I film al cinema dal 15 maggio4 min read

Godzilla

Genere: Fantascienza
Durata: 120′
Regia: Gareth Edwards
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, David Strathairn, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Al Sapienza, Brian Markinson
Produzione: Disruption Entertainment, Legendary Pictures, Toho Company, Warner Brothers
Distribuzione: Warner Bros

A Tokyo un segnale elettromagnetico causa scosse sismiche su vasta scala mettendo a repentaglio la sicurezza di una centrale nucleare. È in quel momento che Joe Brody (il Bryan Cranston di Breaking bad) perde la moglie giurando a se stesso che a tutti i costi avrebbe scoperto le ragioni di quel disastro. Quindici anni dopo… Il Godzilla firmato dal giovanissimo Gareth Edwards (fattosi conoscere qualche anno fa con l’efficace esordio a basso budget Monsters) ricalibra sapientemente tutto l’immaginario del kajiu più amato di tutta la fantascienza giapponese. Vittima “a sua insaputa” dopo il capostipite di Ishiro Honda di una serie di film spesso per lo più scadenti (compreso il pessimo Godzilla firmato dal teutonico Roland Emmerich), Godzilla torna a rilucere grazie a questa nuova versione che si riaggancia a livello di mood allo spirito di Honda e rielabora in modo sicuramente riuscito tutto l’armamentario spettacolare che una produzione del genere si porta dietro, compreso uno dei pochi casi di 3d post-prodotto comunque efficace.
RIUSCITO @@

Ghost movie 2 – Questa volta è guerra

Genere: Commedia, Horror
Durata: 87′
Regia: Michael Tiddes
Cast: Marlon Wayans, Jaime Pressly, Essence Atkins, Gabriel Iglesias, Missi Pyle, Ashley Rickards, Cedric The Entertainer
Produzione: Automatik Entertainment, IM Global Octane, Wayans Bros. Entertainment
Distribuzione: Notorious pictures

Dopo la saga di Scary Movie i fratelli Wayans (con Marlon come protagonista e gli altri come produttori del film) continuano a cimentarsi con la parodia horror. Ecco così arrivare anche in Italia dopo la più che tiepida accoglienza statunitense questo secondo capitolo di Ghost Movie (anche se a onor del vero il franchise originale si intitolerebbe A haunted house) con Wayans alle prese con la presenza nel quartiere della sua amata Kisha, morta in un incidente stradale, e che non sembra affatto insensibile all’idea che il suo Malcolm si sia già risposato con Megan. Al solito la cosiddetta “trama” è un puro pretesto per turlupinare tutta una serie di horror recenti, da Insidious agli immancabili vari Paranormal activity, da L’evocazione a Sinister, ma la grana è decisamente grossa, il tutto è assai abborracciato e soprattutto stenta a strappare le classiche due risate canoniche.
ABBORRACCIATO @

Alabama Monroe – Una storia d’amore

Genere: Commedia
Durata: 100′
Regia: Felix Van Groeningen
Cast: Johan Heldenbergh, Veerle Baetens, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster, Robby Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet
Produzione: Menuet Producties, Topkapi Films
Distribuzione: Satine Film

Assieme a La grande bellezza, La vita di Adele e Il sospetto uno dei film più premiati della cosiddetta “stagione dei premi”, Alabama Monroe – Una storia d’amore (ma il titolo originale recita The broken circle breakdown) racconta la storia di e tra Elise e Didier. Elise gestisce uno studio di tatuaggi, sua grande passione: ogni tatuaggio è per lei un simbolo di vita vissuta, accompagna il suo cuore e le sue emozioni ed Elise lo sfoggia con orgoglio sul suo corpo. Didier è da sempre innamorato dell’America: per lui è la terra delle infinite opportunità ed è soprattutto la patria della sua amatissima musica bluegrass che Didier interpreta suonando il banjo in un gruppo musicale. Elise si unisce al gruppo di Didier e tutti insieme si esibiscono in travolgenti serate dove ogni performance trasuda amore, complicità e passione. Un alone magico sembra circondare questa coppia fuori dagli schemi, coronato dall’arrivo, per quanto inaspettato, della piccola Maybelle, una bellissima bambina. Da lì a qualche anno il destino metterà a dura prova il loro amore. Costruito dal belga Felix Von Groeningen sabotandone la cronologia, un po’ come nel bellissimo Blue Valentine di Derek Cianfrance, e straordinariamente recitato da Johan Heldengergh (che ha firmato la piece da cui poi è stato tratto il film) e da Veerle Baetens.
PREMIATO @@@@

Grace di Monaco

Genere: Drammatico
Durata: 103′
Regia: Olivier Dahan
Cast: Nicole Kidman, Tim Roth, Milo Ventimiglia, Parker Posey, Paz Vega, Frank Langella, Derek Jacobi, Geraldine Somerville, Nicholas Farrell, Robert Lindsay
Produzione: Appian Way, Canal+ España, Canal+, Sony Pictures Classics
Distribuzione: Lucky Red

È stato il film d’apertura del Festival del Cinema di Cannes e subito, dal giorno successivo, è uscito anche in gran parte del mondo (tranne che negli Stati uniti vista la querelle in via d’appianamento tra il produttore Harvey Weinstein e il regista Olivier Dahan), Grace di Monaco conferma la tendenza cinematografica recente al genere biografico (dalla Thatcher a Lady D., da Hitchcock al prossimo film su James Dean) e conferma l’approccio che vede la narrazione concentrarsi su un passaggio ben preciso della vita del personaggio, in questo caso la profonda crisi della Principessa Grace, tormentata se tornare sulle scene o rinunciare definitivamente alla sua carriera d’attrice, con sullo sfondo, siamo agli inizi degli anni sessanta, la querelle tra il Principe Ranieri e Charles De Gaulle, acerrimo oppositore del regime fiscale adottato dal Principato. Diretto dall’Olivier Dahan a cui si deve uno dei migliori biopic degli ultimi anni, La vie en rose (sulla figura di Edith Piaf) e di certo non scevro da polemiche, oltre quella tra regista e produttore anche quella che vede la famiglia Grimaldi fortemente in disaccordo con lo sguardo sul Principato dato dal film.
MEDIANO @@