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Classifica X Factor 10: i nostri preferiti, in ordine

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@xfactor.sky.it/

Dopo 3 gironi di Audizioni e 2 di Bootcamp, gli Home Visit ci rivelano i nomi dei 12 concorrenti che accedono al primo Live di X Factor il prossimo Giovedì, e che, fino alla finale del 15 Dicembre, si contenderanno il titolo di vincitore.

Siamo a un passo dai Live ma questo passo si rivela tortuoso e pericoloso come non mai. Qualcuno, infatti, inciampa rovinosamente: è il caso dei Jarvis. Siamo a Barcellona e Alvaro Soler, consigliato da un Max Gazzè bonaccione, sceglie i tre gruppi che formeranno la sua squadra: Les Enfants, Daiana Lou e Jarvis. Questi ultimi sono un gruppo di quattro ragazzini rockettari del milanese con un frontman fastidiosamente biondo. Non hanno mai suscitato particolare entusiasmo nei giudici o nel pubblico (nessuna clamorosa standing ovation, per dire), di certo non hanno suscitato il mio: ma ad X-Factor le band non hanno mai avuto molta fortuna, quando invece in Italia vanno ingiustificatamente a bomba i Dear Jack o i The Kolors. E i Jarvis sarebbero potuti essere il giusto competitor. Per cui non mi ha stupito che Alvaro, da solo o magari fortemente consigliato dagli autori, li avesse scelti. Né, tanto meno, mi ha stupito il fatto che potrebbe esserci qualcuno dietro alla scelte dei giudici: fossero tutti come Arisa, tra i 12 concorrenti ci sarei stata pure io, famosa per le incredibili stonature.

Succede che i Jarvis rinunciano al tanto agognato posto, rifiutando il contratto della Sony da ipotetici vincitori (contratto che è ugualmente sottoposto a tutti quelli che passano per il programma). Casino, delirio, valanghe di haters per Sky e per tutto il programma che quasi sembra avesse costretto a suon di minacce i Jarvis ad iscriversi ai casting, impegnarsi per provare ad entrare a X-Factor per poi accoltellarli alle spalle con un contratto di una caterva di soldini ma troppo vincolante e coercitivo per le esigenze musicali di ragazzi troppo giovani.

E dai però. Per carità: i Jarvis saranno pure bravi, ma non di certo insostituibili o, che so, la miglior band attualmente esistente al mondo. E, sinceramente, non sarà la loro presenza a dare senso al programma o alla mia posizione di spettatrice del giovedì. Avranno creduto di poter sfondare con contratti meno limitativi e gli auguro di riuscirci. Ma se io fossi un musicista ed avessi la possibilità di fare un contratto con la Sony me la giocherei, non vi rinuncerei. Da X-Factor ci sono passati in tantissimi, anche artisti vissuti che sanno come va il mondo. E i Jarvis, forse, non lo sanno come va il mondo. Oppure sono molto furbi.

Quindi mettiamoci l’anima in pace, che X-Factor va avanti anche senza Jarvis ed entriamo nel vivo-vivissimo: li abbiamo ascoltati, li abbiamo studiati dietro le telecamere, li abbiamo visti ridere, scherzare, inneggiare a clamorose sbornie post provini e li abbiamo, soprattutto, visti piangere. Adesso è il momento di sbilanciarsi: classifichiamo i 12 concorrenti nel mio personalissimo ordine di preferenza (vi ricordo come è andata l’anno scorso: i primi due della classifica sono stati i finalisti…)

Classifica X Factor 10: Clicca qui per la posizione numero 1

1. Alessandra Fortes Silvia, categoria Over

Partendo dal presupposto che i tre scarti di Manuel sono comunque più forti di tutti quelli scelti nelle altre categorie, Alessandra è quella che più di tutti ci sa fare: non ne ha sbagliata una, e, fin dalle audizioni ha sviscerato delicatamente la sua voce cantando in tre lingue diverse e facendoci, inevitabilmente, appassionare alla sua storia. Tanto merito e una grande fortuna: il suo giudice.


2. Andrea Biagioni, categoria Over

‘Message in a bottle’ è una canzone che, da sempre, mi innervosisce. Ma il fatto che si sia veramente messo in gioco coi Police dimostra che è una spanna superiore a tutti gli altri. Completo, competente e fortunato anche lui di essere nella squadra del solo ed unico Manuel Agnelli. Saranno scintille.


3. Diego Conti, Under uomini

Io odio Arisa. Tantissimo. E anche tutti quelli che le stanno vicino. Tutti, tranne Diego Conti che scrive pezzi suoi, canta bene, suona la chitarra divertendosi ed ha un repertorio musicale degno di essere chiamato tale e mille volte superiore ai compagni di categoria. Patty Pravo, nel ruolo di ‘orecchio fresco e imparziale’, dopo la sua esibizione non riesce a frenare l’entusiasmo.


4. Gaia, Under donna

Alle audizioni ricordo di averla definita come ‘’la diciottenne che ti fa sentire vecchia e pure brutta”. E anche totalmente negata per il canto e la musica. Gaia ha una bella voce ed è una perfezionista: eravamo certi che il suo giudice, Fedez, l’avrebbe scelta.


5. Eva, Over

Quella di Eva era una scelta sicura: le lacrime di super Manuelone ai Bootcamp non lasciano scampo. Quella di Eva è una bella storia: un tempo scartata, torna carica come non mai ed ammalia per la voce e per la meravigliosa capacità di interpretazione di “What is it about men” di Amy Winehouse.


6. Les Enfants, gruppi

Da buon intenditrice di indie avevo il ‘Mi piace’ sulla loro pagina Facebook ben prima di X-Factor. Agli Home Visit sono visibilmente agitati, forse ne risente anche un po’ l’esibizione, ma niente che possa pregiudicare la loro esperienza sul palco di X-Factor. Alvaro ha un debole e li prende con sé (e chissenefrega dei Jervis).


7. Roshelle, Under donna

Fedez potrebbe mollare la Ferragni: è visibilmente affascinato da i suoi capelli rosa. Ma a parte parrucchieri coraggiosi, Roshelle convince anche tutti noi con quella che è probabilmente la sua migliore performance a X-Factor: Drake non è cosa facile, lei invece ci riesce.


8. Daiana Lou, gruppi

Il problema di una che quando canta urla e fa le smorfie con la faccia è che la prima volta ti sembra una figata, la seconda pure. La terza volta, però, comincia a stufare un po’. Tre esibizioni sostanzialmente identiche e il fatto di essere artisti di strada non bastano a raccontare una storia. Però dò una piccola speranza ad Alvaro, vediamo cosa ne farà di loro.


9. Soul System, gruppi

Gli esclusi e poi, sorprendentemente, ripescati. Sono versatili, hanno molta forza, molto talento e creatività che gli ha permesso di trasformare dei classici, anche quelli italiani, in meglio assoluto. Non so dove possono arrivare, però. In questo senso, non avrei dissentito troppo sulla scelta che aveva inizialmente fatto Soler.


10. Caterina, under donna

Avrei preferito Valentina o Grace, ma Fedez ha scelto Caterina perché gli fa venire la pelle d’oca. Ha un bel timbro delicato, non stona e tiene bene il tempo anche quando canta Mina, che è un’impresa bella rischiosa. In ogni caso, promette bene.


11. Marco, under uomo

Ho già detto che odio Arisa? Ecco, Marco è bravo. Bravissimo. Ma per classificare 12 persone di cui hai ascoltato pochi secondi di esibizioni è necessario che entrino in gioco anche le antipatie gratuite. Per il suo giudice e, automaticamente, anche per lui. Sorry.


12. Lorenzo Lumia, under uomo

Loomy è il mio ultimo classificato. In questo caso l’antipatia cresce esponenzialmente perché ci abbiamo messo un sacco per liberarci le orecchie da un fessacchiotto come Moreno e Arisa vuole proporci una sua esatta copia. E io non ci sto.

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