i linguaggi del performer: recitazione, danza, musica classica e pop (qui in un mix originale a cura di Maurizio Parma), danza e corporeità – ma anche l’uso della tecnologia (in particolare, del video).

Prometeo, che nel suo ribellarsi alla divinità ha affascinato da sempre ogni genere d’artista incarnando il simbolo della ribellione e della lotta al potere, in Intanto… sono qui si aggira sul palcoscenico ostacolato nei movimenti da una lunga manica e nella vista da una corona/rete che gli scende sugli occhi, mettendo in scena, danzando e cantando, un vero e proprio calvario per liberarsi dal dolore:

“Intanto… sono qui è una performance teatrale che affronta le emozioni di un’interiorità, quella di Prometeo, che si pone al cospetto del suo incatenamento e della conseguente prigionia e liberazione”.
Alessandro Parrinello

L’appuntamento è quindi al Teatro Scala della Vita, da giovedì 12 a sabato 14 Dicembre, ore 21 (Via Giuseppe Piolti De’ Bianchi, 47 – biglietto intero euro 12, ridotto euro 10).

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A 10 anni ripetevo le formule magiche delle mie eroine dei cartoni animati credendo che mi sarei trasformata in qualcuno. Ma non è mai successo. Poi ho iniziato col teatro: mi commuovevo per gli attori. Ho creduto che avrei fatto quel mestiere. Ma non è mai successo. Dopo una laurea in Beni culturali e una specializzazione alla Paolo Grassi, vedo tutti gli spettacoli teatrali e dopo fatico a tornare in me. E questo succede sempre.
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