Il posto migliore per leggere4 min read

3 Marzo 2014 Cultura -

Il posto migliore per leggere4 min read

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Il posto migliore epr leggere
@stuartpilbrow

In Rete è pieno di articoli che parlando di quanto, come e cosa legge la gente, ma solo noi di Le Nius ci chiediamo: dove? La questione non è secondaria: il posto dove si legge influenza la scelta del libro, la comprensione del testo, l’esperienza della lettura nel suo complesso.

[quote align=”center” color=”#999999″]Grazie ai nostri potenti mezzi abbiamo potuto stabilire che i luoghi dove legge l’italiano medio, cioè io, sono essenzialmente quattro.[/quote]

In treno

Si parla spesso di letture da treno in riferimento a libri di poco valore e nessuna pretesa, e non ho mai capito perché: i treni sono il posto perfetto per leggere qualsiasi cosa. Sei comodamente seduto, hai davanti un viaggio da far passare e l’unica persona autorizzata a disturbarti è il controllore: cos’altro ti serve per immergerti nella Recherche di Proust, o nell’Ulisse di Joyce? Senza contare che l’avvento degli ebook ha reso trasportabili anche i volumi più ponderosi.

Non a caso, il periodo della mia vita nel quale mi sono dedicato per più tempo e con maggior soddisfazione alla lettura è stato il biennio 2004 – 2005, quando vivevo a Milano e lavoravo a Roma e passavo un sacco di tempo sui treni. Certo, ero favorito dal fatto che non fosse ancora in servizio il Frecciarossa, e quindi che avessi a mia disposizione comode sessioni da quattro ore e mezza; oggi, mannaggia al progresso tecnico, avrei al massimo un paio d’ore. Poi dice che uno diventa No Tav.

Autore consigliato: Niccolò Ammaniti. Perché è uno scrittore che divide: o lo ami o lo odi. Se lo ami, il viaggio passa. Se lo odi, puoi sempre buttare il libro fuori dal finestrino.

A letto

L’abitudine di leggere a letto prima di dormire è molto diffusa, ma presenta una controindicazione. I medici, infatti, dicono che bisognerebbe evitare le attività che stimolano il sistema nervoso per almeno mezz’ora prima di addormentarsi, o si rischia di avere il sonno agitato. Chi proprio non può fare a meno di leggere tra le lenzuola, tipo me, dovrebbe avere almeno l’accortezza di scegliere libri noiosi; in quel caso, però, il rischio è di addormentarsi dopo cinque righe, e di metterci un anno a leggere dieci pagine.

Autore consigliato: Andrea de Carlo. Il primo Andrea de Carlo, se vuoi stare sveglio, o l’ultimo, se vuoi dormire.

In spiaggia

Non so voi, ma io odio la vita da spiaggia. Dopo tre minuti secchi trascorsi su una stuoia davanti al mare sono già stufo e ho voglia di andare a casa. Purtroppo frequento da sempre ambienti molto spiaggiofili, perciò sono costretto a tour de force balneari per almeno due settimane l’anno. In quei sofferti quattordici giorni la mia salvezza è la lettura, cioè l’unica attività non noiosa socialmente accettata in spiaggia.

Non devo essere l’unico a pensarla così se esiste addirittura un’espressione, “libri da spiaggia”, per indicare tutta quella letteratura di consumo avente come sola ragion d’essere l’ammazzare il tempo. E questo benché la spiaggia sia uno dei luoghi peggiori dove esercitare l’attività della lettura: stare sdraiati sulla sabbia o, peggio ancora, sui sassi è oggettivamente scomodo; pallonate di bambini e bagnanti ambosessi seminudi sono una costante minaccia per la concentrazione; ma soprattutto non manca mai un amico rompiballe che viene da te e ti dice “Smettila di leggere, e goditi la spiaggia!”

Autore consigliato: Giorgio Faletti. Perché certe costruzioni sintattiche e certe soluzioni narrative cominciano ad acquistare un senso solo dopo tot minuti sotto il sole d’agosto.

In bagno

L’accostamento tra l’arte nobile della letteratura e le più basse funzioni corporali può far storcere il naso, ma bando alle ipocrisie: quasi tutti, quando vanno in bagno, si portano qualcosa da leggere. Ed è giusto così: il bagno è l’unica stanza della casa dove sei sicuro di poter rimanere da solo con i tuoi autori preferiti. In effetti si può dire che sia il posto migliore dove leggere. Unico problema: meglio non rimanere assisi sul trono di porcellana per più di una mezz’oretta consecutiva, o si rischiano le piaghe da decubito.

Autore consigliato: Erri de Luca. Come perché? Ma è ovvio: perché l’estrema brevità dei suoi lavori si adatta ai tempi rapidi delle attività intestinali. Cosa avevate pensato?

 

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Classe 1975, è laureato in Lettere. Lavora come editor in campo letterario, televisivo e cinematografico. Vive con la sua famiglia a Segrate, in provincia di Milano.
2 Commenti
  1. marco

    Assolutamente il treno!!!

  2. Michele

    Hey, esite Toilet (racconti brevi e lunghi a seconda del bisogno) da 10 anni, si sappia!!! :-) www.toilet.it

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