Verdena: in arrivo il nuovo album Endkadenz1 min read
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Endkadenz nuovo album dei Verdena
“Endkadenz” non è una parolaccia. È un concetto un po’ astratto che, in qualche modo, sta ad indicare l’andatura finale di un concerto. L’ha inventato, sempre in qualche modo distorto e un po’ confuso, un compositore tedesco di nome Mauricio Kagel negli anni ’70.
L’intento era quello di dare un’impronta più teatrale alle sue performance di musica prettamente sinfonica. E come fare? Kagel assegnava ai suoi musicisti veri e propri ruoli da interpretare: diceva loro di urlare in un preciso momento del concerto, per esempio.
Oppure, in modo ancora più esilarante, obbligava il percussionista a infilarsi nel timpano e a rimanere lì dentro per alcuni minuti. “Endkadenz” è quindi, letteralmente, il ‘colpo finale’, la trovata stramba che ti lascia senza parole (e forse con una dignità compromessa, nel caso del percussionista).
Ma “Endkazen” è anche il nome dell’imminente, attesissimo e monumentale album dei Verdena. Come per il compositore tedesco di prima, questo ultimo lavoro del trio bergamasco più pazzo e avanguardista in Italia, vuole essere un colpaccio. E pare abbia tutte le carte in regola per esserlo: ben 26 composizioni che la Universal ha deciso di diffondere in due tranches. Il Volume 1 sarà disponibile già dal 27 Gennaio 2015, il secondo arriverà prima dell’estate.
“Un po’ esageri” è il singolo che serve per stemperare l’attesa e anticipare il tutto. Il video è stato girato da Alex Infascelli (che di video fighi ne ha realizzato un botto). Una roba realmente elettrica e potente.
Voi cosa ne pensate? https://www.youtube.com/watch?v=r6RxxYqQgHg
Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.