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5 cose su Quinto di Treviso, Casale San Nicola e le rivolte dei cittadini di casa nostra

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@micciacorta.it

1. Dietro alle presunte rivolte ci sono alcuni cittadini e Casa Pound, Forza Nuova e Fratelli d’Italia

Tor Sapienza, Quinto, Casale San Nicola: quando esplodono le cosiddette rivolte dei cittadini esasperati, guarda caso saltano fuori bandiere tricolori e simpatici politici locali che cercano di fomentare rabbia e odio per convenienza politica. Dietro a queste rivolte, spesso violente, stai sicuro che ci trovi sempre un CasaPound, Forza Nuova o Fratelli d’Italia. Tutti o quasi alleati del buon Salvini, che nel frattempo è impegnato nel suo tour-senza fine-delle trasmissioni televisive.

@la tribuna

2. La bagarre mediatica: tanto rumore per nulla

Sono i media in primis ad aver creato questa atmosfera nel Paese. Se alcuni cittadini trovano ragionevole scendere per strada e fare blocchi perché vengono accolti 19 rifugiati, la colpa è anche di chi da almeno 9 mesi continua a proporre Salvini e compagnia di mattina, di pomeriggio, in prima serata e in seconda serata. A che pro? Difficile capirlo: alcuni lo fanno probabilmente perché fa ascolto, altri perché sperano Salvini faccia da stampella a Berlusconi, altri ancora perché lo ritengono l’avversario ideale per Renzi per continuare a vincere. Insomma tutti interessati, intanto la popolazione si continua a mangiare la propaganda xenofoba televisiva spacciata per difesa degli italiani. Risultato? Come scrive Ivo Diamanti su Repubblica, da gennaio la paura dello straniero è cresciuta di nove punti, dal 33 al 42%.

Non sono razzista ma non possiamo accoglierli tutti.

Tutti chi? Abbiamo già visto nei numeri come l’Italia non compaia tra i Paesi che ospitano più rifugiati. Ci sono Paesi molto più poveri che ospitano un numero di persone 1.000 volte superiore rispetto all’Italia.

@micciacorta.it

3. La propaganda politica sulla pelle dei rifugiati

Divida et impera. La favola degli immigrati che rubano lavoro e soldi agli italiani è una delle scuse più convincente per chi sta al potere da decenni e non ha combinato nulla per gli italiani. Salvini, Meloni e tutti quei professionisti da talk show bravissimi a spiegare perché non possiamo accogliere persone in fuga dalla guerra, un po’ meno a illustrare i loro risultati in 20 anni di attività politica. Tutta gente che ha governato a lungo. E si permette di dichiarare, come Salvini:

La rivolta di Quinto? Non la temo, la auguro

@rsvn.it

4. L’estrema destra cavalca l’onda, dove sono i partiti e le associazioni antirazziste?

Come fa notare Alessandro Portelli sul Manifesto di domenica 19 luglio, se prevale CasaPound è anche colpa della sinistra. Quando ci sono casi come quello di Quinto o Casale San Nicola, sicuro troverai CasaPound o Forza Nuova, spesso però non si vedono i partiti cosiddetti democratici come Pd e Sel o le associazioni antirazziste o che lottano in difesa dei migranti.

Ci siamo riem­piti la bocca con Syriza, ma in un Paese ben più dif­fi­cile e con più immi­grati del nostro, Syriza nelle strade e nei quar­tieri c’era, ed è per que­sto che finora Alba Dorata non ege­mo­nizza le piazze.

@huff post

5. A volte ritornano: è colpa del diverso

Per quanto il sentimento-ingigantito dai media-non sia condiviso da tutti, il cittadino italiano ricade regolarmente nell’equivoco del “è colpa del diverso”. Quindi, ignaro dei soldi buttati via per responsabilità tutte italiane (un esempio: i 20 milioni di euro più penalità da 120mila al giorno per i rifiuti in Campania) trova inaccettabile che venga speso qualche soldo per il diverso. E via quindi con tutta la sbrodolata sugli italiani. E chi comanda si gode lo spettacolo dell’odio.

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