Dopo la sua incursione nei territori del musical con il poco fortunato Jersey Boys, Clint Eastwood torna a raccontare il “lato oscuro” della sua amata e controversa America accollandosi un progetto passato di mano in mano (tra quelle mani negli anni quelle di David O’Russell e Steven Spielberg) spinto dalle insistenze del protagonista e produttore Bradley Cooper. American Sniper è l’adattamento cinematografico dell’omonima (con annesso lungo sottotitolo che il titolo del film non riprende) autobiografia di Chris Kyle, Navy Seal dal 2003 e cecchino implacabile durante la guerra in Iraq, soprannominato “the legend” dai soldati americani e “Al-Shaitan (il diavolo)” dalle milizie irachene che all’epoca misero pure una taglia di ottanta mila dollari sulla sua testa. Parabola sobria, lucida, senza fronzoli di un reduce che in quella guerra ci credeva davvero, di un uomo che su di sé e sulla sua famiglia ha sperimentato le terribili conseguenze di quei suoi 160 colpi andati inesorabilmente a segno. LUCIDO @@@
American Sniper
Genere: Azione Durata: 132′ Regia: Clint Eastwood Cast: Bradley Cooper, Sienna Miller, Luke Grimes, Max Charles, Jake Mcdorman, Kyle Gallner, Brian Hallisay Produzione: Mad Chance Productions, 22 & Indiana Pictures, Malpaso Productions Distribuzione: Warner Bros Italia
Sceneggiatore e produttore di cortometraggi, videoclip, video educativi, spettacoli teatrali. È speaker radiofonico presso Radiofano dove si occupa di rubriche cinematografiche. Collabora con RSM-Radio San Marino e con MondoRadio. È il fondatore di Lobecafilm che si occupa di realizzazioni audiovisive. Il cortometraggio Sotto il mio giardino da lui co-sceneggiato ha ottenuto il Golden Globe Italiano nel 2009.
Me ne hanno parlato davvero male, come un delirio patriottico e un po' fascistoide. Aspetto di vederlo, Clint Eastwood dovrebbe essere una garanzia, speriamo bene.
Paolo Dell'Oca
Per chi, come me, se lo fosse chiesto, il sottotitolo dell'autobiografia è "The Autobiography of the Most Letal Sniper in U.S. Military History".
dav1de
Me ne hanno parlato davvero male, come un delirio patriottico e un po' fascistoide. Aspetto di vederlo, Clint Eastwood dovrebbe essere una garanzia, speriamo bene.