Courmayeur Noir in Festival 2015: tre strade di nero4 min read

15 Dicembre 2015 Cultura -

Courmayeur Noir in Festival 2015: tre strade di nero4 min read

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    Courmayeur Noir in Festival 2015: tre strade di nero

    Da Courmayeur, la nostra inviata Elena Araldi, camerawoman per Premium Crime, ci racconta il Noir in Festival di Courmayeur 2015

    Courmayeur (Valle d’Aosta) non è solo una nota località sciistica, ma è anche la cittadina che dal 1991 ospita il delizioso Noir in Festival. Rassegna di genere, dunque, dove cinema, letteratura e televisione si incontrano e, spesso, si influenzano. Una kermesse ancora poco conosciuta, di nicchia, dedicata agli appassionati del noir e del mistery. La conformazione del paese (tutto si svolge in tre strade) e la passione comune di artisti e pubblico, fanno sì che la manifestazione assuma una dimensione familiare, quasi intima.

    Al Noir in Festival capita di vedere Joe R. Lansdale, famosissimo autore e sceneggiatore texano, premiato sul palco con il Raymond Chandler Award, e di ritrovarlo un’ora dopo al ristorante con la moglie. Oppure di andare al cinema e sederti a fianco di Dario Argento, o ancora capita di chiedere un indicazione stradale ad Andrea Pinketts.

    Courmayeur Noir in Festival 2015: film gratis e pubblico che decreta il vincitore

    Una delle caratteristiche principali del festival è che i film sono gratis e il Palanoir, il cinema dove si svolgono le proiezioni, diventa un crocevia interessante di appassionati e curiosi. Per ogni film in concorso vengono consegnati agli spettatori due tagliandi, uno per votare sì e l’altro per votare no, che verranno poi imbucati in un urna, come alle elezioni, per esprimere il proprio giudizio rispetto alla visione. È con questo sistema che vengono decretati i vincitori. Quest’anno il film che ha raccolto la maggioranza dei consensi e si è aggiudicato il Leone Nero è Anacleto Agente segreto dello spagnolo Javier Ruiz Caldera. Il film è un noir parodia, molto divertente, dove un figlio scopre che il proprio padre, un arzillo settantenne che gestisce un’azienda agricola, è in realtà un agente segreto. Il cattivo di turno, Vasquez, lo vuole uccidere e inizia così una guerra tutta surreale tra buoni e cattivi. Il film strizza l’occhio sia a James Bond che a Bruce Lee e lo fa in un mix perfetto di azione e ironia.

    Courmayeur Noir in Festival 2015: tre strade di nero

    La dimensione intima del festival può però diventare poco rassicurante se al ristorante vai a lavarti le mani e, come nei migliori thriller, dalla porta alle tue spalle – previo rumore dello sciacquone- compare il temibile Vasquez. Poi lo guardi bene e vedi che nei suoi occhi al posto di lame affilate ci sono degli orsetti.

    Torni a sederti, sempre guardandoti le spalle che non si sa mai, e mentre ti gusti la polenta concia sommersa di fontina vedi Lansdale scambiarsi abbracci con i Manetti Bros. Che qualcosa di nuovo bolla in pentola?

    Tra gli eventi più attesi c’è stata anche la prémiere in anteprima assoluta della prima puntata della nuova serie di X–Files. L’atmosfera vintage della messa in scena ha giocato l’effetto “nostalgia canaglia”, ma il set–up, aggiornato ai tempi nostri con il post 11-9, il terrorismo e il controllo totale degli individui mischiato ai rapimenti alieni, ha messo molta carne al fuoco. La combinazione tra il fascino retrò , la sceneggiatura intrecciata e la scrittura psichedelica, potrebbero essere una formula vincente per la nuova serie. Per i fan di vecchia data come me, ritrovare Mulder e Scully sul grande schermo è stato in ogni caso emozionante.

    Per quanto riguarda la letteratura a Courmayeur viene assegnato il prestigioso Premio Scerbanenco, il maggior premio letterario del genere giallo, quest’anno vinto da Gianpaolo Simi con Cosa resta di noi. Il romanzo, ambientato nella Versilia d’inverno, racconta la storia di una coppia che non riesce ad avere figli.

    Un amore dolcissimo che diventa veleno

    In un interessante evento letterario è stato presentato La Macchinazione–Pasolini, la verità sulla morte di David Grieco, che indaga uno dei più complessi misteri della storia italiana basandosi su prove scientifiche. Dal libro è stato tratto un film omonimo, diretto dallo stesso Grieco, con Pasolini interpretato da Massimo Ranieri e che vedremo sugli schermi nel 2016.

    Questo Courmayeur Noir in Festival si è rivelato poliedrico e ricco di contaminazioni, con opere e autori che hanno declinato il noir in tutte le sue forme, dal thriller, al grottesco (per esempio il film Mi gran noche di Álex de la Iglesia), alla parodia. Al fianco di artisti letterari noti come De Giovanni e De Cataldo c’è un sottobosco di autori e autrici da scoprire, come Elisabetta Cametti, in concorso con il thriller K-Nel mare del tempo.

    La mia personalissima soddisfazione più grande rimane quella di aver conosciuto un Lansdale “della porta accanto”, un uomo umile, solare, gentile e disponibile, amante degli aneddoti e delle battute. E con Batman nel quadrante dell’orologio. Perché anche i più grandi hanno bisogno di supereroi.

    Courmayeur Noir in Festival 2015: tre strade di nero

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Una laurea in linguaggi dei media e un diploma di montaggio alla Civica di Cinema. Poi uno stage a Nocturno, tra Lucio Fulci e Rob Zombie e uno al TG5, tra George Clooney e Madonna. Approda a Iris (Mediaset) come assistente alla regia. Ora autrice televisiva e filmmaker. Divoratrice di film più che mangiatrice di uomini.
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