(Continua su Le Nius la rubrica musicale I meravigliosi dischi di Annalì. Dopo il Trio Gazzè Fabi Silvestri e Caparezza, oggi è la volta di Lana Del Rey: il 20 maggio esce Ultraviolence, il nuovo album)
Dicono che basti un po’ di barba incolta e capelli spettinati per guadagnare il titolo di “mio cantante preferito”. Non è vero. Dicono ancora: bisogna, prima di tutto, che facciano canzoni decisamente poco allegre.
– “Dai, ti piace anche una che dice di esser nata per morire” – la botta finale.
Si parlava di Elizabeth Woolridge Grant, cantautrice ma anche modella statunitense, che tutti voi conoscete come Lana Del Rey.
Fino a poco tempo fa e per molto tempo, grazie a Summartime Sadness (in versione remixata e non) la sua voce era ovunque: dalle dieci alle quindici volte al dì su MTV, alle radio, nei negozi, nelle discoteche, in autobus, in palestra.
Cantante fuori dal comune e fuori dal tempo, definita “una versione gangsta di NancySinatra”, Lana è inoltre famosa per la verve incontenibile e la voglia di vivere che trasuda dai suoi versi: Born to die, album d’esordio pubblicato nel 2007, era stato definito dal Rolling Stone “un disco noioso e triste”. E sulla definizione di “triste”, anche limitandosi solo al titolo, non ci piove. Ma forse noioso non è proprio il giusto attributo per un disco che ha venduto oltre 6 milioni di copie nel mondo.
Insomma, Lana è una che piace e non solo alle ragazze e ai ragazzi con scarsa autostima e sociopatie varie. Il 20 Maggio uscirà Ultraviolence il nuovo album preceduto questa settimana dal video di West Coast: un brano vagamente ipnotizzante, un po’ più dark e rock del solito, risultato della stretta e -a loro dire- difficile collaborazione con Dan Auerbach, frontman dei Black Keys.
Ennesimo colpo vincente per Lana: negli States nessuna delle sue canzoni aveva mai venduto così tanto (ancora una volta in versione remixata e non).
A maggior ragione quindi l’album si fa attesissimo e decisivo: dovrà riuscire a convincere il pubblico e la critica, confermare le attenzioni e le vendite e ribadire ai più scettici la sua presenza sotto le luci della ribalta.
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