Come stanno andando le NBA Finals 201729 min read

2 Giugno 2017 Uncategorized -

Come stanno andando le NBA Finals 201729 min read

Reading Time: 24 minutes

Primo turno Playoff NBA 2017: Eastern Conference

CHICAGO BULLS (8) vs BOSTON CELTICS (1): (2-4)

Gara 1: Boston 102 – Chicago 106

Gara 2: Boston 97 – Chicago 111

Gara 3: Chicago 87 – Boston 104

Gara 4: Chicago 95 – Boston 104

Gara 5: Boston 108 – Chicago 97

Gara 6: Chicago 83 – Boston 105

Qui Celtics

  • In Gara 2 Boston è diventata la seconda numero 1 di sempre a iniziare una serie di primo turno 0-2. L’unico precedente risale al 1993, con i Phoenix Suns che rimontarono i Lakers 3-2 per poi spingersi fino alle Finali NBA. Come quei Suns Boston ha chiuso la serie non perdendo più neanche una partita.
  • In Gara 5 Boston è diventata la seconda squadra nella storia dei Playoff NBA a vincere una partita sbagliando almeno 30 tiri da tre punti. L’unico altro precedente risale a quest’anno: Houston in Gara 5 contro Oklahoma City.
  • Per la prima volta nella sua storia, Boston ha chiuso una serie di playoff vincendo una partita in trasferta con più di 20 punti di scarto.

Qui Bulls

  • In Regular Season i Bulls sono stati la prima squadra della NBA per punti da seconde opportunità (15,1 di media), concedendone solamente 11,9 di media (6° nella Lega). Nelle prime due gare della serie, i punti segnati sono stati 18,5, scesi a 17 nella sconfitta di Gara 3 e addirittura a 10 in Gara 4.
  • I Bulls, che hanno perso la quinta serie (su 5) giocata contro i Celtics nella loro storia, in Gara 6 hanno messo a referto più palle rubate (15) che assist (13).
  • Con Rajon Rondo in campo i Bulls hanno dominato questa serie, vincendo nettamente le prime due partite in casa Celtics. Perso il play ex Boston per infortunio, Chicago è crollata anche per la scarsezza di alternative dalla panchina (Hoiberg le ha provate tutte, e a parte la sfuriata di Canaan in Gara 4 nulla ha funzionato).

ATLANTA HAWKS (5) vs WASHINGTON WIZARDS (4): (2-4)

Gara 1: Washington 114 – Atlanta 107

Gara 2: Washington 109 – Atlanta 101

Gara 3: Atlanta 116 – Washington 98

Gara 4: Atlanta 111 – Washington 101

Gara 5: Washington 103 – Atlanta 99

Gara 6: Atlanta 99 – Washington 115

Qui Wizards

  • John Wall è il secondo giocatore nella storia della franchigia ad avere una serie playoff con almeno 100 punti e 50 assist; il primo a riuscirci fu Kevin Porter nel 1975, con i Wizards che ancora si chiamavano Bullets.
  • La riscrittura dei record di franchigia è continuata in Gara 6, dove Wall è prima diventato il quarto giocatore della storia NBA a chiudere una serie playoff con una partita da almeno 40 punti e 8 assist (dopo Jerry West, Gail Goodrich e Michael Jordan) e poi il secondo giocatore della storia di Washington (dopo Elvin Hayes nel 1975) ad avere due tempi da 20 punti ciascuno in una stessa partita di playoff: Wall ha infatti segnato 20 punti nel primo tempo e 22 nel secondo, di cui 19 nell’ultimo quarto.
  • Bradley Beal ha avuto una serie abbastanza altalenante, ma nei momenti decisivi è sempre venuto fuori: dopo i 16 punti nell’ultimo quarto di Gara 2, in Gara 6 ha firmato 31 punti che, uniti ai 42 punti di Wall, hanno reso questa partita la più prolifica di sempre per la coppia Wall-Beal. I quali sono anche diventati la prima coppia a firmare almeno 40 e 30 punti in una series-clinching game dai tempi di Jordan e Pippen nel 1993.

Qui Hawks

  • Dennis Schroeder ha firmato in Gara 5 una prestazione da 25 punti e 10 assist. E’ il primo giocatore degli Hawks a riuscirci dai tempi di Pete Maravich. In Gara 6 ha provato a tenere a galla gli Hawks, firmando 26 punti, ma è stata la stoppata subita da John Wall sul -3 che ha cambiato il momentum e sostanzialmente chiuso la serie per Atlanta..
  • Atlanta ha pareggiato i conti in Gara 4 con una grande prestazione di squadra: per la prima volta dal 1986 gli Hawks hanno visto sette giocatori andare in doppia cifra in una gara di Playoff.
  • Paul Millsap ha dominato Gara 3 dopo un’ottima Gara 2: è il primo giocatore della storia degli Hawks dal 1963 a registrare due partite di playoff con almeno 27 punti, 10 rimbalzi e 4 assist.

MILWAUKEE BUCKS (6) vs TORONTO RAPTORS (3): (2-4)

Gara 1: Toronto 83 – Milwaukee 97

Gara 2: Toronto 106 – Milwaukee 100

Gara 3: Milwaukee 104 – Toronto 77

Gara 4: Milwaukee 76 – Toronto 87

Gara 5: Toronto 118 – Milwaukee 93

Gara 6: Milwaukee 99 – Toronto 102

Qui Raptors

  • Lo 0/8 dal campo di DeMar DeRozan in Gara 3 è la peggiore prestazione della storia dei Playoff NBA per un giocatore da almeno 25 punti di media in Regular Season. Il numero 10 dei Raptors si è decisamente rifatto in Gara 4, trascinando Toronto grazie alla sua nona partita di playoff in carriera con oltre 30 punti a referto (i canadesi hanno vinto le ultime 6 partite di postseason in cui DeRozan ha segnato almeno 30 punti, l’ultima sconfitta risale al 2014 contro Washington).
  • Dwane Casey ha provato a “risolvere” il problema Valanciunas partendo con l’inedito quintetto Ibaka-Carroll-Powell-DeRozan-Lowry, mai visto a livello di Regular Season in questa stagione. La mossa ha agevolato l’ingresso nella serie del lungo lituano, molto più a suo agio nel confronto diretto con Greg Monroe.
  • Toronto ha chiuso la serie in Gara 6 vincendo in trasferta. E’ solo la seconda volta nella storia della franchigia che i Raptors sono stati in grado di chiudere una serie con una vittoria in trasferta. L’unico precedente risaliva al primo turno del 2001 contro i New York Knicks.

Qui Bucks

  • Con la sconfitta di Gara 4, Milwaukee ha perso le ultime 6 partite di playoff da una situazione di vantaggio nella serie. L’ultima vittoria risale alla Semifinale di Conference del 2001 contro i Charlotte Hornets.
  • Dopo tre partite d’alto livello, Giannis Antetokounmpo è incappato in una prestazione decisamente sotto le attese in Gara 4: solo 14 punti con 6/19 dal campo, e addirittura 0/7 nel secondo tempo; in Gara 5 The Greek Freak ha dominato nel secondo quarto, chiudendo con 30 punti alla fine. Sono venuti meno gli altri (il resto dei Bucks ha tirato 9/26 dal campo nel terzo e quarto periodo).
  • I Bucks in Gara 6 hanno rimontato da -25 a fine terzo quarto, arrivando ad un passo dal forzare la decisiva Gara 7. Milwaukee non vince una serie playoff dalla sopracitata Semifinale di Conference del 2001.

INDIANA PACERS (7) vs CLEVELAND CAVALIERS (2): (0-4)

Gara 1: Cleveland 109 – Indiana 108

Gara 2: Cleveland 117 – Indiana 111

Gara 3: Indiana 114 – Cleveland 119

Gara 4: Indiana 102 – Cleveland 106

Qui Cavs

  • Con questa serie, sono 21 le partite consecutive vinte da una squadra di LeBron James al primo turno dei playoff (ultima sconfitta in G4 del 2012, Knicks-Heat). In Gara 3 ha pareggiato il record NBA di Elgin Baylor e Michael Jordan di 8 partite in trasferta ai playoff con almeno 40 punti segnati. James ha anche battuto il record di Tim Duncan per il maggior numero di serie best-of-7 vinte 4-0, portandosi a 10 serie in carriera.
  • Cleveland ha vinto la partita nell’ultimo quarto con il quintetto Frye-James-Korver-Shumpert-Deron Williams che ha guidato la rimonta e con Kyrie Irving che ha guardato tutti gli ultimi 12′ dalla panchina. Dimostrazione che Tyronn Lue sa essere in grado di non guardare in faccia a nessuno.
  • I 16 punti di scarto in 4 partite pareggiano il record NBA per il minor scarto complessivo in una serie terminata 4-0, un qualcosa che non succedeva dalle Finali NBA 1975.

Qui Pacers

  • Nessuno nella storia NBA aveva dilapidato un vantaggio di 25 punti all’intervallo di una gara di Playoff. Frutto di una ripresa da 13/51 dal campo, 9/36 per i giocatori che non hanno scritto “George” sulla maglia.
  • Con Gara 4, Paul George è 2/32 in carriera nei tiri per pareggiare o per passare in vantaggio negli ultimi 15 secondi di una partita.
  • Lance Stephenson ha avuto un buon impatto sulla serie in Gara 1, giocando la sua miglior partita dal ritorno in maglia Pacers. Impatto subito perso con una Gara 2 in cui il giocatore dei Cavs marcato da Born Ready abbia tirato 9 su 13 dal campo e 5 su 7 da tre punti, e con una Gara 3 da -73.3 di Net Rating nella ripresa.

Primo turno Playoff NBA 2017: Western Conference

PORTLAND TRAIL BLAZERS (8) vs GOLDEN STATE WARRIORS (1): (0-4)

Gara 1: Golden State 121 – Portland 109

Gara 2: Golden State 110 – Portland 81

Gara 3: Portland 113 – Golden State 119

Gara 4: Portland 103 – Golden State 128

Qui Warriors

  • Gara 4 è stato un totale dominio da parte dei Warriors, dedicato a coach Kerr. I 45 punti segnati nel primo quarto pareggiano il record NBA per il maggior numero di punti segnati nel primo quarto di una partita di Playoff NBA. Paradossalmente, l’ultima squadra a segnare 45 punti in un primo quarto di playoff fu Houston nel 2015, proprio contro Golden State
  • JaVale McGee ha saputo far fruttare il poco tempo trascorso sul parquet.
  • In Gara 3 i Warriors hanno vinto rimontando da -13 all’intervallo. È solo la seconda volta nella storia della franchigia che Golden State vince una partita di playoff dopo essere stata sotto di più di 12 punti dopo i primi 24′: l’unico precedente, fino a Gara 3, era stato in Gara 1 delle Finali NBA 1975.

Qui Blazers

  • 27 punti nel primo tempo di Gara 1 (record di franchigia ai playoff) con 83.3% di eFG; 0 punti con 0/7 dal campo nel primo tempo di Gara 4: CJ McCollum non ha finito la serie come l’aveva iniziata.
  • Defensive Rating dei Blazers nei 9 minuti in cui Damian Lillard non ha visto il campo in Gara 1: 147.8; in Gara 2, invece, nei 30′ di Lillard in campo i Blazers hanno registrato un incredibile 53.8 di Offensive Rating.
  • Cosa salvare di questa serie per Portland? Il loro account Twitter.

 UTAH JAZZ (5) vs LOS ANGELES CLIPPERS (4): (4-3)

Gara 1: Los Angeles 95 – Utah 97

Gara 2: Los Angeles 99 – Utah 91

Gara 3: Utah 106 – Los Angeles 111

Gara 4: Utah 105 – Los Angeles 98

Gara 5: Los Angeles 92 – Utah 96

Gara 6: Utah 93 – Los Angeles 98

Gara 7: Los Angeles 91 – Utah 104

Qui Clippers

  • Chris Paul ha tenuto in vita i Clippers in Gara 6 segnando o assistendo 48 punti dei 98 di squadra. Il momento più alto di una serie che Point God sta indubbiamente giocando da MVP.
  • Con la serie persa contro Utah sono 5 le serie consecutive perse dai Clippers da una situazione di vantaggio nella serie, un record NBA.
  • I Clippers hanno confermato la loro allergia alle Gare 5 di Playoff: adesso sono 1-11 nelle serie in cui si è arrivati alla quinta gara dopo un 2-2 nelle prime quattro. L’unica vittoria risale al primo turno dei playoff 2014 contro i Golden State Warriors.

Qui Jazz

  • Rudy Gobert ha sostanzialmente saltato i primi tre episodi della serie, tornando alla grande in Gara 4 e Gara 5. In Gara 6 c’é stato un attimo di paura per una scavigliata, e in Gara 7 è stato fortemente limitato dai falli (solo 13′ in campo), ma Utah ha dominato la contesa grazie all’impatto dalla panchina di Favors (doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi).
  • In Gara 1 Joe Johnson ha deciso la partita con l’ottavo buzzer beater in 10 anni (nessuno come lui in questo periodo) e una solidissima prestazione da 21 punti in 31 minuti, in Gara 4 Iso-Joe ha firmato la migliore prestazione al tiro in carriera nei playoff, oltre ad aver outscored i Clippers 13-11 negli ultimi sette minuti di partita. In Gara 6 Johnson ha invece sbagliato la tripla del pareggio, arrivata dopo un paio di errori rocamboleschi dei Clippers.
  • Tra Gara 3 e Gara 5 Gordon Hayward, tirando 23/40 dal campo (nonostante l’intossicazione alimentare di Gara 4), ha superato il totale delle prime 6 gare in carriera ai Playoff (quattro nei playoff 2012 e le prime due di questa serie), periodo in cui ha tirato 18/66 dal campo. Hayward ha giocato bene anche in Gara 6, quando con 7 punti di fila nelle fasi finali dell’ultimo quarto ha riaperto la partita per Utah, ma non è bastato.

OKLAHOMA CITY THUNDER (6) vs HOUSTON ROCKETS (3): (1-4)

Gara 1: Houston 118 – Oklahoma City 87

Gara 2: Houston 115 – Oklahoma City 111

Gara 3: Oklahoma City 115 – Houston 113

Gara 4: Oklahoma City 109 – Houston 113

Gara 5: Houston 105 – Oklahoma City 99

Qui Rockets

  • In Gara 4 Nené, tirando 12/12 dal campo (per 28 punti totali), ha pareggiato il record NBA per il maggior numero di canestri segnati senza errori in una partita di Playoff. E’ anche il secondo giocatore di sempre a firmare una partita di post season con almeno 20 punti, 10 rimbalzi e il 100% dal campo (dopo Wilt Chamberlain).
  • Per la seconda volta in stagione (e decima in carriera) in Gara 2 James Harden ha tirato 20 o più tiri liberi in una partita. Nell’unico precedente stagionale, Houston aveva perso.
  • Nei quarti periodi della serie Houston è stata +50 su Oklahoma City. E’ il differenziale più ampio degli ultimi 20 anni di playoff.

Qui Thunder

  • Russell Westbrook è il terzo giocatore della storia NBA a chiudere una postseason con una tripla doppia di media, dopo Oscar Robertson e Jason Kidd.
  • Nella Gara 3 del rilancio, Westbrook è diventato il secondo giocatore della storia NBA a segnare almeno 30 punti in due partite consecutive, con tripla doppia a referto, di playoff. Il primo? Oscar Robertson; in Gara 4 le triple doppie consecutive sono diventate tre, utili per diventare il primo giocatore a raggiungere tale traguardo in una sola serie e a portarsi a -1 dal record di triple doppie consecutive in partite di playoff, firmato da Wilt Chamberlain nel 1967.
  • Dopo un’ottima Gara 1 dal punto di vista offensivo e due splendide partite in Oklahoma dal punto di vista difensivo, i problemi di Andre Robertson dalla lunetta hanno contribuito alla sconfitta dei Thunder in Gara 4. Dopo una Regular Season in cui è stato il penultimo giocatore NBA per percentuale ai liberi, ha chiuso con 3/21 ai tiri liberi, incluso un 2/12 nel quarto episodio della serie, numero inflazionato dai falli intenzionali subiti negli ultimi 4′ di partita.

MEMPHIS GRIZZLIES vs SAN ANTONIO SPURS: (2-4)

Gara 1: San Antonio 111 – Memphis 82

Gara 2: San Antonio 96 – Memphis 82

Gara 3: Memphis 105 – San Antonio 94

Gara 4: Memphis 110 – San Antonio 108 (OT)

Gara 5: San Antonio 116 – Memphis 103

Gara 6: Memphis 96 – San Antonio 103

Qui Spurs

  • Kawhi Leonard ha chiuso la serie con 31.2 punti di media. In 75 partite di playoff prima di questa stagione era andato solo due volte oltre i 31 punti segnati in una partita: Gara 3 del 2015 contro i Clippers e sempre Gara 3, ma del 2016, contro Memphis.
  • In Gara 2 Kawhi ha ritoccato il suo career high ai playoff segnando 37 punti (poi superato in Gara 4); il suo 19/19 ai tiri liberi è la terza migliore prestazione di sempre ai playoff dalla lunetta dopo il 24/24 di Nowitzki nel 2011 e il 21/21 di Paul Pierce nel 2003. Leonard ha chiuso la serie tirando 59/61 dalla lunetta.
  • Manu Ginobili è diventato in Gara 3 il secondo international della storia a giocare almeno 200 partite di Playoff, dopo Tony Parker. Traguardo “festeggiato” da entrambi con una pessima Gara 3 da 0/6 dal campo, 2 rimbalzi e 2 assist in 29 minuti in due; da allora però i due si sono ripresi. L’argentino ha rotto l’incantesimo segnando 10 punti in Gara 5, il francobelga ha firmato, in Gara 6, la migliore prestazione al tiro della sua carriera ai playoff (11/14 dal campo, 78.6% al tiro).

Qui Memphis

  • Il game-winner, arrivato a coronamento della prima partita finita all’overtime in questi playoff, di Marc Gasol è stato il primo go-ahead field goal della storia dei Memphis Grizzlies ai playoff.
  • I big three dei Grizzlies (Gasol, Randolph, Conley) in Gara 3 sono stati il primo trio a segnare 20 punti a testa in questa stagione contro San Antonio e il primo in assoluto a farlo da Gara 4 delle Finali NBA 2013.
  • Nelle prime 5 gare della serie il lavoro di Mike Conley su Parker era stato eccellente: il play ex Ohio State ha tenuto il diretto avversario a un misero 9/27 al tiro in 5 partite. In Gara 6 Parker ha tirato 7/8 dal campo quando marcato dal play dei Grizzlies.

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Nato a Palermo nel 1992 e cresciuto in Uruguay a Montevideo, una vita universitaria tra Milano e Londra. Dopo un Master in Media cerco di farmi strada nel mondo dei miei sogni e divido la giornata tra l’NBA, Netflix e il viaggiare con la fantasia. Manu Ginobili è il mio eroe, ed Emma Watson ha cambiato la mia vita. Sogno di fare il giornalista sportivo da quando credevo ancora a Babbo Natale, e a volte mi chiedo se non fosse stato meglio sognare di fare il calciatore.
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