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Magic the Gathering: giocare spendendo poco

magic the gathering
Reading Time: 5 minutes
@Tnarik Innael

I vecchi amori sono difficili da dimenticare. Persone, luoghi, situazioni: ognuno di noi ha qualcosa in grado di scatenare la nostalgia del passato. Io di tanto in tanto ritorno a Magic the Gathering.

@walknboston

Molti di voi mi staranno immaginando come una specie di Zio Pennybags (l’omino del Monopoly), con banconote che fanno capolino da tutti i miei vestiti. E come darvi torto, quando in alcuni formati un mazzo budget costa diverse centinaia di euro?

La realtà, ahimè, è molto meno opulenta. Ma per fortuna non è necessario spendere una buona fetta del vostro stipendio per godervi quello che è, non solo a mio avviso, uno dei giochi migliori di sempre.

@Michael Coghlan

Limited – No cards? No problem

Sicuramente molti degli appassionati di Magic conoscono già questa opzione, ma sareste sorpresi di sapere che in diversi non hanno mai sentito parlare del limited. Se siete tra questi, preparatevi alla scoperta di un mondo meraviglioso.

Sono due i principali modi di giocare a Magic. Il primo e più conosciuto si chiama constructed. Ogni giocatore costruisce un mazzo di 60 carte e gioca con chi vuole. Naturalmente, in questo caso, la differenza di potere tra chi può spendere e chi no è spesso insormontabile.

L’altro modo è, appunto, il limited. Invece di portarsi i propri mazzi di carte, i giocatori comprano dei pacchetti nuovi e giocano con le carte al loro interno. Questo garantisce un livello di ingresso uguale per tutti e consente ai giocatori più bravi di emergere a prescindere dal potenziale di investimento.

Non è un caso che tutti i tornei sanzionati più importanti abbiano una componente limited dominante. Secondo molti, questo è in assoluto il formato di gioco che richiede maggiore abilità.

Il costo del limited varia in base al formato, principalmente come conseguenza del numero di bustine da comprare. Nel Booster Draft, in cui i giocatori scelgono una carta a turno da ciascuna bustina, si adoperano tre bustine, mentre nel formato Sealed Deck ogni giocatore riceve sei bustine con cui creare il proprio mazzo per giocare nel torneo.

Alla fine, che abbiate vinto o abbiate perso, tutte le carte che avete preso restano le vostre. Se siete fortunati, magari riuscite a rivenderle per giocare ancora.

@Oliver Herold

Sei pacchetti di Magic the Gathering – Come ai vecchi tempi

Per coloro che non lo sapessero, Magic propone ai giocatori diversi formati, per far sì che livelli di potere troppo diversi non vengano messi a confronto. Ad esempio, il formato standard consente di giocare tutte le carte stampate negli ultimi 18 mesi, mentre il formato legacy attinge a tutta la storia del gioco.

Quando abbiamo iniziato a giocare, però, tutto ciò non ci interessava. Non distinguevamo i nostri mazzi in base al formato. Avevamo semplicemente il mazzo di Magic e tanto bastava. Aprivamo le bustine e cercavamo di capire se qualche carta poteva aiutarci a migliorarlo.

Il gioco a sei pacchetti è un tentativo di ricreare quella atmosfera, quel modo di giocare scevro da competizione, completamente casual, dettato solo dalla gioia del gioco.

Basta mettersi d’accordo con alcuni amici e , come in un torneo Sealed, comprare sei pacchetti con cui costruire il proprio mazzo di 40 carte. Periodicamente, si possono aggiungere delle bustine alla collezione e continuare a giocare tutti allo stesso livello.

Alcuni negozi organizzano anche delle leghe sealed, dei campionati della durata di uno o due mesi con questa formula. A mio avviso, questo è il modo migliore per iniziare a giocare o riavvicinarsi al gioco senza pressione.

@Cam Evans

Pauper – Un campo di gioco sterminato

Tra i vari formati di Magic ce n’è uno che sta prendendo piede un po’ dappertutto. Inizialmente esclusivo della piattaforma Magic Online, il formato pauper ha iniziato ad essere giocato anche al tavolo, e sta crescendo rapidamente proprio perché poco costoso.

Il motivo è semplice: nel pauper sono ammesse solo le Comuni. E stiamo parlando di tutte le Comuni, almeno tutte quelle presenti su Magic Online. Questo, insieme ad una lista di carte bandite molto corta, fa sì che il panorama di carte disponibili sia incredibilmente vasto, secondo solo ai formati legacy e vintage.

Inoltre la mancanza di carte Non Comuni, Rare e Mitiche tende a rendere il formato più “equo”, in quanto le carte con rarità alta tendono ad avere effetti più sbilanciati.

Il metagame (quali mazzi sono più popolari in un determinato momento) del pauper è tra i più vivi e cangianti, e non è raro che dei mazzi mai visti prima arrivino dal nulla a sbancare gli eventi competitivi.

E ovviamente il pauper è economico. Anche se la rarità comune non garantisce un prezzo abbordabile (Oubliette supera i 20 € di costo, ad esempio) la legge della domanda e dell’offerta consente alle carte comuni di mantenere costi contenuti. Inoltre, gran parte del costo degli altri formati è dato dalla necessità di avere terre doppie, il cui costo diventa a volte proibitivo. Per fortuna, quelle sono carte rare.

Il costo medio di un mazzo pauper si aggira intorno ai 20 €, che per un formato competitivo è davvero un costo contenuto.

Il mio cubo

Cube – Magic Nirvana

L’ultimo e più surreale metodo che vi propongo trasforma Magic the Gathering da gioco di carte collezionabili in gioco da tavolo.

Un cubo è una selezione di 360 o più carte (in monocopia, terre base escluse) provenienti da tutta la storia di Magic, selezionate appositamente per essere utilizzate in un draft senza aprire bustine nuove. Poiché ognuno sceglie per sé le carte da inserire nel proprio cubo, questo risulta essere uno dei formati che più mettono in risalto la bravura del giocatore, visto che bisogna capire al volo che tipo di carte ci troveremo davanti.

A differenza dei normali Booster Draft, nel cubo in genere non si inseriscono carte dal basso livello di potere. Tutte le carte selezionate sono tra le migliori nella storia di Magic. Questo ovviamente porta ad un predominio delle carte Rare e Mitiche. Come è possibile allora che un formato essenzialmente antitetico al pauper sia economico?

La ragione è molto semplice: le carte non devono per forza essere autentiche.

Il cubo non è un formato sanzionato e tutti i giocatori attingono alla stessa riserva di carte. Per questo, nessuno si lamenterà se quel Black Lotus è solo una carta Palude con un foglio di carta incollato sopra.

Se avete già da parte una buona collezione di carte, assemblare un cubo può essere una sfida alla vostra creatività e alla vostra capacità di progettare un ambiente che sia bello da draftare. Oppure potete cercare ispirazione nel web.

Negli ultimi mesi ho proxato (assemblato con pezzi non autentici) praticamente da zero un cubo di 360 carte e tra bustine protettive e stampa delle carte non ho speso più di 50 €. Se consideriamo che la longevità è praticamente infinita è un ottimo prezzo.

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