I film al cinema dal 4 settembre

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Walking on Sunshine

Genere: Commedia, Musical
Durata: 98′
Regia: Max Giwa, Dania Pasquini
Cast: Hannah Arterton, Annabel Scholey, Greg Wise, Giulio Berruti, Leona Lewis, Katy Brand, Adrian Palmer, Joelle Koissi, Susan Fordham
Produzione: Vertigo Films, IM Global
Distribuzione: Eagle Pictures

Dagli stessi autori, Max Giwa e Dania Pasquini, della saga di Street Dance, ecco arrivare in sala l’ennesimo film young adult applicato al binomio cinema e danza. Non siamo dalle parti dell’hip hop e delle sfide tra le crew dei vari episodi di Step up quanto piuttosto all’interno di una rivisitazione in chiave contemporanea di tanto immaginario musicale in quota anni ottanta. Il film prende il titolo da un celebre hit di Katrina & The waves (siamo nell’’83) e poi snocciola con la “scusa” del più classico dei triangoli sentimentali, un uomo conteso tra due sorelle, la prima sta per sposarlo, la seconda è una sua ex e ancora ne è innamorata, tutta una serie di hit che hanno fatto la storia degli eighties (si va da The power of love a Girls just want to have fun, da Wild boys a Don’t you want me, da Holyday a Wake me up bifore you go-go). Al solito, in questi casi, l’attenzione è assai più riposta nel confezionare delle spumeggianti coreografie (e nello specifico con come “scenografia” la nostra Puglia) piuttosto che nel fare del buon cinema in senso stretto.
NOSTALGICO @@

I Mercenari 3 – The Expendables

Genere: Azione, Avventura
Durata: 106′
Regia: Patrick Hughes
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Antonio Banderas, Wesley Snipes, Dolph Lundgren, Mel Gibson, Harrison Ford, Arnold Schwarzenegger, Kellan Lutz, Terry Crews, Kelsey Grammer, Ronda Rousey, Randy Couture, Glen Powell, Victor Ortiz
Produzione: Millennium Films, Nu Image Films
Distribuzione: Universal Pictures

Torna sullo schermo lo Sly-Team con il terzo capitolo de I mercenari. Avuta l’intuizione, per il buon Sly, qualche anno fa, di mettere insieme, in un film che ne fosse al contempo evocazione e omaggio divertito, tutti gli eroi dell’immaginario action degli anni ottanta, la formula, definiamola vintage, ha sortito i suoi effetti tra le grazie del pubblico. Ora non che questo numero tre stia facendo proseliti al botteghino statunitense, certo è che un minimo di piacevolezza di fondo nel vedere tutti insieme gente come Stallone, Schwarzenegger, Banderas, Ford, Jason Statham, Jet Li, il redivivo Wesley Snipes, Dolph Lundgren, c’è e rimane. A rompere la “quiete” de I mercenari questa volta è la ricomparsa di Stonebanks, co-fondatore de I mercenari e creduto morto da Ross e compagnia, ma in realtà vivo e vegeto e ora spietato mercante d’armi (ad interpretarlo Mel Gibson) in un tripudio al solito, anche se più fiacco rispetto al primo capitolo, di azione e battute.
REPLICANTE @@

Colpa delle stelle

Genere: Drammatico
Durata: 125′
Regia: Josh Boone
Cast: Shailene Woodley, Ansel Elgort, Willem Dafoe, Laura Dern, Nat Wolff, Lotte Verbeek, Sam Trammell, Emily Peachey, Milica Govich, Allegra Carpenter, David Whalen
Produzione: Temple Hill Entertainment
Distribuzione: 20th Century Fox

Arriva in sala uno dei film dell’estate statunitense, quel Colpa delle stelle che per certi versi ha rilanciato un filone come quello del melò che ciclicamente con un suo film sbanca il botteghino e inzuppa i fazzoletti degli spettatori. Nel caso del film diretto dal 35enne (e dopo questo film richiestissimo) Josh Boone, la storia è quella di Hazel e Gus, rispettivamente Shailene Woodley (Paradiso amaro, Divergent) e Ansel Elgort (Lo sguardo di Satana, Divergent) che si incontrano e si innamorano perdutamente all’interno di un gruppo di supporto per malati di cancro. Ogni secondo del loro tempo assieme sarà percepito dai due ragazzi come un momento raro e prezioso. Tratto da The fault of the stars (che è anche il titolo originale del film), best seller del 2012 scritto da John Green, ispiratosi nella scelta del titolo ad una celebre frase del Giulio Cesare di Shakespeare. Scommettiamo che sarà un buon successo anche da noi.
CICLICO @@

Arance e martello

Genere: Commedia
Durata: 101′
Regia: Diego Bianchi
Cast: Diego Bianchi, Giulia Mancini, Lorena Cesarini, Francesca Acquaroli, Luciano Miele, Ludovico Tersigni, Emanuele Grazioli, Antonella Attili, Stefano Altieri, Ilaria Spada, Giorgio Tirabassi
Produzione: Fandango, Rai Cinema
Distribuzione: Fandango

Quasi in contemporanea con la presentazione veneziana nella selezione Settimana della Critica, esce in sala l’esordio alla regia per lo Zoro televisivo, alias Diego Bianchi, che in tv, nel suo programma Gazebo si era fatto conoscere per la sua verve irriverente e surreale. Ed è più o meno ciò che cerca di portare sul grande schermo, mettendo in scena quello che lui stesso ha definito un film in “costume”, ambientato nella torrida estate del 2011 con Berlusconi ancora al governo e con la vita di un tranquillo mercato rionale squassato dalla notizia della sua chiusura da parte del Comune di Roma. L’unico appiglio politico per i poveri commercianti “sfrattati” sembrerebbe essere la locale sezione del PD. Da quel momento comincerà “una giornata particolare”, paradossalmente metafora, paradigma tra il comico e il drammatico, della storia recente del Belpaese. Bianchi sconta, come altri suoi colleghi, il passaggio dal piccolo al grande schermo, dimenticandosi la grande differenza che passa tra le sue sortite in tv e la costruzione di un immaginario che sappia coprire l’ora e quaranta canonica di proiezione.
SCONTATO @

I nostri ragazzi

Genere: Drammatico
Durata: 92′
Regia: Ivano De Matteo
Cast: Jacopo Olmo Antinori, Barbora Bobulova, Lupo De Matteo, Giada Fradeani, Alessandro Gassman, Rosabell Laurenti Sellers, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno, Lidia Vitale
Produzione: Rodeo Drive, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

Presentato alla Giornate degli Autori all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, I nostri ragazzi segna il ritorno al cinema di Ivano De Matteo dopo il lusinghiero riscontro ottenuto con il precedente Gli equilibristi. Tratto da La cena di Herman Koch, il film racconta la consuetudine per due coppie di ritrovarsi a cena una volta al mese in un ristorante di lusso. Un pediatra e un avvocato di grido i mariti (e tra loro fratelli) con le rispettive mogli che a fatica si sopportano. Di solito le conversazioni vertono sul nulla o su abborracciate velleità culturali o su certo qualunquismo e indignazione sociale spesso di facciata. A rompere quel fragile equilibrio una bravata compiuta dai rispettivi figli. Il tentativo sarebbe quello di scandagliare e scardinare le certezze di certo perbenismo borghese e riflettere lucidamente sulle fondamenta dell’istituto-famiglia, ma De Matteo pecca “in levare” e manca l’obiettivo licenziando un film più “falso” del falso che vorrebbe raccontare.
FALSATO @@

Into the Storm

Genere: Azione, Thriller
Durata: 89′
Regia: Steven Quale
Cast: Richard Armitage, Sarah Wayne Callies, Jeremy Sumpter, Nathan Kress, Matt Walsh, London Elise Moore, Kyle Davis, Alycia Debnam-Carey, Arlen Escarpeta, Jon Reep
Produzione: Broken Road Productions, New Line Cinema, Village Roadshow Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia

Disaster movie a basso budget che ha riscosso un bel successo al box-office durante l’estate statunitense e che cercando di rinverdire un genere che ciclicamente si ripropone al grande pubblico offre la classica oretta e mezza di adrenalina urbana. Siamo a Silverton, Colorado, piccola cittadina che nel corso di una giornata viene colpita e devastata da tutta una serie di tornado dall’incredibile forza distruttrice. Il regista Steven Quale (collaboratore di James Cameron e regista del quinto episodio di Final Destination) utilizza il punto di vista dei cacciatori di tornado, di chi di fronte alla forza della natura è a caccia di emozioni e di cittadini coraggiosi pronti a tutto pur di salvarsi e salvare vite, Into the storm fa proprio del suo pauperismo la sua ragion d’essere e forza. Per certi versi siamo dalle parti della buona fattura che contraddistingue ogni tanto certi b-movie.
TEMPESTATO @@

La ragazza del dipinto

Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Amma Asante
Cast: Matthew Goode, Emily Watson, Tom Wilkinson, Sam Reid, Sarah Gadon, Tom Felton, James Norton, Miranda Richardson, Gugu Mbatha Raw, Penelope Wilton, Lasco Atkins, Susan Brown, Tony Eccles, David Gant, Alex Jennings, Barrie Martin, Bethan Mary-James, Alfred Mather, Alan Mckenna, Christopher Middleton, James Northcote
Produzione: DJ Films, Isle of Man Film, British Film Institute, Metrol Technology
Distribuzione: 20th Century Fox

La vera storia di Dido Elizabeth Belle (Belle è anche il titolo originale del film impunemente sostituito dal “pittorico” La ragazza del dipinto), cantante e figlia illegittima dell’ammiraglio John Lindsay. Siamo nel 1769 e l’ammiraglio Lindsay, alla morte della madre naturale, decide di riconoscere e di portare con sé la sua figlia illegittima, affidandola allo zio Presidente della Corte Suprema. Dido Elizabeth Belle entrerà così a far parte, e non sarà per nulla facile, dell’alta nobiltà di quegli anni. Film sulla schiavitù femminile sia declinata per censo sia declinata per colore della pelle (Dido era mulatta) diretto da Amma Assante, regista britannica d’origine ghanese, che cerca di districarsi, anche riuscendoci a volte, tra modelli alti, il rimando ai vari intrecci nobiliari visti come se fossero una “giungla”, una gabbia inestricabile ricorda uno dei capolavori di Scorsese, L’età dell’innocenza, e la denuncia sociale di una piaga quale quella della schiavitù.
NOBILITATO @@@

Under the Skin

Genere: Fantascienza
Durata: 107′
Regia: Jonathan Glazer
Cast: Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Robert J. Goodwin, Krystof Hadek, Michael Moreland, Scott Dymond
Produzione: Film4, FilmNation Entertainment, JW Films, Nick Wechsler Productions, Scottish Screen
Distribuzione: Bim Distribuzione

Con ben un anno di ritardo arriva in sala Under the skin. Abbastanza incredibilmente il film di Jonathan Glazer (Birth – Io sono Sean) nonostante la presenza di una diva come Scarlett Johansson è rimasto in naftalina per un anno intero. Certo l’accoglienza all’epoca, l’opera fu presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, fu decisamente controversa tra convinti detrattori del film e fieri sostenitori che addirittura anelavano il Leone d’Oro. Siamo dalle parti della fantascienza esistenziale con un’aliena che si nasconde all’interno di un bellissimo corpo umano e seducendo gli uomini li uccide fino a quando qualcosa comincia a mettere in crisi i suoi codici di “comportamento”. Tratto dal romanzo di Michel Faber, Glazer punta dritto al film on the road (il viaggio si compie lungo la Scozia) e soprattutto spinge il pedale della visionarietà e del forte impatto visivo. Il punto rimane quanto un’operazione del genere (Glazer viene dalla pubblicità e ne sembra ancora “vittima”) riesca a creare atmosfera e perturbante alienando contemporaneamente qualsiasi connotazione di empatia e di emotività per lo spettatore.
GLACIALE @@

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