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In realtà abbiamo già parlato di meringa nella ricetta della Pavlova, la cui base è una larga meringa croccante. Voglio andare un po’ oltre e vedere le varie possibilità di cottura delle meringhe casalinghe, i vari tipi e i gusti possibili, svelando qualche trucchetto per farle senza errori che mi ha aiutato in passato.
Pocket Nius: da sapere in breve
1. Con la ricetta base delle meringhe potete fare diversi dolci: potete servirle così come sono, decorare delle torte, preparare dei semifreddi di gelato, dei biscotti senza burro e glutine o preparare la classica Pavlova, una torta di meringa.
- Ci sono alcune accortezze tecniche da tenere a mente che riguardano le dosi e il tipo di zucchero (semola o a velo), la temperatura e i tempi di cottura a seconda del risultato che si desidera ottenere. Meringhe più croccanti e asciutte, meno croccanti e più morbide al centro e umide.
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Il tipo di ricetta in seguito è quella della ‘meringa alla francese’, in cui c’è un rapporto di (circa) 1:2 tra peso degli albumi e zucchero (per esempio: 90 grammi albumi-160 zucchero).
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Per stabilizzare le meringhe (quindi ottenere una spuma soda e bianca) si può aggiungere il cremor tartaro in piccolissime quantità mentre si monta. Oppure, si possono aggiungere delle gocce di limone che contribuiranno anche a rendere la meringa finale bella lucida e bianca.
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Ricordate che un metodo di preparazione è quello di iniziare a montare gli albumi senza zucchero e aggiungere lo zucchero un po’ alla volta, fino a quando non si sarà formato una spuma bianca e soda e avrete finito tutto lo zucchero.
Cose da sapere per fare bene le meringhe al forno:
Che meringhe stiamo facendo?
La meringa classica segue il procedimento detto ‘alla francese. Si montano gli albumi con lo zucchero semolato in una ciotola e a temperatura ambiente. Possibilmente con lo sbattitore elettrico o l’impastatore, in caso a mano se siete particolarmente forzuti! Si monta fino a che non siano completamente sodi e tutto lo zucchero semolato non sia stato incorporato. C’è anche chi preferisce il frullino a mano, alcuni dei nostri lettori più vintage (qui).
Un buon impastatore/ robot da cucina è a tutti gli effetti un investimento e il range di prezzi può variare dai 300 euro per arrivare oltre i 1.000 euro, se si parla di macchine dalle prestazioni impeccabili come l’impastatrice planetaria di Kenwood o il Robot professional da cucina Kitchen Aid: è una spesa che potrebbe apparirci impossibile da assorbire, in realtà utilizzando strumenti come il salvadanaio digitale di Gimme5, possiamo accumulare una piccola somma alla volta e senza accorgercene essere già pronti al grande acquisto. Ma andiamo avanti.
Il test per vedere se siete arrivati al punto giusto è capovolgere la ciotola e controllare se il composto montato resta fermo. O più semplicemente, capovolgere la frusta con su un po’ di composto e se non si muove nulla allora è pronto. Esistono tuttavia altri metodi di preparazione della meringa. Per esempio si monta a caldo con lo zucchero con gli albumi a bagnomaria. Nella meringa ‘all’italiana’ invece si montano gli albumi con una graduale aggiunta di sciroppo di zucchero semolato caldo/tiepido.
Albumi a temperatura ambiente
Gli albumi si montano a temperatura ambiente. Quindi, tirate fuori le uova dal frigo, separate attentamente il tuorlo dal bianco e lasciate riposare a temperatura ambiente prima di montare.
Gli albumi non devono essere freschi di giornata. Montano molto meglio gli albumi di uova che hanno qualche giorno rispetto a quelli freschissimi. Il perché non lo so spiegare correttamente tuttavia, potete fare la prova con uova appena deposte e uova acquistate al supermercato, che magari hanno già qualche giorno dalla deposizione. Allo stesso modo, uova prossime alla scadenza non monteranno bene e avranno un albume molto, troppo, liquido.
Gli albumi non devono essere toccati da materia grassa
Significa che i vostri strumenti, la ciotola e le fruste, oltre agli albumi stessi, non dovranno venire in contatto con il tuorlo, rotto magari sbadatamente durante la separazione tra bianchi e gialli; o altra materia grassa o unto, altrimenti non monteranno per niente. Quindi tutto ben pulito e asciutto.
Il sale per montare gli albumi serve o non serve? Non serve…
Il sale in quantità impercettibili sembra che possa servire per dare sapidità e stabilizzare gli albumi. Tuttavia, se ne mettete un po’ di più rischiate di avere l’effetto contrario e rendere il composto troppo liquido.
In realtà io con il tempo ho scoperto, leggendo qua e là, che per stabilizzare si può aggiungere il cremor tartaro mentre si monta e in piccolissime quantità. Oppure potete aggiungere delle gocce di limone. Il limone aiuta anche a mantenere il color chiaro nelle meringhe, posto che non le bruciate con una temperatura troppo alta.
Lasciare asciugare le meringhe a forno basso e/o spento
Dopo aver trascorso il tempo di cottura stabilito anche dal risultato finale lasciate asciugare le meringhe a forno spento, con lo sportello del forno leggermente aperta.
A differenti temperature di cottura corrisponderanno delle meringhe dalla consistenza diversa. Cuocendo a una temperatura sotto i cento gradi (80-90°) meringhe medio-piccole (4-6 cm l’una) per un paio di ore, il risultato sarà friabile e il colore chiaro.
Mentre ad una temperatura più alta, 120°-140°, e per un tempo inferiore (1 ora circa) meringhe con le stesse misure corrisponderà un risultato croccante fuori e morbido dentro (leggermente gommose all’interno).
La Pavlova (la meringa unica) richiede un’oretta abbondante di cottura e data la grandezza una temperatura non inferiore ai 120°- 130°.
Ricetta per fare le meringhe al forno
Dosi per 4 persone
- 3 bianchi d’uovo (circa 90 g)
- 160 g di zucchero bianco
- 1 pizzico di cremor tartaro (1/2 cucchiaino) oppure qualche 1 cucchiaino di limone
Preparazione
1. Preriscaldate il forno a 90°. Metteteli i bianchi in una grossa ciotola pulita, aggiungete il limone o il cremor tartato e montate con le fruste elettriche o in un impastatore. Quindi unite una parte dello zucchero (non tutto insieme) e continuate a montare fino a quando non comincia a prendere consistenza. Allora aggiungete lentamente il resto dello zucchero e continuate e montare fino a quando non sarà ben stabile e sodo. Fate la prova descritta al punto 4 (dei trucchi che trovate in alto) per verificare che sia pronta.
2. Riempite con il composto un sac à poche con un becco rigato o stellato. Su una placca coperta con della carta da forno disponete le meringhe a distanza, dandogli la forma desiderata (o la classica rotonda a punta oppure allungata). Non fatele molto grandi, essendo la prima volta daranno più soddisfazione nella cottura se saranno piccole, di 4-5 cm e saranno anche più facili da controllare (cottura, colore e tempi).
3. Infornate a 80°-90° per circa .
Il colore finale come anche la cottura dipenderà molto dal vostro forno, quanto velocemente raggiunge la temperatura e quanto sia in grado di tenerla costante.
Si spaccheranno un po’, soprattuto se la temperatura iniziale è abbastanza alta, tendono a gonfiare rapidamente e spaccarsi in più punti. Ricordate che è difficile tenere la temperatura di 90° se il forno non è preciso.
Terminato il tempo di cottura, lasciatele in forno semi aperto fino a raffreddamento completo. Servitele spolverate di zucchero a velo o cacao. Oppure usatele per decorare altre torte.
5 link per saperne di +
1. Il + scientifico
Guardate anche i suggerimenti scientifici di Bressanini per fare le meringhe al forno, suggerimenti che sono in particolare sulla temperatura di cottura che è difficile che resti stabile nei forni domestici. Avrete bisogno di imparare a conoscere bene il vostro forno e fare un paio di esperimenti, prima di indovinare la combinazione giusta.
2. Il + vegano
Ebbene sì, le meringhe si possono fare anche in versione vegan. Cioè senza derivati animali e al posto delle proteine del bianco d’uovo si usano le proteine di altre fonti, come la soia e altri legumi, contenute nell’aquafaba. Su Cucina Italiana c’è una ricetta da provare.
3. Il + moderno
Cuocere le meringhe al microonde? Sì, è possibile e pare anche offra dei buoni risultati. Io proverò presto questa ricetta di ChiaraPassion. Ovviamente il microonde deve essere un buon forno e dovete aver voglia di sperimentare!
4. Il + versatile
Siete alla ricerca di ispirazione su cosa preparare con le vostre meringhe o su come arricchire l’impasto con altri ingredienti (cacao, amarena, caffè…)? Guardate la collezione di 20 ricette sulle meringhe raccolte dal sito inglese Brit.co, sono tutte fantastiche e da provare!
5. Il + sardo
Da provare la versione sarda della meringa, sos marigosos, che prevede l’aggiunta di farina di mandorle (preparata al momento) per un risultato friabile sui bordi e morbido all’interno. Su questo blog di cultura sarda e lingua olianese trovate la ricetta della maestra Graziella.