Film al cinema dal 7 febbraio4 min read

A proposito di Davis

Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Ethan Coen, Joel Coen
Cast: Carey Mulligan, Justin Timberlake, John Goodman, Garrett Hedlund, Adam Driver, Oscar Isaac, F. Murray Abraham, Max Casella, Alex Karpovsky, Ethan Phillips, Ricardo Cordero
Produzione: Mike Zoss Productions, Scott Rudin Productions, StudioCanal
Distribuzione: Lucky Red

Gran Premio della Giuria a Cannes, A proposito di Davis, titolo quantomeno rivedibile al posto del ben più centrato Inside Llewyn Davis, segna la puntuale e assai riuscita ricognizione dei fratelli di Minneapolis nel cuore pulsante dell’America del Folk di inizio anni sessanta. Chitarra al seguito, bavero della giacca tirato in su per difendersi dal rigore dell’inverno newyorchese, Llewyn Davis (l’ottimo Oscar Isaac già visto in Agorà) è alla ricerca dell’occasione che possa cambiargli la vita. Tormentato da ostacoli e problemi che ha contribuito non poco a creare, Llewyn, novello Ulisse metropolitano, “viaggia” tra amici e sconosciuti anelando un giorno di poter dire qualcosa nel mondo della musica. Il Greenwich Village del 1961, non certo quello cool contemporaneo ma bensì quello brulicante di operai e cantanti più o meno spiantati (da quelle parti in quegli anni passarono anche Bob Dylan e Joni Mitchell), fa da sfondo ad una commedia musicale di rara forza. MUSICATO @@@

Robocop

Durata: 120′
Regia: José Padilha
Cast: Joel Kinnaman, Gary Oldman, Samuel L. Jackson, Abbie Cornish, Michael Keaton, Jay Baruchel, Jackie Earle Haley, Jennifer Ehle, Michael Kenneth Williams, Marianne Jean-Baptiste, WBBrown II
Produzione: Strike Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia

Remake del cult di sci-fi che all’epoca fece da trampolino di lancio all’olandese Paul Verhoeven in quel di Hollywood, il Robocop 2014 si affida sempre ad un regista passabile per esotico, il brasiliano del dittico Tropa de elite, José Padilha. Siamo nel 2028, anno in cui la multinazionale Omnicorp è leader dell’industria robotica. All’estero i droni realizzati dalla Omnicorp sono da anni impiegati dalle forze militari mentre all’interno degli Stati Uniti una legge ne vieta l’utilizzo. Quando però Alex Murphy (il Joel Kinnaman della serie tv The killing), integerrimo poliziotto e padre e marito modello resta gravemente ustionato, la Omnicorp vede in lui la persona perfetta per creare un poliziotto molto particolare, un ibrido in parte uomo e in parte robot. In attesa dei riscontri al botteghino statunitense dove il film è in uscita la prossima settimana, questa nuova versione, nonostante i (condivisibili) dubbi della vigilia, si dimostra un buon aggiornamento rispetto al cult originale. AGGIORNATO @@

Hansel e Gretel e la strega della foresta nera

Genere: Commedia, Horror
Durata: 86′
Regia: Duane Journey
Cast: Molly C. Quinn, Michael Welch, Lara Flynn Boyle, Cary Elwes, Andrew James Allen, Reynaldo Gallegos, Bianca Saad, Lochlyn Munro, Yancy Butler, Eddy Martin, Joe Ordaz
Produzione: Kerry Kimmel & Pollack, Dark Highway Films, Uptik Entertainment
Distribuzione: Adler Entertainment

Gretel, una giovane ragazza californiana, e il suo fidanzato Ashton scoprono una speciale qualità di Marijuana, la Foresta Nera, spacciata da una vecchia signora che vive in mezzo ai boschi. Un giorno Ashton, dopo essersi recato dalla signora, sparisce. La giovane fidanzata, con l’aiuto del fratello Hansel, inizia a investigare fino ad arrivare a casa dell’anziana spacciatrice. Scoprirà un oscuro segreto: la strega ha bisogno di mangiare persone giovani per rimanere giovane. Sorta di versione b-movie di tante, troppe recenti variazioni in chiave horror-dark di certo immaginario fiabesco e/o favolistica, Hansel e Gretel e la strega della foresta nera ha dalla sua in primis la riscoperta di un’icona dell’immaginario tv, la Lara Flynn Boyle di Twin Peaks e in seconda battuta la (sana) voglia di non prendersi troppo sul serio. Va da sé che invece qualora si cercasse qualche “valore” di scrittura cinematografica difficile trovarlo da queste parti. Velo pietoso sul titolo della versione italiana che omette (per convenienza?) il gioco di parole insito nel titolo originale Hansel & Gretel get baked, dove baked ha il duplice significato sia di “cotto” che di “fumato”. MANGIATO @@

Smetto quando voglio

Genere: Commedia
Durata: 100′
Regia: Sydney Sibilia
Cast: Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Pietro Sermonti
Produzione: Fandango, Ascent Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

Esordio nel lungometraggio per il 32enne Sydney Sibilia che con un occhio a certa comedy fiction di successo (ad esempio Boris) e un altro a certa ottima fiction made in Usa (su tutti Breaking bad) porta in sala una delle migliori commedie italiane tout court uscite di recente. Pietro Zinni (Edoardo Leo) è un bravissimo ricercatore. Ha 37 anni e ha passato tutta la sua vita a studiare. “Comprensibile” che nel momento in cui i famigerati tagli universitari lo mettono sulla strada, si aggrappi a un’idea drammaticamente ovvia: mettere insieme una banda criminale ma decisamente sui generis. Si muove tra le sue conoscenze universitarie, scolastiche e suoi ex-colleghi che nonostante le competenze fanno lavori decisamente diversi da quelli che vorrebbero e che dovrebbero fare: chi il lavapiatti, chi il benzinaio, chi l’operaio, chi sbarca il lunario giocando a poker. Sarebbero invece laureati in archeologia, economia, chimica, ecc… Competenze che però verranno buone per la loro “scalata” criminale. AZZECCATO @@@