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Le 10 cose più importanti del Mondiale dopo una settimana

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Il Mondiale è iniziato da una settimana ma ha già tanto da raccontare, almeno a noi che abbiamo passato più ore a vedere partite che a dormire in questi ultimi giorni. Dall’esordio sofferto ma vittorioso del Brasile fino alla gara di questa notte della Russia, tutte le nazionali hanno giocato almeno una partita. Abbiamo selezionato le dieci cose che ci hanno più colpito finora, in ordine sparso.

Le 10 cose più importanti del Mondiale dopo una settimana

1) L’incredibile, sorprendente e inattesa sconfitta dei campioni del mondo in carica. Una Spagna apparsa svogliata e incapace di reagire a un’Olanda meno intraprendente – almeno nel modulo – rispetto al solito, ma dannatamente più efficace.

2) Il colpo di testa in tuffo di Robin Van Persie, soprattutto se visto da questa inquadratura.

3) Il Brasile che avanza, ma senza impressionare. Sembra quasi che i verdeoro possano crollare da un momento all’altro sotto al peso dell’evento, nelle partite più complicate. Dov’è finita la squadra ammirata alla Confederation Cup dell’anno scorso?

4) Il Costa Rica. Squadra sorpresa se ce n’è una. Prima del Mondiale si prendeva in giro la sfrontatezza di Mister Pinto, eppure i costaricani sono sembrati una delle nazionali più in palla all’esordio. Dopo il trionfo sull’Uruguay l’ipotesi ottavi non sembra più un azzardo.

5) L’assenza di equilibrio. Per avere il primo pareggio abbiamo dovuto aspettare 12 partite. Sostanzialmente, sembra che i valori delle squadre non siano equamente bilanciati, anche nella gare che in teoria sarebbero dovute essere più combattute. Ma è solo l’inizio.

6) Il desolante esordio del Portogallo, ancor più che il dominio della Germania. I lusitani sembrano ancorati a un unico schema possibile: palla a Cristiano Ronaldo e buona fortuna. Se CR7 non è al meglio, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.


7) La maglia fighissima che gli Stati Uniti hanno indossato nell’esordio contro il Ghana. Teniamoli d’occhio, gli USA perché potrebbero fare un brutto scherzo proprio a Ronaldo e compagni.

8) Gli arbitri. C’è una certa facilità a concedere rigori e a sbagliare le valutazioni, tendenzialmente a favore delle squadre un po’ più blasonate. Lo spray per la barriera è una cosa divertente e utile, e sembra funzionare. Bene anche la Goal Line Technology, se solo fosse chiara anche a chi è allo stadio ed usata esclusivamente quando serve davvero.

9) I terzini giovani e forti. Preziosa categoria di calciatori. Segnaliamo ai distratti Serge Aurier della Costa d’Avorio, lo “svizzerissimo” Ricardo Rodríguez e il nostro Matteo Darmian. Hanno 66 anni in 3. I primi due hanno esordito con due assist a testa, il nostro è stato senza dubbio uno dei migliori in campo tra gli azzurri.


10) La faccia di Gary Lewin, il goffo fisioterapista inglese infortunatosi per esultare al gol del momentaneo pareggio di Sturridge.

Immagini| fansided.com| www.mlssoccer.com| nationalturk.com

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