Che cosa si critica quando si critica l’Expo?4 min read

30 Settembre 2015 Società -

Che cosa si critica quando si critica l’Expo?4 min read

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critica Expo

4. La cultura non è necessariamente pura e l’economia non è necessariamente sporca. Creare una piattaforma di dibattito per trovare soluzioni alternative a problemi universali come “Nutrire il pianeta”, di fatto è un punto di contatto, un creare relazioni tra mondi diversi che può essere interessante per tutti nella misura in cui ognuno ha uno spazio per esprimere la propria voce, anche se si parte da approcci e finalità diverse. Questo pluralismo che è dialogo democratico che unisce gli uomini al di là dei propri limiti e delle ipocrisie sarebbe il reale scopo alto di un’Expo universale. Ma di certo trovare soluzioni non basta, occorre poi attuarle. Tuttavia, è evidente che le parti in gioco coinvolte in un’Expo sono troppe perché un evento così complesso possa essere del tutto “puro”.

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Nata milanese, naturalizzata scozzese, morta veneziana, risorta in riva al Piave. Con alle spalle 12 traslochi e 2 lauree (lingue e arti visive), l'ex poetessa della classe non ha ancora capito cosa farà da grande, intanto si interessa di quasi tutto, a fasi. Qui è amante di cause perse, tipo comunicare.
4 Commenti
  1. Cris

    Per capire, valutare, entrare nello spirito del Paese rappresentato dal padiglione, cogliere il messaggio che vuole lanciare ci vuole calma e lì c'è tutto fuorché la calma. Ore e ore di coda e poi l' unica cosa che sento dire da chi ci è stato è la spettacolarità.

    • Chiara Vitali

      indubbiamente dal 15 agosto in poi l'afflusso a Expo è aumentato molto e questo ha reso la risorsa tempo sempre più rara e preziosa per i visitatori, a cui tutti questi padiglioni e cose intorno fanno un effetto dispersivo. Diciamo che c'è una grande varietà tra i padiglioni: alcuni sono più informativi, altri più turistici, altri più interattivi, altri più centrati sul tema. Però, sì, in media la spettacolarità è sicuramente predominante. Nel prossimo post su Expo mi soffermerò di più su questi aspetti.

  2. Pinuccia Argento

    L’esposizione universale Milano 2015 è una grande opportunità di rilancio per l’Italia, per valorizzare le sue numerose eccellenze produttive, tecnologiche e scientifiche. Da Expo 2015 emergeranno spunti di riflessione interessanti per rispondere alle sfide alimentari del millennio promuovendo uno sviluppo rispetto alle risorse naturali e alla sostenibilità. Solo alla chiusura di Expo sarà possibile, dopo opportune riflessioni, giudicare positivamente o negativamente l’operato. Per quanto riguarda i Padiglioni ritenuti più attraenti ci fa piacere precisare che il Padiglione del Giappone progettato dell’architetto Kitigawara è stato realizzato in Italia, presso la ditta Galloppini di Borgosesia, specializzata nella lavorazione e del legno. Il disegno del Padiglione dell’Azerbaijan è made in Italy e a realizzarlo, in 18 mesi, è stato il team italiano di Simmetrico creativi project manager, architetti, ingegneri ed esperti in tecnologie multimediali.

    • Chiara Vitali

      mi auguro che possa servire a un rilancio positivo per l'Italia, anche se non canterei vittoria troppo facilmente. Interessante notare come ai più sfugga quanto il paese ospitante abbia contribuito alla realizzazione di Padiglioni tra i più apprezzati.

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