Site icon Le Nius

Come stanno andando le NBA Finals 2017

nba playoff 2017
Reading Time: 24 minutes
Oltre 40 giorni di partite per produrre il terzo atto, un inedito nella storia NBA, della sfida infinita tra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers.

Su questa pagina il recap di tutte le partite, con le informazioni essenziali per tenersi aggiornati sull’andamento della serie; nelle pagine successive potrete rivivere i turni precedenti e il come si è arrivati alla sfida per l’anello.

AGGIORNATO AL 02/06

The NBA Finals 2017

GOLDEN STATE WARRIORS (1) vs CLEVELAND CAVALIERS (2) 1-0

Gara 1: Golden State 113 – Cleveland 91

Dopo un primo tempo equilibrato grazie anche ai troppi errori al ferro, Golden State prende definitivamente il largo nel terzo quarto, rendendo gli ultimi 12′ una pura formalità. Kevin Durant, complice una difesa Cavs più preoccupata della difesa sul perimetro, ha vita facile e domina Gara 1 mettendo a segno 38 punti (e 6 schiacciate, il massimo in una gara di Finale dalle 7 messe a segno da Shaquille O’Neal in Gara 4 del 2004), ai quali si aggiungono i 28 punti messi a segno da Stephen Curry. In casa Cavs tutto sommato bene i big three (guidati dai 28 e 15 rimbalzi di LeBron James), sono mancati gli altri: 11/44 dal campo (e nessuno in doppia cifra) per i giocatori Cavs che non si chiamano James, Irving o Love.

Warriors: Durant 38 (14/26, 3/6 da 3), Curry 28 (11/22, 6/11 da 3). Rimbalzi: Green 11. Assist: Curry 10.
Cavaliers: James 28 (9/20, 2/6 da 3), Irving 24 (10/22, 3/4 da 3), Love 15 (4/13, 3/6 da 3). Rimbalzi: Love 21, James 15. Assist: James 8.

Gara 2: Lunedì 5 giugno, ore 02:00, live su Sky Sport

Qui Warriors:

  • Le 4 palle perse di squadra in Gara 1 sono record eguagliato per una gara di Finale NBA. L’ultima squadra ad avere registrato 4 perse in una gara di Finale era stata San Antonio (Gara 1 delle Finals 2014).
  • Con la vittoria in Gara 1, sono 13 vittorie consecutive ai Playoff per Golden State (record NBA eguagliato).
  • Kevin Durant è il primo giocatore a registrare una gara di Finale con almeno 30 punti, 5 assist e 0 palle perse da Michael Jordan nel 1997. I 38 punti senza palle perse, inoltre, sono il massimo in una gara di Finale da quando Shaquille O’Neal segnò 41 punti, con 0 palle perse a referto, in Gara 6 delle Finals 2000 contro Indiana.

Qui Cavaliers:

  • Le 20 palle perse di Cleveland (12 nel primo tempo, 10 nel secondo quarto), messe in rapporto alle 4 di Golden State, registrano il differenziale più ampio nella storia delle Finali NBA da quando le palle perse sono registrate a referto (1971).
  • Per la quarta volta in carriera (55 partite totali) nella postseason, e la prima nelle Finali, Tristan Thompson ha chiuso una partita con 0 punti segnati.
  • Nel terzo quarto LeBron James ha superato Reggie Miller portandosi al secondo posto nella classifica all-time dei tiri da 3 segnati nei Playoff con 320. In cima alla classifica c’é Ray Allen con 385.

Playoff NBA 2017: Eastern Conference Finals

BOSTON CELTICS (1) vs CLEVELAND CAVALIERS (2) 1-4

Gara 1: Boston 104 – Cleveland 117

Con la coppia James-Love autrice di 70 punti in due (32 per Love, career high nei Playoff) Cleveland domina Gara 1, nonostante i tanti giorni di inattività alle spalle. Per Boston da segnalare i 21 punti a testa della coppia Bradley-Crowder.

Gara 2: Boston 86 – Cleveland 130

Un primo tempo storico (+41, mai uno scarto così ampio nella storia dei Playoff) guida i Cavs alla tredicesima vittoria consecutiva nei Playoff (a cavallo di due stagioni), altro record NBA. 75 punti in tre per il trio dei Cavs (James – Irving – Love). Per Boston 19 punti di Jaylen Brown.

Gara 3: Cleveland 108 – Boston 111

Con Isaiah Thomas fuori per il resto della postseason, Boston ha un sussulto d’orgoglio e, rimontando dal -21 del 3° quarto, interrompe la striscia vincente dei Cavs con la tripla decisiva di Avery Bradley (20 punti). 27 per Smart. In casa Cavs, oltre ad una delle peggiori partite in carriera di LeBron James (11 punti e 8 palle perse), 29 per Irving e 28 per Love.

Gara 4: Cleveland 112 – Boston 99

Dopo un difficile primo tempo, con James limitato da problemi di falli (ma autore comunque di 33 punti), serve un fenomenale Kyrie Irving (42 punti, 19 nel terzo quarto) per firmare la prima vittoria casalinga della serie e portare Cleveland a 48′ dalla terza Finale NBA consecutiva. 17+17 per Love, 19 per Bradley e 18 per Crowder.

Gara 5: Boston 102 – Cleveland 135

I Cavs hanno fretta di chiudere la pratica, e volano già a +21 nel primo quarto in un primo tempo da 75 punti segnati. 35 punti per un super James, 24 per Irving; in casa Celtics, sempre costretti a inseguire, 23 per Avery Bradley.

Qui Celtics:

  • Boston non è mai stata in vantaggio, nemmeno per un minuto, in nessuna delle tre gare giocate in casa, concluse con uno scarto complessivo di 90 punti a favore di Cleveland. È la prima volta che succede una cosa del genere nella storia dei Playoff NBA.
  • Nonostante ciò, i Celtics hanno segnato almeno 10 tiri da 3 in 16 partite su 18 in questi Playoff.

Qui Cavaliers:

  • In Gara 5 LeBron James ha superato Michael Jordan diventando il miglior realizzatore ogni epoca nella storia dei Playoff NBA.
  • Da quando James è tornato in Ohio, i Cavs sono 36-5 ai Playoff contro le avversarie della Eastern Conference.
  • I 43 punti segnati nel primo quarto di Gara 5 sono stati record franchigia nella storia Playoff dei Cavs.

Playoff NBA 2017: Western Conference Finals

GOLDEN STATE WARRIORS (1) vs SAN ANTONIO SPURS (2) 4-0

 

Gara 1: Golden State 113 – San Antonio 111

Il turning point della partita è a metà del terzo quarto, quando Kawhi Leonard (26 punti e 8 rimbalzi fino a quel momento) cade sul piede di Pachulia girandosi la caviglia e San Antonio, saldamente in controllo della partita sul +23 a 20′ dal termine, subisce un 18-0 di parziale che gira moralmente la partita, con i Warriors che diventano la seconda squadra in questi playoff a vincere una partita rimontando da un -20 all’intervallo (Cleveland in Gara 3 contro Indiana) grazie ai 40 punti di Curry e 34 di Durant. Agli Spurs non bastano i 28 di Aldridge e i 17 di Manu Ginobili.

Gara 2: Golden State 136 – San Antonio 100

A differenza di Gara 1 i Warriors, complice l’assenza di Leonard, partono a mille chiudendo i primi 12′ sul +17 e volando verso la vittoria più larga della franchigia nei playoff dal 1948. Golden State, che ha 63 punti dalla panchina, è guidata dai 29 punti di Curry. In casa Spurs gli unici in doppia cifra sono Simmons (22, di cui 17 nel primo tempo) e Bertans (13 punti dalla panchina).

Gara 3: San Antonio 108 – Golden State 120

Parte bene San Antonio in Gara 3 (sempre senza Leonard), ma un ottimo secondo quarto di Golden State, unito alla prova dominante di Kevin Durant (33 punti e 10 rimbalzi, 19 punti nel terzo quarto) regala l’11° successo consecutivo in questi Playoff a Golden State. In casa Spurs 21 per un ottimo Ginobili e 17 per un mediocre Aldridge (7/17 dal campo).

Gara 4: San Antonio 115 – Golden State 129

Manu Ginobili, nella probabile ultima gara in carriera, parte in quintetto (chiude con 15 punti e 6 assist) ma non basta: i Warriors partono forte come in Gara 2 e resistono a tutti i tentativi di rientro degli Spurs grazie ai 36 di Curry e ai 29 di Durant. Il top scorer in casa texana è Kyle Anderson, con 20 punti a referto.

Qui Warriors:

  • Golden State è la prima squadra nella storia NBA a vincere le sue prime 12 partite dei playoff. Anche i Lakers nel 1989 e nel 2001 arrivarono alle Finali da imbattuti, ma all’epoca il primo turno si disputava al meglio delle 5 partite.
  • Le 6 vittorie esterne consecutive in questa postseason sono un altro record franchigia per Golden State. Le ultime 5 sono arrivate tutte in doppia cifra di scarto: i Warriors sono la seconda squadra NBA a riuscirci dopo Miami nel 2013.
  • I 498 punti segnati da Golden State nella serie pareggiano il record NBA dei Sixers 1978 per una serie terminata 4-0

Qui Spurs:

  • In Gara 3 Manu Ginobili è diventato il secondo giocatore della storia NBA, dopo Kareem Abdul-Jabbar, a segnare almeno 20 punti in una partita di Finale di Conference avendo almeno 39 anni.
  • È stata una serie deludente per LaMarcus Aldridge, mancato ad alti livelli quando ce ne era bisogno dopo l’infortunio di Leonard. L’ex Blazers ha chiuso con un deludente 4/11 dal campo in Gara 4.
  • Anche l’ultima serie di playoff giocata per intero da San Antonio senza Tony Parker, la Finale di Conference del 2001 contro i Lakers, era terminata con uno sweep subito dagli Spurs.

 

Secondo turno Playoff NBA 2017: Eastern Conference

WASHINGTON WIZARDS (4) vs BOSTON CELTICS (1): (3-4)

Gara 1: Boston 123 – Washington 111

I Wizards partono alla grande, portandosi addirittura sul 16-0 e sul +17 nel 1° quarto (22-5); da quel momento però entrano in scena i Celtics con il tiro dalla distanza: ben 19 le triple messe a segno dalla squadra di Stevens, che già a metà secondo quarto conduce per la prima volta nell’incontro. 33 punti per Isaiah Thomas, arrivato a ridosso della palla a due dopo il funerale della sorella Chyna.

Gara 2: Boston 129 – Washington 119 (OT)

L’eccezionale postseason del folletto in maglia verde continua: sono addirittura 53 i punti di Isaiah Thomas, di cui 29 tra ultimo quarto e supplementare. Non sono bastati ai Wizards i 42 punti segnati nel primo quarto e i 40 (con 13 assist) di John Wall.

Gara 3: Washington 116 – Boston 89

Anche stavolta i Wizards partono fortissimo, chiudendo i primi 12′ sul +22, ma stavolta non si guardano indietro anche grazie al solido apporto dalla panchina (4/7 da 3 per Bogdanovic). A Boston, mai in partita, non bastano i 16 punti di Horford.

Gara 4: Washington 121 – Boston 109

Partita abbastanza equilibrata fino ai primi minuti del terzo quarto, quando la furia dei Wizards (sotto forma di un tramortente parziale di 26-0) si scatena sui Celtics e porta Washington sul 2-2. John Wall tira male (8/25) ma chiude comunque con 27 punti e 12 assist, coadiuvato da Beal (29), Porter (18+8) e Morris (16+10). In casa Celtics 19 di Thomas e 16 di Rozier.

Gara 5: Boston 123 – Washington 101

Stavolta il parziale roboante è dei Celtics: un 16-0 nel primo quarto che indirizza ampiamente la partita dal lato di Boston, guidata dai 29 punti di Avery Bradley (career high nei Playoff). I verdi hanno anche una partita solidissima di Al Horford (18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist). A Washington, mai in partita, non bastano i 21 punti di John Wall.

Gara 6: Washington 92 – Boston 91

Un equilibratissimo quarto periodo è risolto dalla tripla vincente di John Wall, autore con Bradley Beal di 23 dei 26 punti segnati da Washington negli ultimi 12′. Beal chiude con 33 punti, Wall con 26 e 8 assist. A Boston non bastano i 27 (a testa) della coppia Bradley – Thomas (autore comunque di una prova da 8/24 al tiro e 5/13 da tre punti).

Gara 7: Boston 115 – Washington 105

Un ottimo Isaiah Thomas (29 punti e 12 assist) è ben supportato dalla panchina dei Celtics, che domina il confronto diretto per 48-5 (spiccano i 26, career high nei Playoff, di Kelly Olynyk). Ai Wizards, arresisi nei primi minuti dell’ultimo periodo, non bastano i 38 punti di Beal.

Qui Celtics:

  • L’exploit in Gara 2 di Isaiah Thomas vale, al play di Tacoma, la seconda migliore prestazione di sempre ai Playoff per un giocatore dei Celtics, un punto dietro al record firmato da Johnny Havlicek.
  • I 13 punti in Gara 3 di Thomas, però, sono la prestazione peggiore dopo una partita da 50+ punti nella storia dei Playoff NBA, mentre i 19 punti di Gara 4 segnano la prima volta in carriera in cui IT manca i 20 punti in due partite consecutive di playoff.
  • I 123 punti di Gara 5 hanno rappresentato la terza partita oltre quota 120 punti di Boston nella serie, qualcosa che ai Celtics non riusciva in una serie Playoff dal 1987.

Qui Wizards:

  • Il 26-0 di parziale in Gara 4 ha fatto seguito al 22-0 già piazzato in Gara 3. I Wizards sono la prima squadra dagli Spurs del 2012 a registrare due parziali di almeno 20 punti consecutivi in due partite consecutive di playoff.
  • In Gara 6 i Wizards sono stati la prima squadra NBA in questi Playoff a vincere una partita casalinga facing elimination.
  • La differenza tra le gare di Boston e Gara 3 per Washington è stato il dominio assoluto nel pitturato, dove i Wizards hanno addirittura doppiato i Celtics: 56-28. Differenza marcata anche in Gara 4 (56-38 per Washington) mentre in Gara 5 i Celtics sono riusciti ad eguagliare il totale degli avversari (46 pari).

TORONTO RAPTORS (3) vs CLEVELAND CAVALIERS (2): (0-4)

Gara 1: Cleveland 116 – Toronto 105

Il ritorno in campo dei Cavs nei Playoff, sbrigata la pratica Indiana, coincide con una vittoria abbastanza agevole. Cleveland, guidata dai 35 punti di LeBron James (con birra inclusa), ha anche 24 punti da Kyrie Irving. Non bastano a Toronto i 20 di Lowry e i 19 di DeRozan.

Gara 2: Cleveland 125 – Toronto 103

Con 18 triple (dopo una partenza da 8/8) Cleveland vola sul 2-0, sbrigando la pratica Toronto abbastanza agevolmente. 39 i punti di James (con solo 14 tiri), 22+11 assist per Irving e 18 per Frye; per i canadesi 23 di Valanciunas (dalla panchina) e 22 di Joseph.

Gara 3: Toronto 94 – Cleveland 115

Dopo tre quarti equilibrati i Cavs prendono il largo negli ultimi 12′, grazie alla collaudata second unit (già autrice della grande rimonta in Gara 3 contro Indiana) e a un dominio totale a rimbalzo (49-25). Privi di Lowry (infortunato), ai Raptors non bastano i 37 punti di DeRozan (solo 1, però, negli ultimi 12′).

Gara 4: Toronto 102 – Cleveland 109

Sempre senza Kyle Lowry i Raptors lottano con le unghie e con i denti, restando a contatto anche negli ultimi 12′, ma si devono arrendere ai Cavs che chiudono la serie. Alla solita prova mostruosa di LBJ (35 punti) si affiancano Kyrie Irving (27 + 9 assist) e i punti di Korver (18) dalla panchina. A Toronto non bastano la doppia doppia di Joseph (20 punti e 12 assist) e i ventelli di Ibaka (23) e DeRozan (22).

Qui Cavaliers:

  • In Gara 2 LeBron James è diventato il secondo miglior marcatore di sempre nella storia dei Playoff NBA; in Gara 3 è diventato il primo, nella storia NBA, a firmare almeno 240 punti, 60 rimbalzi e 50 assist nelle prime 7 partite di una Postseason.
  • Dal 2015 Cleveland è 32-4 nei playoff ad Est. I Cavs sono in striscia aperta di 11 vittorie consecutive nei Playoff, a -2 dal record assoluto NBA.
  • Prima di Gara 3, l’ultima squadra a vincere una partita di playoff con più di 20 punti di margine dopo essere stata sotto nel punteggio all’intervallo sono stati i Utah Jazz nel 1998 (Gara 4 del primo turno contro Houston).

Qui Raptors:

  • 4 partite, 4 quintetti diversi: Toronto in questa serie è sempre partita con un assetto nuovo, ma non è bastato.
  • Kyle Lowry ha saltato Gara 3 per infortunio dopo avere firmato, in Gara 2, la sua migliore prestazione al tiro in questi playoff. Il suo status per domenica sera è ancora incerto.
  • In Gara 3 Cory Joseph è partito per la prima volta in quintetto in una gara di Playoff, chiudendo con un pessimo 2/12 dal campo. Prima partita in quintetto nei playoff anche per PJ Tucker in Gara 4, autore di 14 punti e 12 rimbalzi.

Secondo turno Playoff NBA 2017: Western Conference

UTAH JAZZ (5) vs GOLDEN STATE WARRIORS (1): (0-4)

Gara 1: Golden State 106 – Utah 94

Vittoria abbastanza agevole per i Warriors, ancora senza coach Kerr, che hanno la meglio sui bassi ritmi imposti dai Jazz portando l’intero quintetto in doppia cifra (guidato dai 22 punti di Steph Curry). Per Utah 13 punti di Gobert e male Hayward: 4/15 al tiro per il leader dei Jazz.

Gara 2: Golden State 115 – Utah 104

Utah prova a rimanere attaccata ai Warriors per tutta la partita, ma Golden State vince agevolmente anche Gara 2 con un ottimo primo quarto e le 5 triple (per 21 punti) di Draymond Green. 25, 11 rimbalzi e 7 assist per Durant. In casa Jazz si riscatta Hayward, miglior realizzatore dell’incontro con 33 punti.

Gara 3: Utah 91 – Golden State 102

I Jazz giocano la migliore partita di serie, conducono pure di 9 nel terzo quarto e sono sopra nel punteggio fino all’inizio dell’ultimo quarto, ma i Warriors, trascinati da uno straordinario Durant (38 punti e 13 rimbalzi), vincono la settima partita consecutiva in questa postseason. Non basta ai Jazz l’intero starting five in doppia cifra (guidato dai 29 di Hayward e dai 21 + 15 rimbalzi di Gobert).

Gara 4: Utah 95 – Golden State 121

La terza tripla doppia in carriera ai Playoff di Draymond Green (17 punti, 10 rimbalzi, 11 assist) permette a Golden State di chiudere la seconda serie di fila sul 4-0 per la prima volta nella storia della franchigia. Ottima prova anche di Steph Curry (30 punti). Per Utah 25 punti di Hayward e 18 di Shelvin Mack, sostituto dell’infortunato George Hill.

Qui Warriors:

  • Nelle prime due gare, su 96 minuti, i Warriors sono stati in vantaggio per 94 minuti e 8 secondi. La striscia è durata fino al 119° minuto della serie, quando Utah si è portata sul 48-47 a fine secondo quarto di Gara 3.
  • Con la vittoria di Gara 4 sono 23 vittorie nelle ultime 24 partite per Golden State. L’unica sconfitta, incidentalmente, il 10 aprile proprio contro Utah.
  • In Gara 1 la Oracle Arena ha omaggiato la squadra del 2007, a 10 anni dai playoff del We Believe. L’unico reduce di quella squadra, Matt Barnes, ha giocato solo 19 minuti nella serie (non è entrato in Gara 3), con 1/3 dal campo, 3 rimbalzi e 3 assist.

Qui Jazz:

  • L’inizio fiacco (15 punti nei primi 12′, con 5/18 al tiro) dei Jazz in Gara 2 è costato carissimo, ma in Gara 4 è andata pure peggio: 6/25 nel primo periodo (per 17 punti).
  • In Gara 1 Utah ha provato a rimanere in partita grazie alla superiorità a rimbalzo, ribaltata in Gara 2 nonostante i 16 rimbalzi catturati da Rudy Gobert.
  • Gordon Hayward ha chiuso la serie tirando bene da 3 (4/7) e male da due (4/18), per un totale di 25 punti: è stata la sua ultima partita in maglia Jazz?

HOUSTON ROCKETS (3) vs SAN ANTONIO SPURS (2): (2-4)

Gara 1: San Antonio 99 – Houston 126

I Rockets volano con un primo tempo da 71 punti e il record di franchigia per il maggior numero di triple (segnate e tentate) in una gara di Playoff. 23 di Ariza, 20+10 rimbalzi per Capela; in casa Spurs solo Leonard con più di 11 punti segnati (21, ma con 5/14 al tiro), male Aldridge (2/7 al tiro in 25′).

Gara 2: San Antonio 121 – Houston 96

Si riscattano gli Spurs, con un primo tempo da 65 punti e un ultimo quarto da 33-13 nonostante il brutto infortunio di Tony Parker. 34, con 7 rimbalzi e 8 assist, per Kawhi Leonard. Per Houston male Harden (3/17 dal campo per 13 punti, con 7 rimbalzi e 10 assist).

Gara 3: Houston 92 – San Antonio 103

Patty Mills rimpiazza, almeno nei minuti, Tony Parker con 15 punti (ma 2/10 da 3) in 30′, ma Gara 3 è quella del riscatto di LaMarcus Aldridge: 26 punti per il giocatore texano. In casa Rockets Harden predica quasi nel deserto (43 punti), con solo Capela a dare un buon apporto (12 punti, 16 rimbalzi e 5 stoppate).

Gara 4: Houston 125 – San Antonio 104

Con sette giocatori in doppia cifra (guidati dai 28 di Harden e dai 22 di Eric Gordon) e 19 triple messe a segno (su 43 tentativi) Houston domina Gara 4 e porta la serie al meglio delle tre gare. Per i Rockets l’unica tegola è l’infortunio di Nené, che è fuori per il resto della stagione. In casa Spurs si salva Jonathon Simmons, miglior realizzatore di squadra con 17 punti.

Gara 5: San Antonio 110 – Houston 107 (OT)

Nonostante l’infortunio di Kawhi Leonard (22 punti e 15 rimbalzi), in panchina per tutto il supplementare, gli Spurs riescono a vincere la pivotal Gara 5 grazie anche a un vintage Manu Ginobili (12 punti), autore prima del canestro della parità nei tempi regolamentari e poi di una stoppata decisiva su James Harden (tripla doppia da 33 punti, ma 4/15 da 3 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Per San Antonio bene anche Mills (20 punti).

Gara 6: Houston 75 – San Antonio 114

Nonostante l’assenza di Kawhi Leonard, Houston resta in partita solo i primi 12′, con San Antonio che dilaga arrivando prima sul +19 all’intervallo e poi toccando anche il +42 nel finale di partita. Oltre ad un Aldridge inarrestabile (34+12), San Antonio può contare su un Jonathon Simmons da 18 punti (8/12 al tiro) che non fa rimpiangere Leonard. In casa Rockets c’é poco da salvare: James Harden firma la peggiore partita stagionale con 2/11 dal campo (per 10 punti), finendo pure la partita anzitempo per 6 falli.

Qui Spurs:

  • E’ la prima volta che, nella storia dei Playoff, una squadra vince una partita series-clincher con più di 25 punti di scarto senza schierare il proprio miglior realizzatore.
  • Avendo terminato la sua stagione in seguito al brutto infortunio in Gara 2, Tony Parker non è sceso in campo per una partita di Playoff degli Spurs per la prima volta dal 2001. Parker in Gara 2 era diventato il quarto giocatore della storia NBA (e primo straniero) con almeno 4000 punti e 1000 assist in carriera nei Playoff (dopo Jordan, Bryant e James).
  • I Spurs non subivano due sconfitte da più di 20 punti di scarto nella stessa serie di Playoff proprio da quel 2001 (Finali di Conference contro i Lakers).

Qui Rockets:

  • Prime due gare della serie da montagne russe, col +27 Rockets di Gara 1 cui ha fatto seguito il +25 Spurs di Gara 2. È la seconda volta nella storia dei Playoff NBA che le prime due gare di una serie terminano 1-1 con due vittorie da 25 o più punti di scarto, la prima dal 1973 (Finale dell’Est tra Boston e New York).
  • Per il secondo anno consecutivo Houston viene eliminata dai Playoff perdendo la partita decisiva con più di 30 punti di scarto.
  • La larga vittoria di Gara 4 ha segnato la prima serie della storia di Houston in cui i Rockets vincono almeno due partite con 20 o più punti di scarto.

Primo turno Playoff NBA 2017: Eastern Conference

CHICAGO BULLS (8) vs BOSTON CELTICS (1): (2-4)

Gara 1: Boston 102 – Chicago 106

Gara 2: Boston 97 – Chicago 111

Gara 3: Chicago 87 – Boston 104

Gara 4: Chicago 95 – Boston 104

Gara 5: Boston 108 – Chicago 97

Gara 6: Chicago 83 – Boston 105

Qui Celtics

  • In Gara 2 Boston è diventata la seconda numero 1 di sempre a iniziare una serie di primo turno 0-2. L’unico precedente risale al 1993, con i Phoenix Suns che rimontarono i Lakers 3-2 per poi spingersi fino alle Finali NBA. Come quei Suns Boston ha chiuso la serie non perdendo più neanche una partita.
  • In Gara 5 Boston è diventata la seconda squadra nella storia dei Playoff NBA a vincere una partita sbagliando almeno 30 tiri da tre punti. L’unico altro precedente risale a quest’anno: Houston in Gara 5 contro Oklahoma City.
  • Per la prima volta nella sua storia, Boston ha chiuso una serie di playoff vincendo una partita in trasferta con più di 20 punti di scarto.

Qui Bulls

  • In Regular Season i Bulls sono stati la prima squadra della NBA per punti da seconde opportunità (15,1 di media), concedendone solamente 11,9 di media (6° nella Lega). Nelle prime due gare della serie, i punti segnati sono stati 18,5, scesi a 17 nella sconfitta di Gara 3 e addirittura a 10 in Gara 4.
  • I Bulls, che hanno perso la quinta serie (su 5) giocata contro i Celtics nella loro storia, in Gara 6 hanno messo a referto più palle rubate (15) che assist (13).
  • Con Rajon Rondo in campo i Bulls hanno dominato questa serie, vincendo nettamente le prime due partite in casa Celtics. Perso il play ex Boston per infortunio, Chicago è crollata anche per la scarsezza di alternative dalla panchina (Hoiberg le ha provate tutte, e a parte la sfuriata di Canaan in Gara 4 nulla ha funzionato).

ATLANTA HAWKS (5) vs WASHINGTON WIZARDS (4): (2-4)

Gara 1: Washington 114 – Atlanta 107

Gara 2: Washington 109 – Atlanta 101

Gara 3: Atlanta 116 – Washington 98

Gara 4: Atlanta 111 – Washington 101

Gara 5: Washington 103 – Atlanta 99

Gara 6: Atlanta 99 – Washington 115

Qui Wizards

  • John Wall è il secondo giocatore nella storia della franchigia ad avere una serie playoff con almeno 100 punti e 50 assist; il primo a riuscirci fu Kevin Porter nel 1975, con i Wizards che ancora si chiamavano Bullets.
  • La riscrittura dei record di franchigia è continuata in Gara 6, dove Wall è prima diventato il quarto giocatore della storia NBA a chiudere una serie playoff con una partita da almeno 40 punti e 8 assist (dopo Jerry West, Gail Goodrich e Michael Jordan) e poi il secondo giocatore della storia di Washington (dopo Elvin Hayes nel 1975) ad avere due tempi da 20 punti ciascuno in una stessa partita di playoff: Wall ha infatti segnato 20 punti nel primo tempo e 22 nel secondo, di cui 19 nell’ultimo quarto.
  • Bradley Beal ha avuto una serie abbastanza altalenante, ma nei momenti decisivi è sempre venuto fuori: dopo i 16 punti nell’ultimo quarto di Gara 2, in Gara 6 ha firmato 31 punti che, uniti ai 42 punti di Wall, hanno reso questa partita la più prolifica di sempre per la coppia Wall-Beal. I quali sono anche diventati la prima coppia a firmare almeno 40 e 30 punti in una series-clinching game dai tempi di Jordan e Pippen nel 1993.

Qui Hawks

  • Dennis Schroeder ha firmato in Gara 5 una prestazione da 25 punti e 10 assist. E’ il primo giocatore degli Hawks a riuscirci dai tempi di Pete Maravich. In Gara 6 ha provato a tenere a galla gli Hawks, firmando 26 punti, ma è stata la stoppata subita da John Wall sul -3 che ha cambiato il momentum e sostanzialmente chiuso la serie per Atlanta..
  • Atlanta ha pareggiato i conti in Gara 4 con una grande prestazione di squadra: per la prima volta dal 1986 gli Hawks hanno visto sette giocatori andare in doppia cifra in una gara di Playoff.
  • Paul Millsap ha dominato Gara 3 dopo un’ottima Gara 2: è il primo giocatore della storia degli Hawks dal 1963 a registrare due partite di playoff con almeno 27 punti, 10 rimbalzi e 4 assist.

MILWAUKEE BUCKS (6) vs TORONTO RAPTORS (3): (2-4)

Gara 1: Toronto 83 – Milwaukee 97

Gara 2: Toronto 106 – Milwaukee 100

Gara 3: Milwaukee 104 – Toronto 77

Gara 4: Milwaukee 76 – Toronto 87

Gara 5: Toronto 118 – Milwaukee 93

Gara 6: Milwaukee 99 – Toronto 102

Qui Raptors

  • Lo 0/8 dal campo di DeMar DeRozan in Gara 3 è la peggiore prestazione della storia dei Playoff NBA per un giocatore da almeno 25 punti di media in Regular Season. Il numero 10 dei Raptors si è decisamente rifatto in Gara 4, trascinando Toronto grazie alla sua nona partita di playoff in carriera con oltre 30 punti a referto (i canadesi hanno vinto le ultime 6 partite di postseason in cui DeRozan ha segnato almeno 30 punti, l’ultima sconfitta risale al 2014 contro Washington).
  • Dwane Casey ha provato a “risolvere” il problema Valanciunas partendo con l’inedito quintetto Ibaka-Carroll-Powell-DeRozan-Lowry, mai visto a livello di Regular Season in questa stagione. La mossa ha agevolato l’ingresso nella serie del lungo lituano, molto più a suo agio nel confronto diretto con Greg Monroe.
  • Toronto ha chiuso la serie in Gara 6 vincendo in trasferta. E’ solo la seconda volta nella storia della franchigia che i Raptors sono stati in grado di chiudere una serie con una vittoria in trasferta. L’unico precedente risaliva al primo turno del 2001 contro i New York Knicks.

Qui Bucks

  • Con la sconfitta di Gara 4, Milwaukee ha perso le ultime 6 partite di playoff da una situazione di vantaggio nella serie. L’ultima vittoria risale alla Semifinale di Conference del 2001 contro i Charlotte Hornets.
  • Dopo tre partite d’alto livello, Giannis Antetokounmpo è incappato in una prestazione decisamente sotto le attese in Gara 4: solo 14 punti con 6/19 dal campo, e addirittura 0/7 nel secondo tempo; in Gara 5 The Greek Freak ha dominato nel secondo quarto, chiudendo con 30 punti alla fine. Sono venuti meno gli altri (il resto dei Bucks ha tirato 9/26 dal campo nel terzo e quarto periodo).
  • I Bucks in Gara 6 hanno rimontato da -25 a fine terzo quarto, arrivando ad un passo dal forzare la decisiva Gara 7. Milwaukee non vince una serie playoff dalla sopracitata Semifinale di Conference del 2001.

INDIANA PACERS (7) vs CLEVELAND CAVALIERS (2): (0-4)

Gara 1: Cleveland 109 – Indiana 108

Gara 2: Cleveland 117 – Indiana 111

Gara 3: Indiana 114 – Cleveland 119

Gara 4: Indiana 102 – Cleveland 106

Qui Cavs

  • Con questa serie, sono 21 le partite consecutive vinte da una squadra di LeBron James al primo turno dei playoff (ultima sconfitta in G4 del 2012, Knicks-Heat). In Gara 3 ha pareggiato il record NBA di Elgin Baylor e Michael Jordan di 8 partite in trasferta ai playoff con almeno 40 punti segnati. James ha anche battuto il record di Tim Duncan per il maggior numero di serie best-of-7 vinte 4-0, portandosi a 10 serie in carriera.
  • Cleveland ha vinto la partita nell’ultimo quarto con il quintetto Frye-James-Korver-Shumpert-Deron Williams che ha guidato la rimonta e con Kyrie Irving che ha guardato tutti gli ultimi 12′ dalla panchina. Dimostrazione che Tyronn Lue sa essere in grado di non guardare in faccia a nessuno.
  • I 16 punti di scarto in 4 partite pareggiano il record NBA per il minor scarto complessivo in una serie terminata 4-0, un qualcosa che non succedeva dalle Finali NBA 1975.

Qui Pacers

  • Nessuno nella storia NBA aveva dilapidato un vantaggio di 25 punti all’intervallo di una gara di Playoff. Frutto di una ripresa da 13/51 dal campo, 9/36 per i giocatori che non hanno scritto “George” sulla maglia.
  • Con Gara 4, Paul George è 2/32 in carriera nei tiri per pareggiare o per passare in vantaggio negli ultimi 15 secondi di una partita.
  • Lance Stephenson ha avuto un buon impatto sulla serie in Gara 1, giocando la sua miglior partita dal ritorno in maglia Pacers. Impatto subito perso con una Gara 2 in cui il giocatore dei Cavs marcato da Born Ready abbia tirato 9 su 13 dal campo e 5 su 7 da tre punti, e con una Gara 3 da -73.3 di Net Rating nella ripresa.

Primo turno Playoff NBA 2017: Western Conference

PORTLAND TRAIL BLAZERS (8) vs GOLDEN STATE WARRIORS (1): (0-4)

Gara 1: Golden State 121 – Portland 109

Gara 2: Golden State 110 – Portland 81

Gara 3: Portland 113 – Golden State 119

Gara 4: Portland 103 – Golden State 128

Qui Warriors

  • Gara 4 è stato un totale dominio da parte dei Warriors, dedicato a coach Kerr. I 45 punti segnati nel primo quarto pareggiano il record NBA per il maggior numero di punti segnati nel primo quarto di una partita di Playoff NBA. Paradossalmente, l’ultima squadra a segnare 45 punti in un primo quarto di playoff fu Houston nel 2015, proprio contro Golden State
  • JaVale McGee ha saputo far fruttare il poco tempo trascorso sul parquet.
  • In Gara 3 i Warriors hanno vinto rimontando da -13 all’intervallo. È solo la seconda volta nella storia della franchigia che Golden State vince una partita di playoff dopo essere stata sotto di più di 12 punti dopo i primi 24′: l’unico precedente, fino a Gara 3, era stato in Gara 1 delle Finali NBA 1975.

Qui Blazers

  • 27 punti nel primo tempo di Gara 1 (record di franchigia ai playoff) con 83.3% di eFG; 0 punti con 0/7 dal campo nel primo tempo di Gara 4: CJ McCollum non ha finito la serie come l’aveva iniziata.
  • Defensive Rating dei Blazers nei 9 minuti in cui Damian Lillard non ha visto il campo in Gara 1: 147.8; in Gara 2, invece, nei 30′ di Lillard in campo i Blazers hanno registrato un incredibile 53.8 di Offensive Rating.
  • Cosa salvare di questa serie per Portland? Il loro account Twitter.

 UTAH JAZZ (5) vs LOS ANGELES CLIPPERS (4): (4-3)

Gara 1: Los Angeles 95 – Utah 97

Gara 2: Los Angeles 99 – Utah 91

Gara 3: Utah 106 – Los Angeles 111

Gara 4: Utah 105 – Los Angeles 98

Gara 5: Los Angeles 92 – Utah 96

Gara 6: Utah 93 – Los Angeles 98

Gara 7: Los Angeles 91 – Utah 104

Qui Clippers

  • Chris Paul ha tenuto in vita i Clippers in Gara 6 segnando o assistendo 48 punti dei 98 di squadra. Il momento più alto di una serie che Point God sta indubbiamente giocando da MVP.
  • Con la serie persa contro Utah sono 5 le serie consecutive perse dai Clippers da una situazione di vantaggio nella serie, un record NBA.
  • I Clippers hanno confermato la loro allergia alle Gare 5 di Playoff: adesso sono 1-11 nelle serie in cui si è arrivati alla quinta gara dopo un 2-2 nelle prime quattro. L’unica vittoria risale al primo turno dei playoff 2014 contro i Golden State Warriors.

Qui Jazz

  • Rudy Gobert ha sostanzialmente saltato i primi tre episodi della serie, tornando alla grande in Gara 4 e Gara 5. In Gara 6 c’é stato un attimo di paura per una scavigliata, e in Gara 7 è stato fortemente limitato dai falli (solo 13′ in campo), ma Utah ha dominato la contesa grazie all’impatto dalla panchina di Favors (doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi).
  • In Gara 1 Joe Johnson ha deciso la partita con l’ottavo buzzer beater in 10 anni (nessuno come lui in questo periodo) e una solidissima prestazione da 21 punti in 31 minuti, in Gara 4 Iso-Joe ha firmato la migliore prestazione al tiro in carriera nei playoff, oltre ad aver outscored i Clippers 13-11 negli ultimi sette minuti di partita. In Gara 6 Johnson ha invece sbagliato la tripla del pareggio, arrivata dopo un paio di errori rocamboleschi dei Clippers.
  • Tra Gara 3 e Gara 5 Gordon Hayward, tirando 23/40 dal campo (nonostante l’intossicazione alimentare di Gara 4), ha superato il totale delle prime 6 gare in carriera ai Playoff (quattro nei playoff 2012 e le prime due di questa serie), periodo in cui ha tirato 18/66 dal campo. Hayward ha giocato bene anche in Gara 6, quando con 7 punti di fila nelle fasi finali dell’ultimo quarto ha riaperto la partita per Utah, ma non è bastato.

OKLAHOMA CITY THUNDER (6) vs HOUSTON ROCKETS (3): (1-4)

Gara 1: Houston 118 – Oklahoma City 87

Gara 2: Houston 115 – Oklahoma City 111

Gara 3: Oklahoma City 115 – Houston 113

Gara 4: Oklahoma City 109 – Houston 113

Gara 5: Houston 105 – Oklahoma City 99

Qui Rockets

  • In Gara 4 Nené, tirando 12/12 dal campo (per 28 punti totali), ha pareggiato il record NBA per il maggior numero di canestri segnati senza errori in una partita di Playoff. E’ anche il secondo giocatore di sempre a firmare una partita di post season con almeno 20 punti, 10 rimbalzi e il 100% dal campo (dopo Wilt Chamberlain).
  • Per la seconda volta in stagione (e decima in carriera) in Gara 2 James Harden ha tirato 20 o più tiri liberi in una partita. Nell’unico precedente stagionale, Houston aveva perso.
  • Nei quarti periodi della serie Houston è stata +50 su Oklahoma City. E’ il differenziale più ampio degli ultimi 20 anni di playoff.

Qui Thunder

  • Russell Westbrook è il terzo giocatore della storia NBA a chiudere una postseason con una tripla doppia di media, dopo Oscar Robertson e Jason Kidd.
  • Nella Gara 3 del rilancio, Westbrook è diventato il secondo giocatore della storia NBA a segnare almeno 30 punti in due partite consecutive, con tripla doppia a referto, di playoff. Il primo? Oscar Robertson; in Gara 4 le triple doppie consecutive sono diventate tre, utili per diventare il primo giocatore a raggiungere tale traguardo in una sola serie e a portarsi a -1 dal record di triple doppie consecutive in partite di playoff, firmato da Wilt Chamberlain nel 1967.
  • Dopo un’ottima Gara 1 dal punto di vista offensivo e due splendide partite in Oklahoma dal punto di vista difensivo, i problemi di Andre Robertson dalla lunetta hanno contribuito alla sconfitta dei Thunder in Gara 4. Dopo una Regular Season in cui è stato il penultimo giocatore NBA per percentuale ai liberi, ha chiuso con 3/21 ai tiri liberi, incluso un 2/12 nel quarto episodio della serie, numero inflazionato dai falli intenzionali subiti negli ultimi 4′ di partita.

MEMPHIS GRIZZLIES vs SAN ANTONIO SPURS: (2-4)

Gara 1: San Antonio 111 – Memphis 82

Gara 2: San Antonio 96 – Memphis 82

Gara 3: Memphis 105 – San Antonio 94

Gara 4: Memphis 110 – San Antonio 108 (OT)

Gara 5: San Antonio 116 – Memphis 103

Gara 6: Memphis 96 – San Antonio 103

Qui Spurs

  • Kawhi Leonard ha chiuso la serie con 31.2 punti di media. In 75 partite di playoff prima di questa stagione era andato solo due volte oltre i 31 punti segnati in una partita: Gara 3 del 2015 contro i Clippers e sempre Gara 3, ma del 2016, contro Memphis.
  • In Gara 2 Kawhi ha ritoccato il suo career high ai playoff segnando 37 punti (poi superato in Gara 4); il suo 19/19 ai tiri liberi è la terza migliore prestazione di sempre ai playoff dalla lunetta dopo il 24/24 di Nowitzki nel 2011 e il 21/21 di Paul Pierce nel 2003. Leonard ha chiuso la serie tirando 59/61 dalla lunetta.
  • Manu Ginobili è diventato in Gara 3 il secondo international della storia a giocare almeno 200 partite di Playoff, dopo Tony Parker. Traguardo “festeggiato” da entrambi con una pessima Gara 3 da 0/6 dal campo, 2 rimbalzi e 2 assist in 29 minuti in due; da allora però i due si sono ripresi. L’argentino ha rotto l’incantesimo segnando 10 punti in Gara 5, il francobelga ha firmato, in Gara 6, la migliore prestazione al tiro della sua carriera ai playoff (11/14 dal campo, 78.6% al tiro).

Qui Memphis

  • Il game-winner, arrivato a coronamento della prima partita finita all’overtime in questi playoff, di Marc Gasol è stato il primo go-ahead field goal della storia dei Memphis Grizzlies ai playoff.
  • I big three dei Grizzlies (Gasol, Randolph, Conley) in Gara 3 sono stati il primo trio a segnare 20 punti a testa in questa stagione contro San Antonio e il primo in assoluto a farlo da Gara 4 delle Finali NBA 2013.
  • Nelle prime 5 gare della serie il lavoro di Mike Conley su Parker era stato eccellente: il play ex Ohio State ha tenuto il diretto avversario a un misero 9/27 al tiro in 5 partite. In Gara 6 Parker ha tirato 7/8 dal campo quando marcato dal play dei Grizzlies.

CONDIVIDI
Exit mobile version